Visualizzazione post con etichetta Hailee Steinfeld. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Hailee Steinfeld. Mostra tutti i post

domenica 3 agosto 2025

Film 2377 - Sinners

Intro: Probably one of the cinematic event of the year, Niamh went to see it and liked it so much she wanted to bring me as well. And off we went, of course.

Film 2377
: "Sinners" (2025), Ryan Coogler
Watched on: At the movies
Language: English
Watched with: Niamh
Thoughts: One of the most interesting movies I've seen so far this year: what a ride.
Although I have to admit the story takes its time to get to the juicy part, it definitely is a good ride. Yes, the first hour sees no vampire showing up whatsoever - and for a second there I was starting to think we were never getting there - but once things start to happen and everything gets in motion, it is a pleasure to watch. One of the highlights for me (watching this mvovie in Ireland) was the "Rocky Road to Dublin" musical number: very unexpected, extremely well executed and somehow perfectly fitting in the story.
The cast is solid, I'm a sucker for Michael B. Jordan (with whom I share my birthday Feb. 9, 1987) and he's great here, as usual. I wish Hollywood would give him more chances like this one and, to be honest, more awards. Wunmi Mosaku was a marvellous surprise, she's a scene stealer. I saw her before in "His House" and "Loki" and she's so magnetic you can't take your eyes off of her. Happy to see Hailee Steinfeld in something new for her, she's so talented, but she needs more projects like this one.
Overall, an amazing cinematic experience.
Cast: Michael B. Jordan, Hailee Steinfeld, Miles Caton, Jack O'Connell, Wunmi Mosaku, Jayme Lawson, Omar Miller, Delroy Lindo.
Box Office: $365.9 million
Worth a watch?: It takes a moment to get to the horror bits (the movie is 137 minutes long), but once it gets there there's no turning back. Not your usual Hollywood scary movie, but a well made, constructed and narrated story, with an amazing cast and stunning visuals. I hope it gets its flowers at the Oscars (but the ceremony is still so far away...).
Awards: /
Key word: Juke joint.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 19 settembre 2023

Film 2197 - Spider-Man: Across the Spider-Verse

Intro: Pomeriggio al cinemadi qualche mese fa per recuperare una pellicola che non volevo assolutamente perdermi!

Film 2197: "Spider-Man: Across the Spider-Verse" (2023) di Joaquim Dos Santos, Kemp Powers, Justin K. Thompson
Visto: dal computer
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: già il primo film era riuscito nell'intento di abbinare con successo le avventure di un giovane Spider-man alla computer grafica (molto vicina al fumetto) e con questo secondo capitolo le cose sono addirittura migliorate. Il che, visto il periodo, non è cosa assolutamente scontata.
"Spider-Man: Across the Spider-Verse" è un ottimo sequel, probabilmente addirittura migliore dell'originale: ha un buon ritmo, è visivamente accattivante e riesce a bilanciare benissimo la propria storia tra avventura e humor, divertimento e tematiche più complesse.
Spider-man e tutte le sue versioni alternative da multiverso - qui Spider-Verse - garantiscono un ulteriore livello di esplorazione del personaggio, un aspetto che non solo favorisce la storia e lo sviluppo del proprio protagonista, ma regala anche al pubblico divertenti e (altrimenti) inimmaginabili personaggi che colorano ulteriormente il racconto.
Il tutto, mixato a una colonna sonora perfetta e un appeal visivo che raramente contraddistingue così prepotentemente un prodotto cinematografico, per un risultato finale che funziona e si lascia guardare con estremo piacere. Magari tutti i film sui supereroi dell'ultimo periodo fossero tutti così!
Film 1728 - Spider-Man: Into the Spider-Verse
Film 2197 - Spider-Man: Across the Spider-Verse
Cast: Shameik Moore, Hailee Steinfeld, Brian Tyree Henry, Lauren Vélez, Jake Johnson, Jason Schwartzman, Issa Rae, Karan Soni, Shea Whigham, Greta Lee, Daniel Kaluuya, Mahershala Ali, Oscar Isaac.
Box Office: $689.8 milioni
Vale o non vale: Ottimo ritmo, un'identità grafica potentissima e assolutamente riconoscibile (sarà un caso che il film sulle Tartarughe Ninja, "Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutant Mayhem" uscito qualche settimana fa presenti le stesse caratteristiche? Io non credo...), un grande protagonista, Spider-man, che ultimamente sembra non sbagliare un colpo in termini di pellicole cinematografiche. Sicuramente questo "Across the Spider-Verse" è diverso dai film in live-action sull'Uomo ragno, eppure sembra quasi funzionare addirittura meglio. Vedere per credere.
Premi: /
Parola chiave: "Canon event".
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 21 dicembre 2020

