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domenica 16 maggio 2021

Film 2000 - Godzilla vs. Kong

Intro: Lo aspettavo da mesi. Era la promessa del blockbuster che mi meritavo dopo mesi di pandemia, film tremendi, studio intenso e affaticamento da solitudine. Non potevo essere più pronto per un prodotto come questo e non potevo avere aspettative (di divertimento e intrattenimento) più elevate.
Ho capito che sarebbe andato tutto a buon fine nel momento in cui l'università mi ha concesso in prestito per l'estate un iMac da 27 pollici. Non sarà come tornare al cinema, ma ci andiamo molto vicino.

Ps. Questa è la recensione numero 2000! A quasi 12 anni dalla prima, rimango felicemente colpito da quanto questo blog sia diventato una parte fondamentale della mia vita e quanto la passione per il cinema sia rimasta una costante che, nel tempo, non è mai venuta a mancare.

Film 2000
: "Godzilla vs. Kong" (2021) di Adam Wingard
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: "Godzilla vs. Kong" è tutto quello che mi aspettavo e anche molto di più. E' intrattenimento puro, divertimento facile facile ed effetti speciali al loro massimo potenziale. "Godzilla vs. Kong" è il film che volevo e di cui avevo disperatamente bisogno dopo mesi e mesi e mesi di totale astinenza cinematografica da veri e propri blockbuster scaccia pensieri che non aspirano a diventare nuovi profeti del cinema d'intrattenimento con annesso messaggio edificante e/o una pianificazione interstellare di futuri episodi dalle trame intricatissime ma maledettamente soddisfacenti (una volta che finalmente si arriva al finale).
No, "Godzilla vs. Kong" è un film talmente consapevole di quello che sta proponendo al proprio pubblico che non perde tempo a prenderlo in giro: Godzilla appare nel giro di 15 minuti (nel precedente "Godzilla" di Gareth Edwards si doveva aspettare più di un'ora), non ha alcun interesse a caricare di significati edificanti la storia tutta (come ha maldestramente tentato di fare il "Godzilla: King of the Monsters" di Michael Dougherty) e condisce il tutto con la dose minima sindacale di trame e sottotrame e personaggi che sì, ci sono, ma potrebbero anche non esserci perché tanto lo sappiamo tutti che se stiamo guardando questa pellicola non è per la caratterizzazione dei protagonisti o per l'avvincente narrazione, ma perché vogliamo vedere Kong e Godzilla darsele di santa ragione.
E sì, per una volta Hollywood ha ascoltato forte e chiaro: Kong e Godzilla si menano di brutto. Per davvero. E lo fanno nella maniera più epica possibile.
Insomma, "Godzilla vs. Kong" è il film di cui avevo bisogno e una promessa mantenuta. Non è un capolavoro e non aspira ad esserlo, vuole essere un veicolo di spensierata distrazione e fa assolutamente centro. Se mai c'è stato un momento migliore per questa pellicola per uscire nei cinema (e non), non poteva che essere ora.
Film 724 - Godzilla
Film 726 - Godzilla
Film 912 - Godzilla
Film 1413 - Godzilla
Film 1780 - Godzilla: King of the Monsters
Film 2000 - Godzilla vs. Kong
Film 2268 - Godzilla vs. Kong
Film 2277 - Godzilla x Kong: The New Empire
Cast: Alexander Skarsgård, Millie Bobby Brown, Rebecca Hall, Brian Tyree Henry, Shun Oguri, Eiza González, Julian Dennison, Lance Reddick, Kyle Chandler, Demián Bichir.
Box Office: $452.4 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Vi mancano le pellicole dai budget mostruosi e le trame inesistenti? Cercate disperatamente un film che basi tutto il suo potenziale sugli effetti speciali? Vi siete sempre chiesti come sarebbe lo scontro cinematografico tra King Kong e Godzilla se avessero 200 milioni di dollari da spenderci per realizzarlo? Bene, avete trovato il titolo perfetto ed imperdibile che fa per voi. Consiglio lo schermo più grande che avete in casa e la cosa più simile al Dolby Surround che avete a disposizione. poi premete play, spegnete il cervello e buon divertimento. Non rimarrete delusi.
Premi: /
Parola chiave: Mechagodzilla.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 25 settembre 2020

