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venerdì 20 giugno 2025

Film 2364 - Troy

Intro: Another night in Lanzarote, another film on the telly. And yes, we went for another epic historical action movie.

Film 2364
: "Troy" (2004), Wolfgang Petersen
Watched on: On the TV of the apartment
Language: English
Watched with: Niamh
Thoughts: It's not a bad movie by any means, it's just that watching it straight after "Gladiator"... it's impossible not to compare the two films.
Reality is, Wolfgang Petersen's "Troy" has better visual effects and - on paper - a better cast, but that's really all there is that beats Ridley Scott's film. For everything else, I preferred "Gladiator": it's more dynamic and the story more entertaining and better paced. Again, nothing against "Troy", I actually enjoyed rewatching, it, but having seen the two films back to back, for the whole time I was comparing this one to the other one and yeah, my heart is with "Gladiator".
That said, great cast here, everyone is in great shape - especially Brad Pitt's B side - and the movie honestly looks good. I wish they wouldn't have used so much color correction, but it is what it is. Still an enjoyable ride, although not a masterpiece or the movie I would reccomend to watch to get a fast glimpse of the Iliad story.
Film 644 - Troy
Film 2364 - Troy
Cast: Brad Pitt, Eric Bana, Orlando Bloom, Diane Kruger, Brian Cox, Sean Bean, Brendan Gleeson, Rose Byrne, Garrett Hedlund, Saffron Burrows, Julie Christie, Peter O'Toole.
Box Office: $497.4 million
Worth a watch?: It's 163 minutes long so you better be ready when decideding to watch it. Definitely entertaining, although the end result could have been better. Still, enjoyable.
Awards: 1 Oscar nomination for Best Achievement in Costume Design and 2 MTV Movie + TV Awards nominations for Best Male Performance and Best Fight.
Key word: Immortality.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 4 aprile 2019

Film 1543 - The Other Boleyn Girl

Intro: Un titolo facile con una buona combinazione di intrighi e accenni storici, ovvero come scegliere il perfetto film per un pomeriggio di riposo.
Film 1543: "The Other Boleyn Girl" (2008) di Justin Chadwick
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: sempre affascinato dalla storia dei reali del Regno Unito (ho appena riletto la biografia delle mogli di Enrico VIII su Wiki), riguardo con piacere ogni titolo che ne tracci, più o meno realisticamente, le sorti. Non fa eccezione questo "The Other Boleyn Girl" che va a toccare proprio uno dei miei temi preferiti a riguardo: il regno della famiglia Tudor;
ad essere onesti questo film ha più i toni della soap opera che quelli di una biografia attendibile, per cui meglio prendere tutto con le pinze. La storia è tratta dal romanzo di Philippa Gregory che ricostruisce le vicissitudini amorose tra Enrico VIII e le due sorelle Bolena, per un triangolo amoroso che qui è a tratti imbarazzante. Non basta il ricco cast a salvare una sceneggiatura troppo morbosamente attaccata al risvolto romantico-sessuale a discapito della verità (plausibilità?), per cui il risultato finale è un prodotto superficiale, anche se esteticamente molto bello;
curiosamente, dopo aver preso parte a questo progetto sono stati ben 3 gli attori - fino ad ora - a vincere un Oscar: Natalie Portman (2011), Eddie Redmayne (2015) e Mark Rylance (2016); Benedict Cumberbatch è stato nominato nel 2015.
Film 277 - L'altra donna del re
Cast: Natalie Portman, Scarlett Johansson, Eric Bana, Jim Sturgess, Kristin Scott Thomas, Mark Rylance, David Morrissey, Benedict Cumberbatch, Eddie Redmayne, Ana Torrent.
Box Office: $80.7 milioni
Vale o non vale: forse gli appassionati di storia storceranno il naso, ma di sicuro chi ama intrighi di corte, amori impossibili e accenni biografici apprezzeranno un prodotto non troppo complicato o impegnativo, ma di sufficiente intrattenimento. C'è sicuramente di meglio, ma non è nemmeno un film così tremendo.
Premi: /
Parola chiave: Figlio.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 31 marzo 2019