Film 1755 - Bumblebee

Intro: Non sono un fan della saga dei "Transformers", anche se devo dire che il primo film mi avesse gasato. Poi al cinema vidi il secondo e fun una tale (rumorosissima) delusione che lasciai definitivamente perdere. Considerate le buone critiche, ho deciso comunque di dare una chance a questo titolo di rilancio del franchise.
Film 1755: "Bumblebee" (2018) di Travis Knight
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: diciamoci la verità, avendo visto questo film più di un anno fa, ricordo davvero ben poco. Ho riletto la trama (dettagliatissima) di Wikipedia e nonostante questo, continuo a non avere ricordi rispetto a questa pellicola, il che non è esattamente un buon segno.
La verità è che "Bumblebee" non è un film malvagio, ma rimane pur sempre confinato in quella categoria di prodotti di massa un po' tutti uguali di cui si fatica a distinguere caratteritiche e peculiarità considerata la miriade di altri titoli simili che effetti speciali e trame così così finisco per rendere indistinguibili. Anche se - questo sì che lo ricordo - va detto che in termini di spin-off, prequel e reboot del franchise dei "Transformers", questa pellicola fa un buon lavoro. Puro intrattenimento, il che non è necessariamente un male.
Cast: Hailee Steinfeld, John Cena, Jorge Lendeborg Jr., John Ortiz, Jason Drucker, Pamela Adlon; (doppiatori) Dylan O'Brien, Peter Cullen, Angela Bassett, Justin Theroux.
Box Office: $468 milioni
Vale o non vale: I fan della saga dei "Transformers" dovrebbero apprezzare questo prodotto che si discacca in parte dai predecessori e serve anche da rampa di (ri)lancio per il franchise. "Bumblebee" nella sua leggerezza funziona, il prodagonista meccanico funziona e l'espediente del suo modo di parlare attraverso la radio è molto simpatico, mentre Hailee Steinfeld si conferma una protagonista capace. Insomma, per qualche ora di spensierato intrattenimento questa pellicola fa il suo dovere.
Premi: Candidato al Razzie Award nella categoria Redeemer Award per il franchise di Transformers.
Parola chiave: Maggiolino.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