Film 1922 - Tenet

Intro: Si ritorna al cinema con papà, finalmente!
Film 1922: "Tenet" (2020) di Christopher Nolan
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: papà
In sintesi: va detto, avevo grandi, grandissime aspettative. E non è che siano state disattese, semplicemente "Tenet" è tutto un gran casino. Di magico ed elettrizzante intrattenimento, ma pur sempre un gran casino. Per una volta, devo dire, sono contento di aver visto il film in italiano, altrimenti credo non avrei capito una buona metà dei termini utilizzati, considerato che, tra terminologie tecniche e complessità generale dell'idea di fondo, il tutto mi è risultato difficile da elaborare anche nella mia lingua madre.
In generale l'ultima fatica di Nolan - e di fatica sul serio si è trattato, considerato che l'uscita nelle sale è stata posticipata 3 volte nell'arco dell'emergenza Covid - ha il grande pregio di essere un gioiellino della tecnologia contemporanea, con effetti speciali a servizio della complessa sceneggiatura, oltre che il gigantesco beneficio di un'uscita nei cinema praticamente senza concorrenza. Non solo, "Tenet" è anche il primo vero e proprio blockbuster (per non dire proprio film) ad uscire nelle sale da marzo, motivo per cui ci si poteva aspettare che parte del successo commerciale sarebbe derivato collateralmente anche dalla voglia di ritornare a uno stato di (parvente) normalità che passa anche per lo svago cinematografico. Carente di nuove uscite, la scena dell'intrattenimento da grande schermo ha riposto grandissime speranze nel titolo in questione, considerandolo una sorta di termometro per misurare la temperatura di un'audience di cui non si aveva più tracce da 6 mesi a questa parte. Insomma, c'era da sperare che la pellicola riscuotesse successo, ma al contempo c'era anche da aspettarselo.
A prescindere dall'hype accumulato attorno a questo titolo, bisogna ammettere che la grande capacità di Nolan stia nell'immaginare mondi e possibilità così distanti dal nostro quotidiano e saperle mettere in scena in una modalità così armoniosa e spettacolare che non si può non rimanere quantomeno impressionati dal grande lavoro svolto. Le scene d'azione sono magnifiche e girate con una sorprendente consapevolezza dell'opera nel suo complesso e a livello tecnico questo è evidentemente un prodotto di eccelsa qualità. Senza contare che, come sempre, il cast è variegato e molto ben assortito.
Va, però, anche sottolineato che si tratta del titolo di Nolan più debole, sia per la complessità inespugnabile della trama e delle sue disquisizioni sul tempo, sia per un paio di questioni tecniche che influiscono non poco sul risultato finale: il montaggio serrato e il ruomorosissimo sonoro.
Per quanto riguarda il primo, ho avuto come l'impressione che si sia tagliato per sfoltire un racconto che, altrimenti, avrebbe finito per sforare ampiamente le 3 ore (riducendo così il numero di proiezioni giornaliere per sale e potenialmente spaventato quel pubblico non disposto a rimanere chiuso in una sala cinematografica per così tanto tempo); rispetto al secondo, invece, ho trovato che, anche a causa della storia e della sua rappresentazione così frenetica, ci sia un eccessivo utilizzo di rumori e suoni assordanti e disorientanti, tanto che la visione verso il finale si fa sempre più faticosa.
Ora, visti e considerati contesto, momento storico e variabile di fruizione della pellicola non mi sento proprio di dire che "Tenet" sia un flop o un prodotto che non centri il bersaglio. Dico solo che, a ben vedere, Nolan ha scritto e diretto pellicole molto più riuscite e narrativamente efficaci. Poi, detto ciò, viva "Tenet" che ci ha riportato (almeno per poco) al cinema!
Cast: John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Dimple Kapadia, Michael Caine, Kenneth Branagh, Aaron Taylor-Johnson, Martin Donovan, Fiona Dourif, Himesh Patel, Clémence Poésy.
Box Office: $283.2 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Consiglio caldamente visione sul grande schermo. Poi, aveste timore di Covid & co., nel caso munitevi almeno di un buon impianto Dolby. Il film sicuramente vale la pena di essere visto, soprattutto in un momento come questo in cui le nuove uscite sono una rarità, anche se in generale non si tratta della migliore opera di Nolan che, comunque, rimane un grande narratore di storie contemporanee.
Premi: /
Parola chiave: Entropia.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 23 agosto 2017

Film 1402 - La mummia

Eccitatissimo per il reboot di una saga che ho sempre amato, il trailer mi aveva fatto davvero ben sperare. Poi per un motivo e per un altro non ero riuscito ad andare al cinema a vederlo. Come sempre lo streaming è venuto in mio soccorso e sono riuscito a recuperare uno dei blockbuster dell'estate 2017 che attendevo di più!