Film 1539 - Finding Nemo

Intro: Ogni tanto un bel film d'animazione non guasta!
Film 1539: "Finding Nemo" (2003) di Andrew Stanton
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: sempre carino e divertente, "Finding Nemo" è sicuramente una delle pellicole Pixar più riuscite, di quelle che non ti stanchi mai di rivedere;
inutile dire che il personaggio di Dory (Ellen DeGeneres) è assolutamente magnifico, in grado di rubare la scena in maniera memorabile. Il sequel/spin-off a lei dedicato è forse meno d'impatto, ma allo stesso tempo un buon esempio di come si possa portare avanti una storia e un personaggio senza snaturare quanto di buono si fosse fatto in precedenza. Due film che si completano a vicenda;
spassoso e geniale, capace di regalare al pubblico non solo una storia ben scritta, ma allo stesso un perfetto esempio di come si possa consegnare al pubblico - di bambini e adulti - un film d'animazione esteticamente bellissimo da guardare.
Film 295 - Alla ricerca di Nemo
Film 1175 - Alla ricerca di Nemo
Film 1539 - Finding Nemo
Film 1227 - Alla ricerca di Dory
Film 1573 - Finding Dory
Cast: Albert Brooks, Ellen DeGeneres, Alexander Gould, Willem Dafoe, Brad Garrett, Allison Janney, Stephen Root, Austin Pendleton, Vicki Lewis, Joe Ranft, Geoffrey Rush, Elizabeth Perkins, Eric Bana.
Box Office: $940.3 milioni
Vale o non vale: Uno dei miei film d'animazione preferiti. Ben fatto e scritto, divertente e godibile, da guardare e riguardare.
Premi: Candidato a 4 Oscar (tra cui Miglior sceneggiatura originale) ne ha vinto 1 per il Miglior film d'animazione; 1 candidatura ai Golden Globe (Miglior film commedia/musical) e 1 ai BAFTA (Miglior sceneggiatura).
Parola chiave: Dentista.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 1 ottobre 2017

Film 1416 - King Arthur: Il potere della spada

Secondo film "da viaggio" e ultimo tra quelli visti nella prima parte della mia traversata. Ho fatto a malapena in tempo a finirlo che sono atterrato a Dubai.

Film 1416: "King Arthur: Il potere della spada" (2017) di Guy Ritchie
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: All'inizio ero molto interessato a vedere questo film al cinema, sembrava esattamente il tipo di prodotto di facile intrattenimento che mi piace vedere. Il flop del primo weekend al botteghino e le pessime critiche mi hanno fatto desistere dall'idea di spenderci dei soldi, così ho pensato fosse più sensato attendere che lo streaming mi proponesse questo riadattamento moderno di Re Artù in maniera totalmente gratuita. Non ho perso tempo, quindi, quando ho scoperto che il catalogo Emirates aveva a disposizione l'ultimo film di Guy Ritchie, regista che fino ad ora ho sempre abbastanza apprezzato, a parte per "Swept Away". E questa pellicola.
Togliamoci subito il pensiero: ma che è? Di che stiamo parlando? Cos'è questo mix di cappa e spada + magia + influenze alla "Trono di Spade"?! Ma soprattutto perché la storia non ha ritmo? Tutto c'è, a parte un piglio avventuriero, quel brio che porta avanti le trame di questo tipo di prodotti. S^ per carità le scene d'azione ci sono, eppure la sensazione è di una mancanza di dinamismo, una lentezza che diventa presto pesantezza a mio avviso resa più acuta dalla presenza del personaggio di Jude Law, Vortigern, che è di una noia colossale e, a livello tecnico, da un abuso del rallenty nel montaggio, un escamotage per enfatizzare un'epicità che manca totalmente al racconto. Peccato, perché visto il cast, le premesse e il budget da 175 milioni di dollari (già!), il potenziale per tirare fuori un blockbuster quantomeno decente c'erano tutte. E invece si perde tempo a raccontare la detronizzazione di un tiranno di cui non interessa a nessuno e l'ascesa del solito tutto-muscoli-e-sani-principi che ci mette davvero troppo a prendere coscienza del proprio inevitabile destino. Francamente 2 ore di pellicola sono troppe, molta della promessa si poteva evitare e, soprattutto, le streghe del mare sono totalmente prive di senso e fuori contesto. Come il cameo di David Beckham.
Cast: Charlie Hunnam, Astrid Bergès-Frisbey, Djimon Hounsou, Aidan Gillen, Jude Law, Eric Bana, Poppy Delevingne, David Beckham.
Box Office: $148.7 milioni
Consigli: Niente di insostenibile, eppure un vero spreco di cast e regia oltre che di soldi. Si poteva costruire una storia più interessante e dei personaggi meno scontati, evitando la confusione narrativa che, invece, regna in questo "King Arthur: Il potere della spada" molto più che il futuro sovrano Artù. Peccato.
Parola chiave: Excalibur.