domenica 19 gennaio 2020

Film 1728 - Spider-Man: Into the Spider-Verse

Intro: Molto, molto curioso di vedere questo film, soprattutto considerate le critiche entusiaste e il grande successo di pubblico. E dire che a questo titolo non volevo dare nemmeno una chance tanto ero disinteressato all'inizio...
Film 1728: "Spider-Man: Into the Spider-Verse" (2018) di Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Karen
In sintesi: divertente e divertito, un film sui supereroi che ne porta in campo talmente tanti che è sinceramente difficile a tratti starci dietro. Spider-man e tutta la combricola di Spider-man dei vari mondi alternativi sono un gruppo eterogeneo di personaggi che aiuta a dare al pubblico (e agli studios) un nuovo esempio di come sia possibile combinare svariati stili e approcci al mondo dei fumetti risultando comunque vincenti. Gli elementi chiave ci sono tutti: un nemico, il percorso di formazione, avventura e azione, amore e affetti, disillusione e percorso di formazione, effetti speciali a valanga; allo stesso tempo, in questo caso, una visione e realizzazione particolarmente accattivanti e dinamiche, nonché un approccio alla storia più fresco, fanno di questo "Spider-Man: Into the Spider-Verse" un prodotto moderno e interessante, piacevolissimo da seguire. Il che si riassume perfettamente nelle parole di un anonimo votante degli Academy Awards che, l'anno scorso, disse la sua in riferimento alle preferenze da lui espresse per l'edizione 2019, asserendo che mai si sarebbe aspettato di votare a favore di una pellicola sui supereroi, su Spider-man, affinché vincesse in una qualsiasi categoria in gara. Il potere dell'animazione.
Film 1728 - Spider-Man: Into the Spider-Verse
Film 2197 - Spider-Man: Across the Spider-Verse
Cast: Shameik Moore, Jake Johnson, Hailee Steinfeld, Mahershala Ali, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Luna Lauren Velez, John Mulaney, Kimiko Glenn, Nicolas Cage, Liev Schreiber, Zoë Kravitz, Kathryn Hahn, Chris Pine, Oscar Isaac, Lake Bell.
Box Office: $375.5 milioni
Vale o non vale: Un bel film d'animazione che funziona sia a livello narrativo che visivo. Una pellicola per tutta la famiglia che dà nuova linfa al genere comic book.
Premi: Vincitore dell'Oscar, Golden Globe e BAFTA per il Miglior film d'animazione. Candidato a 3 Grammy Awards 2020 (Record of the Year e Best Pop Duo/Group Performance per la canzone "Sunflower" di Post Malone e Swae Lee e Best Compilation Soundtrack for Visual Media).
Parola chiave: A leap of faith.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

domenica 28 aprile 2019

Film 1561 - Pitch Perfect 3

Intro: Volevo finire la trilogia, ma non avevo avuto occasione di recuperare il film al cinema. Meno male, forse.
Film 1561: "Pitch Perfect 3" (2017) di Trish Sie
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non sono un fan accanito, ma apprezzo il franchise, o almeno quanto fatto coi precedenti titoli. Se il primo "Pitch Perfect" aveva fatto centro, non si può dire lo stesso del secondo che, però, aveva in ogni caso il pregio di portare di nuovo sullo schermo le piacevoli strambaggini delle Barden Bellas;
con questo terzo episodio siamo, purtroppo, alla deriva. Privato del suo scenario teenager iniziale, "Pitch Perfect 3" riporta goffamente insieme il gruppo di ragazze e le spedisce non solo a competere, ma anche in missione, segnale disperato che la formula iniziale, già precedentemente sfruttata e spolpata, non riesce più a reggere il colpo. Tra esplosioni ed esibizioni, il risultato finale è confuso e non rende giustizia a un'idea - (ri)nata e spopolata con "Glee" - che aveva senso nel 2012, meno 5 anni dopo. Mi rendo conto che il fascino dell'incasso assicurato stordisce, ma certe volte sarebbe meglio accontentarsi del successo già ottenuto;
dove la sceneggiatura non brilla, ci pensa il cast a rimediare (almeno in parte). Fortunatamente le ragazze sanno come intrattenere il loro pubblico ed è grazie a loro se questa pellicola ha qualcosa di vagamente interessante da mostrare. Le avventure delle Bellas non saranno più così originali (solo surreali), ma almeno i componenti del gruppo sono ancora in grado di accattivarsi lo spettatore. Detto ciò, bye Bellas.
Film 527 - Pitch Perfect
Film 947 - Pitch Perfect 2
Film 948 - Pitch Perfect
Film 1008 - Pitch Perfect 2
Film 1561 - Pitch Perfect 3
Cast: Anna Kendrick, Rebel Wilson, Hailee Steinfeld, Brittany Snow, Anna Camp, Hana Mae Lee, Alexis Knapp, John Michael Higgins, Elizabeth Banks, Ester Dean, Chrissie Fit, Kelley Jakle, Shelley Regner, John Lithgow, DJ Khaled, Ruby Rose.
Box Office: $185.4 milioni
Vale o non vale: I fan del franchise non possono perdersi certo il capitolo conclusivo, per quanto sia il più debole dei tre titoli (e già col secondo la qualità si era abbassata di molto). Un peccato perdersi così per strada, passando da fenomeno popolare - come dimenticarsi la performance di Anna Kendrick che canta “When I’m Gone”? - a tentativo di rimanere rilevanti. Poi, parliamoci chiaro, "Pitch Perfect 3" non è assolutamente inguardabile, semplicemente manca di quella creatività, spontaneità e novità di cui il primo titolo era ampiamente fornito. Non sempre i sequel hanno qualcosa da aggiungere al racconto.
Premi: /
Parola chiave: USO.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 16 agosto 2017