Film 1402: "La mummia" (2017) di Alex Kurtzman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Con tutte le aspettative che avevo, la possibilità di rimanere un po' deluso c'era e ne ero consapevole. L'originale mi è sempre piaciuto, divertente e spassoso oltre che piuttosto all'avanguardia per i tempi relativamente agli effetti speciali, quindi era naturale riversare su questo rifacimento dallo stesso identico titolo una serie di attese legate al primo franchise. Invece il nuovo "The Mummy" è tutta un'altra storia. Ma una storia brutta.
Tecnicamente il film è perfetto, la computer grafica fa buona parte del lavoro, la fotografia più cupa riassesta i toni della narrazione su universi più oscuri e certamente meno giocosi dei precedenti; è evidente che non solo si stia cercando di prendere le distanze dai titoli precedenti - pur continuando a sfruttarne il titolo di richiamo -, ma che si intenda proprio buttare le basi per qualcosa di nuovo. Del resto, lo si sa già, la Universal ha cominciato proprio con questo blockbuster la sua personale conquista del mondo dei cinecomics, imbastendo un percorso cinematografico dal nome abbastanza rivelatore, Dark Universe, che coinvolgerà non solo grandi nomi (Javier Bardem e Johnny Depp in testa), ma anche una serie di illustri personaggi come la moglie di Frankenstein e Frankenstein, l'Uomo Invisibile, il Fantasma dell'Opera e il Gobbo di Notre Dame. Insomma, qui siamo solo all'antipasto.
Peccato che il risultato finale di questo primo, nuovo mondo dei mostri non sia stato una piacevole scoperta, quanto più un inefficace e maldestro esperimento ancora ampiamente migliorabile. Cruise è un protagonista carismatico, ma il materiale a sua disposizione è troppo simile ai ruoli che già interpreta, cosicché pare di assistere ad un qualsiasi "Mission: Impossible" versione fantasy. Gli altri personaggi, tutti ampiamente sacrificabili, non aggiungono granché al racconto, tanto che una buona metà muore nel giro di qualche scena. Russell Crowe nei panni nientemeno che del Dott. Jeckill risulta un po' impacciato, bloccato da una stazza francamente un po' limitante per un personaggio dalla forza sovraumana che, quantomeno nella mia immaginazione, a seguito della sua trasformazione dovrebbe rinforzarsi più di muscoli che di stomaco. Niente da dire su Sofia Boutella nei panni della mummia, un'attrice a mio avviso da tenere d'occhio che ultimamente sta collezionando titoli importanti ("Kingsman: Secret Service", "Star Trek: Beyond", "Atomica bionda") uscendone sempre a testa alta. Vedremo se riuscirà a mantenere l'interesse attorno a sé. Chiudo la parentesi attori con Annabelle Wallis, già vista nel primo "Annabelle", qui finalmente al suo primo ruolo in un film a grande budget, nonostante la sfortuna di essersi ritrovata in un prodotto non proprio di qualità. Per e da lei mi aspettavo qualcosina di più, forse anche perché ho erroneamente sovrapposto in anticipo l'eroina femminile interpretata da Rachel Weisz nei primi due titoli al personaggio che la Wallis mi aspettavo sarebbe andata ad interpretare. La verità è che la sua Jenny Halsey è abbastanza insipida.
Insomma, questo "La mummia" è stato una delusione. Non particolarmente divertente, dalla trama caotica ed eccessivamente enfatica - della serie: tutto l'hype creato nel primo tempo, viene bruciato da un nulla di fatto generale nel secondo -, poco capace di gestire i numerosi personaggi rilevanti portati in campo. Mi aspettavo un'avventura e, invece, per buona parte della storia non succede niente e anche quando finalmente si muove qualcosa, niente di quello che viene mostrato risulta particolarmente innovativo. Ahmanet sì risveglia e l'umore è dei più neri, ma non basta una mummia incazzata con qualche corvo come amico e un'aspirapolvere come bocca per riuscire a regalare a questo prodotto quel qualcosa in più che faccia innanzitutto dimenticare il franchise originale e, secondariamente, lanci con successo addirittura un nuovo filone. Meglio rivedere il tiro.
Film 1572 - The Mummy
Film 737 - La mummia - Il ritorno
Film 1934 - The Mummy Returns
Film 1402 - La mummia
Film 927 - Il re scorpione
Cast: Tom Cruise, Annabelle Wallis, Sofia Boutella, Jake Johnson, Courtney B. Vance, Russell Crowe, Marwan Kenzari.
Box Office: $405.4 milioni
Consigli: Per quanto mi riguarda il film è stato una delusione, principalmente perché avevo molte aspettative. A mente fredda comunque di sento di poter dire che, nonostante la trama non sia granché, il film risulta comunque sufficientemente godibile. Non un gran intrattenimento, insomma, ma nemmeno qualcosa di inguardabile. Di sicuro "La mummia" del 1999 è molto più piacevole (per quanto sempre una scemata).
Parola chiave: Pugnale di Seth.