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Bengi

lunedì 18 luglio 2016

Film 1175 - Alla ricerca di Nemo

In vista dello spin-off, ci siamo messi a recuperare l'originale!

Film 1175: "Alla ricerca di Nemo" (2003) di Andrew Stanton
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Ripassino pre "Alla ricerca di Dory" in modo da non farci trovare impreparati (comunque impossibile), nonché un'ottima occasione per rivedere un bellissimo film d'animazione.
Ormai lo si può definire un cult, vero e proprio evergreen che non accenna a dare segni di invecchiamento, questo "Alla ricerca di Nemo" è un vero e proprio gioiello dell'animazione, ma anche del cinema moderno molto prima che lo status della Pixar assorbisse le connotazioni di qualità e successo assicurato oggi date per scontate.
Nemo, insomma, è un ottimo esempio di come i prodotti solitamente catalogati come "per ragazzi" possano essere, in realtà, titoli validi universalmente e capaci di veicolare una qualità anche inusuale per ciò che siamo abituati a vedere, in media, in sala. E, ricordiamocelo, parliamo di un film uscito 13 anni fa e che, nonostante il tempo passato, è riuscito ad imporre sul mercato di oggi un titolo collaterale in grado, in appena un mese, di collezionare qualcosa come 721.7 milioni di dollari di incasso. Insomma, più che solamente un franchise, un successo colossale e inarrestabile che è anche un piacevolissimo film da vedere e rivedere.
Ps. 4 candidature all'Oscar e una vittoria come Miglior film d'animazione.
Film 295 - Alla ricerca di Nemo
Film 1175 - Alla ricerca di Nemo
Film 1539 - Finding Nemo
Film 1227 - Alla ricerca di Dory
Film 1573 - Finding Dory
Cast: Albert Brooks, Ellen DeGeneres, Alexander Gould, Willem Dafoe, Andrew Stanton, Barry Humphries, Geoffrey Rush, Brad Garrett, Allison Janney, Vicki Lewis, John Ratzenberger, Bob Peterson, Eric Bana, Elizabeth Perkins, Vanessa Marano.
Box Office: $936.7 milioni
Consigli: Inutile girarci attorno, questo è un bellissimo film per tutta la famiglia. Simpatico, divertente, ben scritto e realizzato in maniera meravigliosa. Insomma, da vedere e rivedere.
Parola chiave: Dory.

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Bengi

giovedì 27 novembre 2014

Film 824 - Star Trek

Ogni tanto un titolo fantasy da rivedere è quello che ci vuole!

Film 824: "Star Trek" (2009) di J.J. Abrams
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Gli "Star Trek" firmati J.J. Abrams sono sempre piacevolissimi da rivedere, io non mi stanco mai. Questo primo approccio del regista con i tanti mondi della galassia del famosissimo franchise è per me sempre un grande avventura, ben scritta e realizzata perfettamente. Effetti speciali magnifici per una storia intricata abbastanza da interessare lo spettatore per tutta la durata dei 127 minuti di pellicola. Ottima, anche, la scelta degli attori protagonisti, soprattutto Chris Pine e Zachary Quinto che sono un inedito duo sullo schermo in grado già da questo primo episodio di non far minimamente rimpiangere gli originali (che poi un originale c'è: Leonard Nimoy). Oltre a loro una marea di personaggi spalla tutti più o meno famosi (Simon Pegg, Eric Bana, Zoe Saldana, Karl Urban, John Cho, Anton Yelchin, Jennifer Morrison) tra cui spiccano Winona Ryder e nientemeno che il futuro "Thor" Chris Hemsworth.
Per una serata all'insegna della fantascienza, per sentirsi un po' nerd eccitati dalle avventure nello spazio della Enterprise, per rinfrescarsi la memoria su come Abrams abbia fatto a coniugare nella storia il paradosso dello Spock del presente e quello del futuro... questo primo "Star Trek" degli anni zero è sempre un'ottima scelta! Ps. Un Oscar per il Miglior trucco.