Film 1397 - The Edge of Seventeen

Ero curiosissimo di vedere questo film fin da quando furono svelate le candidature ai Golden Globes lo scorso dicembre, ma non ero mai riuscito a trovare un link per lo streaming. Poi, fortunatamente, ce l'ho fatta.

Film 1397: "The Edge of Seventeen" (2016) di Kelly Fremon Craig
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: "The Edge of Seventeen" è un buon prodotto, un titolo che funziona e, pur ricadendo nelle classiche cateogire standard, riesce comunque a distinguersi per alcuni aspetti che lo rendono, di conseguenza, godibile e particolare. Quello su cui mi sento di puntare di più, ovviamente, è la presenza di una brava Hailee Steinfeld, credibile protagonista capace dell'introspezione necessaria alla storia. Parliamo, infatti, di cambiamenti importanti legati al periodo dell'adolescenza, motivo per cui una protagonista non in grado di "garantire" le emozioni necessarie avrebbe completamente rovinato il risultato finale. Senza contare, poi, che la storia non manca di esasperare toni e situazioni, in un crescendo di dramma che, naturalmente, riflette appieno l'approccio teenager ai cambiamenti della vita.
Da questo punto di vista il film mi ha molto ricordato altre pellicole simili, come "Juno" e "Easy Girl", che delle proprie forti e giovani protagoniste femminili fanno eroine moderne, ragazze in grado di affrontare le criticità dell'essere adolescendi - bullismo, solitudine, incapacità di comunicare con i genitori, traumi vari - riuscendo a trovare una via d'uscita personale e funzionale. Anche questo è sicuramente uno dei punti di forza di questa pellicola che, nonostante il finale buonista, regala comununque al suo pubblico un messaggio fatto di matura capacità di relazionarsi agli altri, nonostante tutti gli sbagli che si possano commettere. Del resto se non è durante l'adolescenza che si può commettere qualche errore, quando?
Ps. Candidato ai Golden Globes 2017 per la Miglior attrice protagonista - commedia o musical (Hailee Steinfeld).
Cast: Hailee Steinfeld, Woody Harrelson, Kyra Sedgwick, Haley Lu Richardson, Blake Jenner, Hayden Szeto.
Box Office: $18.8 milioni
Consigli: A volte un po' esagerato, in ogni caso un prodotto piacevole e in definitiva riuscito. Ritrae bene certe problematiche giovanili e fa della sua protagonista un esempio di come la solitudine e la cattiveria altrui possano impattare sulla vita di chiunque, figuriamoci chi ancora adulto non è. Dunque non certo un titolo per ogni occasione, eppure da recuperare (anche in questo periodo di calura e svogliatezza estiva!).
Parola chiave: Messaggio

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 6 ottobre 2015

Film 1008 - Pitch Perfect 2

Ammetto che non smaniavo per rivederlo, ma Claudia e Carla avevano amato il primo e non potevano certo perdersi il sequel!