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Bengi

venerdì 7 luglio 2017

Spider-Man: Homecoming - Tutto quello che c'è da sapere

Peter Parker is hitting theaters again this weekend: are you going to see the new Spider-man movie reboot? Here's some details about the new picture to arouse your curiosity!

Il ritorno in sala di Peter Parker è previsto nel mondo per questo weekend di luglio. Voi andrete al cinema a vederlo? Ecco qualche elemento in più su "Spider-Man: Homecoming"!

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Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming

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#HollywoodCiak

domenica 4 giugno 2017

Film 1367 - The Great Wall

Sinceramente ero molto curioso di vedere questo film, ma quando è uscito nelle sale non sono riuscito ad andarlo a vedere. Così appena lo streaming lo ha permesso, l'ho recuperato, ansioso di capire quanto potesse essere davvero disastroso.

Film 1367: "The Great Wall" (2016) di Yimou Zhang
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Il film è una baggianata, anche se non così distante dalle tante altre boiate di successo che si sono alternate sul grande schermo negli anni. Non capisco, quindi, perché un così netto rifiuto del pubblico nei confronti di questo specifico prodotto, tra l'altro in linea con le promesse/premesse che genera. Forse l'unico aspetto veramente deludente sono gli effetti speciali.
Matt Damon devo dire che ultimamente lo trovo un tantino sotto tono, qui più volte messo in ombra dalla spalla Pedro Pascal. Forse non era il protagonista giusto.
Restando sugli aspetti negativi, ho trovato francamente ridicole le armature dell'esercito cinese. Più che soldati sembrano i Power Rangers: ci sono il blu, il rosso, il nero e il giallo a suddividere attraverso i colori le diverse mansioni di ogni gruppo dell'armata. Una scelta stilistica un po' infelice.
Molto scenografici, invece, i momenti musicali con i tamburi, belli da vedere e da ascoltare.
In ogni caso "The Great Wall" è il classico esempio di blockbuster facile facile che approda al cinema e fa sfaceli al box-office, pur in questa occasione al contrario di come ci si sarebbe aspettati. Né meglio né peggio di altri, semplicemente un prodotto molto commerciale altrettanto superficiale. Si poteva fare meglio.
Cast: Matt Damon, Jing Tian, Pedro Pascal, Willem Dafoe, Andy Lau, Zhang Hanyu, Lu Han, Eddie Peng, Kenny Lin, Wang Junkai, Zheng Kai, Huang Xuan, Cheney Chen.
Box Office: $332 milioni
Consigli: Si può vedere senza problemi in qualunque momento si abbia necessità di svago. E' intrattenimento puro, la storia è sufficientemente già vista per risultare scontata. Niente sorprese, giusto qualche ora di azione al sapore orientale.
Parola chiave: Taotie.

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Bengi

martedì 28 marzo 2017

Film 1330 - Kong: Skull Island

Classico titolo imperdibile da vedere con papà!