Film 84 - Star Trek
Film 824 - Star Trek
Film 569 - Into Darkness - Star Trek
Film 606 - Into Darkness - Star Trek
Film 825 - Into Darkness - Star Trek
Film 2084 - Star Trek Into Darkness
Film 1198 - Star Trek Beyond
Film 1398 - Star Trek Beyond
Box Office: $385,494,555
Consigli: Come se la saga di Star Trek fosse servita da trampolino di lancio, J.J. Abrams si appresta a tornare sul grande schermo nel 2015 con nientemeno che "Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della Forza". Ormai sembrerebbe essere diventato la speranza di chi desideri dare nuova linfa a un vecchio franchise per riattualizzarlo ai giorni nostri. Così, dopo "Star Trek", "Star Wars" sembra il passaggio naturale per il creatore di "Lost" e "Alias" che abbandonerà, così, la regia del terzo capitolo di questa saga (che passerà nelle mani di Roberto Orci, nei primi due capitoli sceneggiatore e produttore). In particolare il primo episodio, come si diceva sopra, è sempre piuttosto bello da rivedere, sia per la trama più che soddisfacente, sia per l'ottima realizzazione e i magnetici protagonisti, ognuno dei quali in grado di lasciare un'impressione precisa sullo spettatore non importa quanto spazio la storia gli conceda. Sarà bello rivederli nel successivo "Into Darkness - Star Trek"!
Parola chiave: Materia Rossa.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 7 novembre 2014

Film 812 - Liberaci dal male

Si avvicinava halloween...

Film 812: "Liberaci dal male" (2014) di Scott Derrickson
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Ed è quando anche gli horror non sanno più che titolo inventarsi che la faccenda si mette male.
Solitamente carichi di una fantasia che si esaurisce con la titolazione del proprio prodotto commerciale usa e getta tutto oscurità e improvvisi picchi di audio, i moderni film dell'orrore ci hanno abituato ad un'infinità di escamotage per portarci in sala. Qualsiasi mezzo è valido, qualsiasi porcata... ehm, trovata, ha valore se riesce ad attirare il pubblico e far vendere biglietti. Ci sono horror senza una storia ("Paranormal Activity"), quelli ultra violenti che fatichi a vedere certe scene ("La casa"), quelli a basso budget che però per qualche motivo di conquistano ("Necropolis - La città dei morti"), i sequel intriganti ("Annabelle"), le super calzate ("Omen - Il presagio"), le atroci calzate ("Smiley") e, naturalmente qualche buon titolo ("Saw - L'enigmista", "The descent - Discesa nelle tenebre", "Il mistero di Sleepy Hollow"). Questo "Deliver Us from Evil" non ha alcunché da dire e mischia una baraonda di elementi in modo caotico e poco interessante, puntando tutto sul finalone con esorcismo - esorcismo in un film horror? No, giura! - e una serie di trovate ad effetto che ricalcano ogni idea già vista in precedenza. La possessione, le presenze, le visioni, le case infestate, le voci, le voci paurose, i preti che non sembrano preti, i poliziotti tormentati da un oscuro passato, ... devo continuare?
Insomma, per quanto questa produzione molto buia non sia tecnicamente orribile e per quanto tentino di spacciare tutto per vero (a partire dalla locandina), di fatto il risultato finale è mediocre e per niente originale. Un titolo dell'orrore come ce ne sono a migliaia e indistinguibile tra la moltitudine di prodotti-fotocopia cui ci hanno abbondantemente abituato. Solo che qui c'è Eric Bana (che una volta aveva una carriera).
Box Office: $87.8 milioni
Consigli: Dal regista e autore della sceneggiatura di "The Exorcism of Emily Rose" ti aspetteresti qualcosina di più. In comune con l'altro titolo - genere cinematografico a parte - c'è una scelta di scenario che in entrambi i casi è inusuale per l'horror di questi tempi: dove per Emily c'era l'aula del tribunale, qui ci sono i militari. A parte questo comunque non c'è molto altro di nuovo. Il film prende spunto dal libro "Beware the Night" di Ralph Sarchie e Lisa Collier Cool dei quali il primo è anche il protagonista della storia qui rappresentata, poliziotto della NYPD. Ciò detto, si può aggiungere solo che questo sia un titolo fondamentalmente innocuo, anche in grado di suscitare qualche spavento o qualche momento inquietante, per carità, ma comunque privo di idee originali. Si può vedere e dimenticare.
Parola chiave: Missione militare.