Film 1008: "Pitch Perfect 2" (2015) di Elizabeth Banks
Visto: dal computer di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Lu, Carla, Claudia
Pensieri: E' inutile ribadirlo? Forse, ma non importa: il primo film è meglio, questo sembra un sequel obbligato più che per il cinema direttamente girato per l'home video. Poi gli incassi smentiscono la sensazione ed ovvio che il pubblico - me incluso - si tuffa volentierissimo nel mondo di "Pitch Perfect" quale che sia il suo numero, ma rimane il fatto che questo sequel sia nettamente inferiore di qualità rispetto all'originale.
Bloccato in una sorta di limbo - dove si capisce bene che gli autori fossero combattuti tra il dover ricreare le atmosfere e situazioni di cui i fan si erano innamorati e la necessità di portare avanti la storia -, di fatto "Pitch Perfect 2" evoca un effetto nostalgia senza riuscire veramente ad evolversi in qualcos'altro che rimanga fedele nello spirito all'originale, pur procedendo verso nuovi lidi. Ed è così che le Barden Bellas sono nuovamente loro, le stesse di sempre con un solo +1 nemmeno troppo incisivo nella teoricamente chiave figura di Emily (Hailee Steinfeld). Il risultato finale è dunque copia conforme di ciò che è stato mostrato un anno fa, con la sola differenza che si ride meno e le canzoni non sono niente di che (francamente non ne ho canticchiata nemmeno una). La delusione c'è, è inutile girarci intorno: i presupposti erano buoni, le speranze concrete e la ciliegina sulla torta della regia affidata ad Elizabeth Banks una piacevole sorpresa. Quest'ultima non sbaglia, ma la sceneggiatura che ha per le mani non brilla come ci si sarebbe aspettato. Salvano tutto il buon cast - Rebel Wilson fa da sola tutto il lavoro sporco e si conferma attrice comica da tenere d'occhio -, il necessario dinamismo da videoclip e sì, il duo di commentatori fuori di testa (John Michael Higgins e la stessa Banks).
Ps. Carina la scena finale con il provino di The Voice di quel pazzo di Bumper (Adam DeVine).

Film 527 - Pitch Perfect
Film 947 - Pitch Perfect 2
Film 948 - Pitch Perfect
Film 1008 - Pitch Perfect 2
Film 1561 - Pitch Perfect 3 Cast: Anna Kendrick, Rebel Wilson, Hailee Steinfeld, Brittany Snow, Skylar Astin, Adam DeVine, Katey Sagal, Anna Camp, John Michael Higgins, Elizabeth Banks, Ben Platt, Birgitte Hjort Sørensen, Flula Borg, Snoop Dogg, David Cross, Keegan-Michael Key.
Box Office: $285.2 milioni
Consigli: Tutto sommato carino, ma non incisivo e divertente come il primo. La storia è così così, come le canzoni scelte, ma Anna Kendrick continua ad essere una buona scelta come protagonista e le spalle non le mancano (Wilson in primis). Quindi, chi ha amato il primo non faticherà ad innamorarsi anche di questo, pur consapevole che si poteva fare di più. In ogni caso, un buon passatempo colorato e frizzante, con qualche battuta e molte, molte situazioni bizzarre.
Parola chiave: Muffgate.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 1 luglio 2015

Film 947 - Pitch Perfect 2

Assolutamente curiosissimi di vedere questo film, lo attendevamo con ansia!