Film 1330: "Kong: Skull Island" (2017) di Jordan Vogt-Roberts
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: padre
Pensieri: Un film colossale di cui si è parlato non poco nelle scorse settimane, questo nuovo arrivo al cinema di King Kong non mi è sembrato niente male. Anzi, molto meglio del previsto a dire il vero: ritmato, giocoso, ben contestualizzato, con un cast particolarmente ricco ed effetti speciali degni della creatura mastodontica che riproducono. Vero che le mie aspettative erano particolarmente basse, in ogni caso una piacevole sorpresa.
In particolare sono state 2 le cose che ho particolarmente apprezzato di questo titolo. Innanzitutto il montaggio particolare e la colonna sonora a ritmo serrato che vanno a creare una combinazione di musica e immagini veramente efficace, in più di un'occasione un connubio in grado davvero di fare la differenza; poi la distanza che separa "Kong: Skull Island" da "King Kong" di Peter Jackson. Qui si evita qualsiasi velleità artistica e si spinge l'acceleratore su azione e intrattenimento, cosa che ho particolarmente apprezzato - considerato di che prodotto stiamo parlando, insieme al fatto di non aver nuovamente tirato fuori l'amore fra Kong e la ragazza (qui solo accennata e molto discretamente): la storia è già sufficientemente assurda senza il bisogno di altri elementi bizzarri...
Curiosamente, invece, i due protagonisti Tom Hiddleston e Brie Larson sembrano venire fagocitati da tutto il carrozzone Kong senza trarne una particolare visibilità. Anzi, a dire il vero i due attori sono decisamente messi in ombra da un John C. Reilly in formissima e dal sempiterno Samuel L Jackson, attori di mestiere davvero capaci di rubare la scena. Non che le parti dei primi due siano particolarmente incisive - anzi! -, in ogni caso sono il tenente e il capitano ad aggiudicarsi la maggior parte delle battute, scene e primi piani (soprattutto nel primo tempo, tanto che dei due giovani protagonisti si fatica a ricordare volti e peculiarità).
Per quanto riguarda John Goodman, invece, devo dire che il suo personaggio qui mi ha molto ricordato quello interpretato in "Trumbo" il quale, a dire il vero, mi aveva a sua volta già ricordato la parte interepretata dall'attore in "Argo".
In ogni caso questo nuova versione di Kong non mi è dispiaciuta per niente. E' un intrattenimento facile facile anche se particolarmente violento (forse un po' troppo), in ogni caso un buon blockbuster, tecnicamente piuttosto ben fatto e dal buon ritmo per tutta la sua durata. Certamente una scommessa per un mercato oggi particolarmente saturato da ogni genere di mostro o racconto d'avventura - non a caso i timori sul successo economico di questo titolo erano piuttosto incalzanti: a fronte di una spesa di $185 milioni, pare che il film dovrà incassarne almeno 500 milioni per ritornare dei costi sostenuti - anche se bisogna ammettere che "Kong: Skull Island" è approdato nelle sale difendendosi egregiamente. Bisogna solo capire se riuscirà veramente a sfondare.
Ps. A quanto pare c'è una scena post credit 8che mi sono perso). Non uscite dalla sala prima che riaccendano le luci!
Film 1330 - Kong: Skull Island
Film 1604 - Kong: Skull Island
Cast: Tom Hiddleston, Samuel L Jackson, John Goodman, Brie Larson, Jing Tian, Toby Kebbell, John Ortiz, Corey Hawkins, Jason Mitchell, Shea Whigham, Thomas Mann, Terry Notary, John C. Reilly.
Box Office: $392.7 milioni (ad oggi)
Consigli: Budget monster e sforzi da pellicola ampiamente commerciabile per un risultato finale che a dire il vero funziona e performa bene per tutta la durata della pellicola (quasi due ore). Certamente non un capolavoro, ma preso per quello che è, abbracciandone l'anima ludica e un po' semplice, tutto sommato funziona. Vedere per credere
Parola chiave: Mostri.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 1 settembre 2016

Film 1204 - The Legend of Tarzan

Papà voleva vederlo e siamo corsi al cinema prima che lo togliessero dalla programmazione.