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Bengi

giovedì 30 ottobre 2014

Film 805 - Hanna

Mi era sempre rimasta la curiosità di vedere questa pellicola. L'occasione grazie a Sky go.

Film 805: "Hanna" (2011) di Joe Wright
Visto: dal portatile di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Un action thriller violento, crudo e super adrenalinico, volutamente sporco e freddo che rinnega qualsivoglia forma patinata alla ricerca di un plausibile realismo che lascia a tratti spiazzato lo spettatore.
L'ossigenata Hanna del titolo (Saoirse Ronan) è stata addestrata dal padre (Eric Bana) per tutta la sua vita in funzione di un'unica cosa: diventare un'assassina per uccidere l'agente CIA Marissa Wiegler/Cate Blanchett. Quest'ultima, si scoprirà con l'evolversi della storia, ha un conto in sospeso con il padre di Hanna che, sapendo delle doti speciali della figlia e conoscendo bene l'indole dell'agente, addestra la ragazzina al grido di un unico imperativo: o ti adatti o muori.
Un po' forte, non c'è che dire, eppure il risultato finale di questo film è positivo. Le ottime musiche dei Chemical Brothers aiutano a differenziare questo prodotto dai soliti action in circolazione, ma anche l'ottima mano di un regista come Wright - di solito visto in ben più pesanti panni quali "Orgoglio e pregiudizio", "Espiazione", "Anna Karenina" - aiuta non poco nell'intento di creare una realtà per questa pellicola che sia diversa da tutte le altre.
In poche parole, "Hanna" è qualcosa che non ci si aspetterebbe, sia nella forma che nella messa in scena, curioso e ben confezionato esperimento cinematografico che equilibra bene glie elementi necessariamente violenti (uccisioni, duelli, scazzottate, ecc) con un certo strano humor che finisce per funzionare quando Hanna si approccia alle normali esperienze di vita di una 15enne (il primo bacio, fare amicizia, uscire la sera, ecc).
Insomma, Wright a quanto pare riesce anche in territori solitamente a lui più lontani e l'ottima scelta di cast - due antagoniste in testa - rende questa caccia all'uomo tra affascinanti scenari di sfondo una forte ma interessante avventura capace di catturare chi guarda.
Box Office: $63,782,078
Consigli: Saoirse Ronan, Cate Blanchett, Eric Bana, Michelle Dockery, Olivia Williams, Tom Hollander + la regia di Joe Wright + la musica dei Chemical Brothers = "Hanna", thriller inusuale su quella che quasi potrebbe essere definita la figlia illegittima di Jason Bourne. La Ronan è molto credibile, Cate Blanchett - ma che lo dico a fare - è fantastica anche nei panni della cattiva. Se si cerca qualcosa che spinga subito il piede sull'acceleratore, questo film funziona bene.
Parola chiave: Vendetta.

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Bengi

mercoledì 26 febbraio 2014

Film 675 - Lone Survivor

L'altra sera ho abbandonato l'idea di vedere "12 Years a Slave" perché ero troppo stanco e avevo bisogno di qualcosa di un po' più digeribile e facilmente assimilibile, motivo per il quale sono arrivato a questo film (dato che non volevo comunque vedere qualcosa che non fosse candidato agli Oscar di quest'anno).