Film 947: "Pitch Perfect 2" (2015) di Elizabeth Banks
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Questo sequel ha suscitato notevole interesse in tutto il mondo, tranne che da noi. "Voices", poi fortunatamente ritornato all'originale "Pitch Perfect" è stato un titolo più di nicchia in Italia e stessa sorte è toccata anche a al secondo capitolo, che ha davvero faticato a trovare un riscontro negli incassi (573.221€ appena), nonostante la promozione monster e persino il passaggio a Roma della qui anche regista Elizabeth Banks per promuovere la sua pellicola.
Al di là dei risultati al box office, comunque "Pitch Perfect 2" non è niente di più di un secondo episodio carino, anche se con meno mordente dell'originale. Mi pare che l'impronta generale della storia sia stata molto caricata in direzione di una comicità a tutti i costi che, però, non sempre risulta efficace: certe battute random faticano a trovare riscontro (probabilmente perché tradotte) e anche se le sparate nonsense di Ciccia Amy - vera protagonista del film, folle e comunque sempre fantastica - rendono il tutto surreale quanto basta a caratterizzare il mondo di "Pitch Perfect" come assolutamente peculiare, trovo che questa volta il risultato finale non rifletta in toto lo spirito dell'originale.
Forse l'intento di replicare la prima fortunata formula insieme alla necessità di portare al cinema un prodotto in ogni caso rinnovato sono stati due elementi qui difficili da legare, con parte delle Bellas uscite di scena dopo il diploma, la ricerca di un nuovo stimolo per le ragazze dopo aver raggiunto il loro scopo (vincere il campionato nazionale di canto a cappella) e la necessità di far progredire le vicende personali delle protagoniste rimaste, pur riportando in scena numerosi numeri musicali in grado di coinvolgere il pubblico attraverso le canzoni più famose dell'ultimo periodo. Quest'ultimo punto, in particolare, non poteva essere trascurato: la colonna sonora del primo film solo in America ha venduto 1,200,000 copie (raggiungendo la #3 della Billboard) e l'elemento canoro, ovviamente qui vitale, andava anche in questo caso salvaguardato attentamente. L'operazione è riuscita dato che la colonna sonora di "Pitch Perfect 2" ha raggiunto la #1 in America nella prima settimana di uscita.
E' evidente che i trionfi di questo blockbuster musicale siano numerosi a dispetto di un generico calo del livello qualitativo. A essere sinceri la cosa non è particolarmente grave, stiamo parlando di un film dalle mere pretese intrattenitive, il cui scopo è sorprendere con qualche bel mash-up e far ridere grazie alla spassosa comicità fisica di Rebel Wilson. Il resto è tutto un po' accessorio e va bene così. Anna Kendrick rimane sempre un tantino rigida nel ruolo di Beca e la nuova arrivata Emily (Hailee Steinfeld) è sopportabile solo a tratti, ma nel complesso le nuove Barden Bellas riescono ancora ad intrattenere il loro pubblico in maniera piacevole. Sì, il primo "Pitch Perfect" è un connubio più riuscito di simpatia, stramberie e bei numeri musicali (vedere "Cups" per credere), ma in definitiva il nostro bisogno di tornare alle pazzie di questa storia è più che soddisfatto e, uscendo dal cinema, si canticchia allegramente aspettando "Pitch Perfect 3"...
Ps. Cast nutritissimo: Anna Kendrick, Rebel Wilson, Hailee Steinfeld, Brittany Snow, Skylar Astin, Adam DeVine, Katey Sagal, Anna Camp, Alexis Knapp, Hana Mae Lee, John Michael Higgins, Elizabeth Banks (anche regista e produttrice!), Birgitte Hjort Sørensen, Flula Borg, David Cross, Ester Dean, Chrissie Fit. Non mancano alcuni notevoli camei: Snoop Dogg, Jimmy Kimmel, Rosie O'Donnell, Adam Levine, Christina Aguilera, Pharrell Williams, Blake Shelton e Robin Roberts.
Film 527 - Pitch Perfect
Film 947 - Pitch Perfect 2
Film 948 - Pitch Perfect
Film 1008 - Pitch Perfect 2
Film 1561 - Pitch Perfect 3
Box Office: $276.8 milioni
Consigli: Nuove Bellas all'orizzonte, ma anche nuovi tostissimi nemici da battere direttamente dalla Germania. Insomma, le avventure (e disavventure) del gruppo femminile a cappella più famoso del cinema non si sono certo esaurite e questa volta le porteranno addirittura fino a Copenhagen! Per chi ha amato l'originale, quindi, "Pitch Perfect 2" è praticamente irrinunciabile, un sequel buono per ritrovare quel mondo fatto di competizioni canore, le follie di Ciccia Amy, assurde rivelazioni e i due più irriverenti cronisti della storia. Anche se questo sequel non è tanto buono quanto il primo episodio, rimane comunque un valente titolo di intrattenimento, giovane e dinamico, in grado di intrattenere un pubblico alla ricerca di un po' di spensieratezza e qualche canzone conosciuta da canticchiare. In quest'ottica è una scelta perfetta.
Parola chiave: Esibizione per il presidente Obama.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 5 febbraio 2014

Film 665 - Ender's Game

Ero curiosissimo di vedere questo film da quando è uscito al cinema qualche mese fa guadagnandosi la posizione #1 al botteghino americano con uno degli esordi più bassi di sempre per un blockbuster ($27.017.351).

Film 665: "Ender's Game" (2013) di Gavin Hood
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Contando le nomination all'Oscar di tutti gli attori protagonisti escluso Asa Butterfield si calcolano qualcosa come 9 candidature e un premio vinto (da Ben Kingsley). Quindi diciamo che la scelta per quanto riguarda il cast sembrerebbe oculata. Infatti non si può certo dire che gli attori difettino di capacità (anche se certi eccessivi trasporti di Abigail Breslin sembrerebbero più adatti a "Un posto al sole") né che si sia risparmiato sugli effetti speciali (110 milioni di dollari investiti nel progetto). Eppure qualcosa non ha funzionato perché la pellicola di fatto non ha incontrato il successo che si sperava fruttasse.
Per quanto mi riguarda le note a sfavore sono un po' per l'anonimo Butterfield che non ha un gran carisma e rappresenta, qui, una rivincita del nerd tira-pugni che proprio non gli si addice e la mancanza di ritmo del film. Per essere una pellicola di fantascienza che tratta di attacchi alieni, astronavi, spazio, allenamenti su basi spaziali, giochi di ruolo e di squadra, sparatorie e compagnia bella, il risultato finale di questo "Ender's Game" è piuttosto piatto poiché non ingrana mai la marcia dell'azione.
La trama in sé, considerati tutti gli elementi elencati sopra, ha anche un certo appeal e desta una curiosità legata alla possibilità di un nuovo franchise di fantascienza che porti sul grande schermo una saga di libri famosa, incentrata su ragazzini a cui sono affidate responsabilità da adulti e che coinvolge lo spettatore tanto da fargli desiderare un secondo capitolo che prosegua la storia. E, invece, qui non succede. Anzi, si arriva al finale - che pure è un po' a sorpresa - con una certa lentezza che non aiuta, anche a causa di tutto il training che Ender Wiggin deve sopportare, riportato con abbondanza di particolari  e mettendo, di fatto, tutta una serie di step di differentissimo valore narrativo sullo stesso piano. Per dire: sì, abbiamo capito che la Scuola di Guerra è durissima, tostissima, difficilissima, cazzutissima, ecc ecc. A maggior ragione, sforbiciare un po' di quelle scene che legittimino quest'ultimo concetto avrebbe certamente velocizzato la storia verso il vero fulcro narrativo (che invece arriva solo nel finale) senza togliere allo spettatore la capacità di recepire il messaggio. Chiaramente, nell'ottica di trasporre tutta la saga di Orson Scott Card, questo zelo narrativo è funzionale ad una precisione che non scontenti i fan e, di fatto, riempa bene 114 minuti di pellicola altrimenti facilmente riducibili anche a 90.
Anche l'eccessiva certezza da parte del Colonnello Graff di quanto Ender sia speciale alla lunga stanca, soprattutto perché si sa già che l'intuizione finirà per rivelarsi veritiera, quindi è inutile calcare troppo la mano.
In definitiva "Ender's Game" non è un brutto prodotto commerciale, anche se certamente difetta (soprattutto) della questione lentezza. Un po' di 'movimento' in più avrebbe alleggerito la storia - ma chiaramente dovendo rimanere fedeli al libro "Il gioco di Ender" più di tante libertà non si potevano prendere -, di sicuro qualcosa si poteva saltare. Sono apprezzabili gli effetti speciali e, volendo scavare un po' sotto la superficie patinata hollywoodiana, si può anche tentare un approccio con sé stessi alla domanda: è giusto che i bambini siano parte attiva della guerra solo perché questa incombe?
Non è una domanda da poco ed il film non dà assolutamente una risposta, ma l'interrogativo rimane interessante.
Box Office: $112,231,473
Consigli: Si può assolutamente vedere senza alcun ripensamento. La storia nel complesso ha un suo perché, anche se dubito che, considerato lo scarsissimo incasso, riusciremo a vedere il secondo capitolo sul grande schermo che sarebbe tratto da "Il riscatto di Ender".
Parola chiave: Mazer Rackham.