Film 675: "Lone Survivor" (2013) di Peter Berg
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Essendo incentrato sulla guerra e non avendo altri indizi a riguardo, ho accettato "Lone Survivor" come valido sostituto per una cena in solitaria che fosse svagante e poco impegnativa. Errore.
A differenza di altri titoli per i quali la guerra era solo pretesto di sparatorie, inseguimento, bombardamenti e protagonisti giovani e atletici cui affibbiare battutine simpatiche, questo film è un prodotto tendenzialmente impegnato che si prefigge di raccontare la triste storia vera di una squadra di Navy SEAL che rimane vittima di un agguato da parte dei talebani in Afghanistan. Insomma, non esattamente la combo di azione e adrenalina che mi aspettavo.
Inoltre, per quanto la storia sia toccante e comunque abbia senso raccontarla, ho trovato la trasposizione cinematografica non particolarmente interessante, coinvolgente o innovativa. Giusto il finale presenta una serie di elementi narrativi inaspettati che colpiscono davvero lo spettatore, ma per il resto pellicola un po' priva di spessore o appeal.
I quattro protagonisti Mark Wahlberg, Taylor Kitsch, Emile Hirsch e Ben Foster sono un gruppo di attori capace e in grado di fare team e il risultato sullo schermo si vede, come si vede l'enorme differenza di età tra di loro (da ignorante mi sono chiesto se i 43 anni di Wahlberg non siano un po' troppi per immaginare di mandarlo in missione sul campo). I 121 minuti di pellicola sono praticamente tutti sulle loro spalle e bisogna dire che sono in grado di dare un buon livello di plausibilità ai loro personaggi.
In definitiva direi che "Lone Survivor" non è per nulla quello che mi aspettavo e, anzi, punta a un realismo e a una veridicità dei fatti che non immaginavo di trovare (per mia disinformazione). Il risultato finale, però, non mi ha convinto del tutto e ho apprezzato solamente l'ultima parte della storia.
Ps. Il film è candidato a due premi Oscar: Miglior missaggio sonoro e Miglior montaggio sonoro.
Box Office: $132,334,480 (ad oggi)
Consigli: E' una pellicola sulla guerra in Afghanistan e tratta eventi veri ripresi dalla testimonianza dell'ex-Navy SEAL Marcus Luttrell nel romanzo autobiografico "Lone Survivor: The Eyewitness Account of Operation Redwing and the Lost Heroes of Seal Team 10". Non è una storia facile da assimilare, né una pellicola visivamente priva di scene forti. Mark Wahlberg, come sempre, è nella parte dell'eroe.
Parola chiave: Ahmad Shah.

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Bengi

lunedì 30 dicembre 2013

Film 644 - Troy

Dopo l'acquisto di una nuova obesità post-natalizia, tento di distrarmi dal cibo abbuffandomi di film. Questo è il primo esempio della mia bulimia cinematografica spegni-Natale.

Film 644: "Troy" (2004) di Wolfgang Petersen
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Nel grande calderone dei film-scelti-a-caso di quest'anno arriva a pelo, ma arriva, questo grandissimo esempio di cinemone colossale privo di qualcosa da dire, ovvero l'intrattenimento spensierato nella sua più alta e pura forma.
Alla regia il nome forte di Wolfgang Petersen ("La storia infinita", "Air Force One", "Poseidon"), un cast ricolmo di adoni e bionde bellezza europee (Brad Pitt, Eric Bana, Orlando Bloom, Diane Kruger) oltre che di qualche attore capace (Peter O'Toole, Julie Christie, Brendan Gleeson, Brian Cox) e nomi che sarebbero esplosi più avanti (Rose Byrne, Garrett Hedlund e Sean Bean) e, naturalmente, una delle storie più famose di tutti i tempi: l'"Iliade" di Omero.
A parte tutto questo elenco e il notevole aiuto degli effetti speciali, "Troy" non ha altro da dire. E' una pellicola piatta e priva di pathos che gioca con elementi epici senza saperli totalmente gestire e il risultato finale è un racconto abbastanza vuoto di una vicenda che ci si chiede perché si sia voluta raccontare.
Non credo sia colpa effettivamente di nessuno in particolare, ma l'insieme degli elementi davvero non funziona. E' tutto troppo succube di una resa high-tech, di una narrazione a tratti infantile e di una recitazione che vede Brad Pitt al timone di una squadra troppo spesso votata all'inespressività. Anche se hai un bel corpo e ti chiedono di mostrarlo per un terzo delle tue scene, alla lunga è evidente anche ai ciechi che non puoi recitare solo con le natiche. Aggiungo che personalmente trovo Orlando Bloom di un'inutilità infinita in questo ruolo.
Insomma, per quanto i buoni propositi di portare sullo schermo un'opera tanto importante culturalmente parlando - per quanto un buon margine di libertà sia stato concesso alla sceneggiatura -, la sensazione che "Troy" non sia niente di più che un tentativo di chiamare al cinema la grande massa media pagante non si leva mai dalla mente di chi guarda.
Ps. 175 milioni di dollari di budget e $497,409,852 di incasso mondiale. Una nomination all'Oscar per i costumi.
Film 644 - Troy
Film 2364 - Troy
Consigli: E' un buon esempio di cosa può fare Hollywood quando ha per le mani una storia universalmente conosciuta ed apprezzata e un grandissimo budget a disposizione. Ovvero un esempio di come tramutare un poema epico in un videogioco tutto azione e grandi gesti d'onore (ovvero di vendetta). Se lo si prende come strumento di intrattenimento privo di sostanza è un buon titolo da tenere presente. Anche bello da vedere perché curato nei costumi e nei set, ma di fatto non c'è molto altro che si possa apprezzare.
Parola chiave: Cavallo.