Trailer

Bengi

lunedì 11 aprile 2011

Film 239 - Il Grinta

10 nomination all'Oscar e 0 statuette. Assolutamente da vedere!


Film 239: "Il Grinta" (2010) di Ethan Coen, Joel Coen
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Jessica, Marco
Pensieri: Ammetto che i Coen mi piacciano a fasi alterne. Non ho sempre apprezzato i loro lavori (spesso un po' lenti), ma effettivamente in alcuni casi hanno fatto davvero centro. "Il Grinta" (o "True Grit" in originale) è nella seconda casistica.
Con un cast maschile decisamente ben assortito (Jeff Bridges fresco di Oscar dell'anno scorso e nuovamente candidato quest'anno, Matt Damon e Josh Brolin - che ultimamente collezziona parti un po' marginali, a dire il vero) e un'ottima Hailee Steinfeld sconosciuta protagonista femminile (e qui parte la polemica Oscar: Jeff Bridges protagonista sì, Hailee Steinfeld protagonista no? Chi ha visto il film sa perfettamente che è su di lei che è incentrata la storia). Gli attori in questo caso fanno decisamente la differenza.
La storia - preannunciata come estremamente lenta - scorre fluida e interessante, divertente nei momenti più stralunati dello sceriffo Cogburn/Bridges e nei taglienti scontri verbali tra lui è la (dolcissima) Mattie Ross/Steinfeld. La versione in lingua originale è, però, molto complessa da seguire per via del (notevole) lavoro sulla voce di entrambi i protagonisti: sbiascicato lui, velocissima lei. Per non parlare poi delle cadenze! Insomma, senza sottotitoli è quasi impossibile capire se non si ha un'ottima conoscenza dell'inglese.
Damon e Brolin hanno parti più marginali, ma rendono comunque perfettamente i loro protagonisti. Insomma, perfetti per la loro parte.
E' un western che è stato definito atipico in un'epoca in cui il western pareva non aver più nulla da dire. Non essendo né appassionato del genere né esperto non posso dire se effettivamente comporti (o riporti) ad un'innovazione di categoria. Di fatto posso assicurare che il film non delude assolutamente. Avventuroso e selvaggio come solo i Coen potevano renderlo (vedere "Non è un paese per vecchi" e il prologo di "A Serious Man", nonché "Fargo"), solido nella sceneggiatura e supportato da un cast che sa fare scintille, questo "Il Grinta" è stato (per me) decisamente un'ottima sorpresa. Bene anche i costumi (che prima di vedere la pellicola avevo sottovalutato e declassato a 'troppo standard' per ricevere una nomination), la colonna sonora di Carter Burwell e - ovviamente - la regia (particolarmente d'effetto il finale coi titoli di coda). Il montaggio è degli stessi Coen sotto lo pseudonimo di Roderick Jaynes.
Ps. Con ben 10 nomination all'Oscar nelle categorie più importanti (tra cui film, regia, sceneggiatura, attore protagonista e attrice non protagonista) fa un po' ridere che, invece, ai Golden Globes il film non abbia ricevuto nemmeno una candidatura.
Consigli: Da vedere sottotitolato o doppiato. Altrimenti capirlo in lingua originale è davvero difficile!
Parola chiave: Vendetta.

Trailer

Ric