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Bengi

lunedì 18 luglio 2011

Film 277 - L'altra donna del re

Primo di ben 6 film che ho deciso di guardare più o meno inerenti alla storia del Regno Unito.


Film 277: "L'altra donna del re" (2008) di Justin Chadwick
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Michele
Pensieri: Film sciocco e semplicistico, incentrato in unico modo sui desideri sessuali (e di procreazione) del Monarca britannico Enrico VIII e di 3 delle 6 mogli che la vita e la morte gli hanno concesso.
Pensieri più articolati qui: Film 277 - 282.
Film 1543 - The Other Boleyn Girl
Consigli: Per una maggiore aderenza storica, meglio rivolgersi ad altre pellicole...
Parola chiave: Figlio maschio.

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Ric

mercoledì 3 marzo 2010

Film 84 - Star Trek

La promozione Blockbuster 3 dvd copie noleggio a 18 euro mi ha nuovamente trovato pronto al sacrificio economico in nome del buon cinema (opinabile). Nuovi film acquistati con questa bazza: "Gran Torino", "La ragazza del lago" e...


Film 84: "Star Trek" (2009) di J.J. Abrams
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Passatemi l'espressione volgare: cazzo che film carico!
Già al cinema qualche mese fa ero rimasto folgorato dalla potenza (audio-video) di questa pellicola svecchia-genere made in J.J. (Abrams, per la cronaca quello di "Lost" e "Alias").
Diciamocelo pure molto francamente: non è che "Star Trek" fosse una di quelle serie per cui mi strappassi i capelli. Però la curiosità destata dal cambio generazionale di cast & crew mi aveva decisamente adescato. E, sorpresa!, non sono rimasto deluso!
Forse l'idea di affidare queste avventure stellari a qualcuno che non ne fosse già dentro fino al collo (sia William Shatner/Capitano Kirk che Leonard Nimoy/Spok hanno diretto un episodio della numerosa produzione trekkiana) è stata l'intuizione geniale per far resuscitare una saga che ormai attirava solamente i fan(atici?).
Quindi basta discorsi su discorsi per sproloqui senza fine (la serie era considerata differente rispetto a quella di "Guerre Stellari" proprio per il ruolo privilegiato riservato al dialogo a discapito dell'azione), e, finalmente, una buona dose di avventura e (appunto) azione per Kirk & co.
Bello, insomma, tutto calibrato e in misura giusta (recitazione ok, effetti speciali top, giusta dose di esplosioni e bombardamenti e pure un pizzico d'amore), solo ho trovato un po' complessa la sceneggiatura, in particolare alla voce 'buco-nero-+-gente-che-viene-dal-futuro. L'idea è sicuramente funzionale al ricollocamento di questa storia in chiave più moderna (l'inizio delle avventure dell'Enterprise con gli effetti speciali dei giorni nostri) e permette, tra l'altro, di riproporre lo Spok originale della serie tv e dei vari film anche in questo (ma il viso di Zachary Quinto è completamente diverso da quello del vecchio Nimoy e si vede bene...), però cavoli se è complicata! Sarà che sono abituato a blockbuster semplici e che sull'argomento 'fisica' mi do perdente già in partenza, ma non è che tutti sti accavallamenti temporali siano chiari proprio subito. Non tanto cosa sono e quali siano le loro conseguenze, ma il perchè e come vengono creati...
Comunque, tralasciando il mistico, film davvero carino e divertente, direi proprio godibile anche da chi di questo genere fantascientifico se ne frega nel quotidiano.
Il cast di giovani leve hollywoodiane, è composto dal butterato Chris Pine/Kirk, il mi-assomiglia-molto Zachary Quinto/Spok, la mai umana (vedi "Avatar") Zoe Saldana/Nyota Uhura, il sempre simpatico Simon Pegg/Montgomery 'Scotty' Scott, l'incazzatissimo Eric Bana/Nero, il reduce da "Il Signore degli Anelli" Karl Urban/Dott. McCoy e il flashforwardiano John Cho/Hikaru Sulu. Tra le comparsate famose, invece, abbiamo Jennifer Morrison ("Dr. House") che mette alla luce Kirk e Winona "manolesta" Ryder che muore davanti agli occhi del figlio Spok.
4 nomination all'Oscar di quest'anno, tutte per categorie tecniche tra cui trucco ed effetti speciali. Vincerà qualcosa? Gli avversari sono temibili. Nell'attesa di sapere, godiamoci l'avventura!
Film 84 - Star Trek
Film 824 - Star Trek
Film 569 - Into Darkness - Star Trek
Film 606 - Into Darkness - Star Trek
Film 825 - Into Darkness - Star Trek
Film 2084 - Star Trek Into Darkness
Film 1198 - Star Trek Beyond
Film 1398 - Star Trek Beyond
Consigli: Pronti, dolby a palla... via!
Parola chiave: Romulani.



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Bengi

domenica 15 novembre 2009

Film 6 - Un amore all'improvviso

Ho dovuto finire quanto avevo iniziato ieri. Ho provato con un altro film (con protagonisti delle cavie... ma cosa cavolo mi era venuto in mente?!), ma non l'ho nemmeno finito... Così ho ripreso da dove avevo lasciato.


Film 6: "Un amore all'improvviso" (2009) di Robert Schwentke
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Vogliamo partire dal fatto che questo film avrebbe totalmente un altro titolo?! "The time traveler's wife" tradotto come "Un amore all'improvviso" mi pare la solita cagata italiana che non solo non aiuta a rappresentare il film, ma fa si che lo si cataloghi come commediola romantica di basso spessore. Ecco, a me questo manda in bestia. Tra l'altro se il libro da cui l'hanno tratto in italiano si intitola: "La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo", perchè mai cambiare con una tale banalità?
Comunque il film in realtà è un polpettone drammatico a mio avviso alquanto complesso. Preferivo Rachel McAdams quando si dedicava a fare la puttanella vendicativa di "Mean girls". Qui è tutta una romanticheria zuccherosa, lei che ama lui dal giorno che l'ha conosciuto, lui che un po' pedofilo ama lei da quando la incontra in un suo viaggio nel tempo. E l'idea non sarebbe neanche tanto malvagia. Peccato che poi non succede altro nel film. Lui viaggia, viaggia sempre, viaggia solo. E capisco che è l'elemento chiave, ma si poteva dare un po' di brio alla cosa... E invece è tutto molto confuso, la sceneggiatura è intricatissima, con salti temporali al limite dell'assurdo in una trama già assurda di per sé (vedi lui che, già morto, torna a far visita a moglie e figlia).
Non posso dire onestamente che il film mi sia piaciuto, l'ho trovato noioso in tantissimi passaggi, accompagnato da una musica di una lagna infinita. Ci sono drammi d'amore fatti bene, per carità, ma qui c'è - purtroppo - moltissimo de "La casa sul lago del tempo" (film a mio avviso orrendo) e pochissima passione dirompente. Mi aspettavo scintille da un amore che può superare le barriere temporali e, invece, è tutto sempre un sussurro, un delicato accenno, una stucchevole frase.
Tra l'altro è poco contestualizzato, lei fa l'artista, ma della sua carriera si segue solo un brevissimo passaggio. Lui viene spacciato ai conoscenti come bibliotecario, ma è ovvio che non possa praticare nessun lavoro. Quindi ...vince al lotto 5 milioni di dollari prendendo i numeri dal futuro! Ma come questi riescano a durare una vita (considerando il tenore familiare) mi rimane come dubbio...
Per non demonizzare totalmente il film, una nota positiva: Eric Bana. E ho detto tutto.
Consigli: Evitare accuratamente se non desiderosi di amore talmente sdoganato in qualsiasi melensa forma da risultare banalizzato.
Parola chiave: (sempre e solo) Viaggio nel tempo con Eric Bana nudo.



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