Film 1204: "The Legend of Tarzan" (2016) di David Yates
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: padre
Pensieri: Non che sia brutto, ma nemmeno così soddisfacente. Mi aspettavo avventura, salti mozzafiato, un'aura selvaggia in totale constrasto con la schiacciante civiltà... E invece Tarzan è uno di noi. Che delusione.
Caratterizzato da un'ondata clamorosamente odiosa di flash back e rallenty, "The Legend of Tarzan" è tutto tranne che legendario, anche se in definitiva non posso dire che sia un totale disastro. Il costante muso lungo di Alexander Skarsgård - che non riesce ad uscire dal personaggio di Eric di "True Blood" nemmeno nella giungla - è un po' il corrispettivo della monoespressione di Owen (Chris Pratt) di "Jurassic World" e anche se tutto sommato sappiamo che la recitazione è l'ultimo degli elementi rilevanti di queste faraoniche produzioni, mi lascia comunque perplesso che l'unico modo per caratterizzare questo personaggio sia il cruccio costante. Margot Robbie fa onestamente la sua parte - che pure non è niente di che - e anche se mi scoccia ammetterlo, perché di fatto è un riproporre sempre lo stesso personaggio, di fatto a salvare la baracca ci pensa Samuel L. Jackson, cui è affidato l'unico ruolo comico che aiuta ad alleggerire la pesantezza della missione. Christoph Waltz, invece, fa il cattivo. Ah no, dovevo dire come al solito.
Insomma, anche se tra mille evidenti problemi, Tarzan 2016 porta a casa un risultato che tecnicamente è ben curato, pur con un evidente problema di effetti speciali (che sono brutti) e di sceneggiatura, che nel finale si produce in una cavalca dei bisonti distruttori che è qualcosa di ridicolo. Ci sarebbe voluta decisamente una maggior dose d'azione e di volteggio aereo invece di tutta una serie di sottotrame inutili: siamo al cinema per vedere Tarzan signore della giungla, non per uno spaccato sociale del Congo belga. Non perché non sarebbe un interessante elemento da approfondire, ma perché, senza girarci intorno, la finta contestualizzazione d'impegno in un prodotto simile fa un po' ridere, specialmente quando abbiamo come finale un'orda di bisonti aizzati da enormi scimmie che distruggono un'intera città. Non so se ho reso l'idea.
Quindi sì, ammetto che questo "The Legend of Tarzan" non mi ha soddisfatto, né si è avvicinato alle mie aspettative, anche se nella devastazione cinematografica di questa estate 2016, non è certo il prodotto peggiore che ho visto, anzi! Dunque non una pellicola soddisfacente, ma nemmeno un risultato così pessimo. Rimango sulla linea di confine così come ci rimane questo film: né bene, né male.
Cast: Alexander Skarsgård, Samuel L. Jackson, Margot Robbie, Djimon Hounsou, Jim Broadbent, Christoph Waltz, Casper Crump, Hadley Fraser.
Box Office: $354.6 milioni
Consigli: E' il primo film sul leggendario personaggio che vedo e, nonostante la mia ignoranza, mi pare che si discosti non poco dal classico modo di presentare Tarzan o almeno questa è l'idea che mi ha dato il film. Non posso dire se si tratti di una valida alternativa relativamente alle proposte legate al re della giungla, in ogni caso siamo di fronte a un tentativo di blockbuster riuscito solo a metà. Del resto la regia è dello stesso David Yates che non ha saputo sfruttare a dovere la battaglia finale nell'ultimo capitolo di Harry Potter, quindi non mi stupisco nemmeno troppo. Non terribile, non memorabile. Si può vedere e dimenticare e si può non vedere affatto.
Parola chiave: Diamanti.

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Bengi

giovedì 18 agosto 2016

Film 1195 - Ant-Man

Sky Go lo offriva tra le sue nuove proposte e abbiamo deciso di vederlo, anche perché Poe al cinema lo aveva perso...

Film 1195: "Ant-Man" (2015) di Peyton Reed
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Mi era già piaciuto la prima volta al cinema e confermo il responso positivo. Sicuramente un supereroe inusuale per molti motivi e la storia è necessariamente influenzata da tutte queste "anomalie", ma in definitiva un titolo piacevole e sufficientemente ben fatto per essere un primo episodio conoscitivo ed esplorativo.
Paul Rudd, altro elemento che non ti aspetteresti in un blockbuster, è un ottimo protagonista, perfetto per il ruolo di Scott Lang, tra lo stropicciato e l'anti-eroe. Insieme a lui un cast di tutto rispetto che vede Evangeline Lilly, Corey Stoll e Michael Douglas contendersi la scena.
Effetti speciali davvero spettacolari, una storia divertente e spesso ludica, sufficiente azione e la promessa di un nuovo franchise che non dovrebbe deludere.
- The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
Film 1792 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Ant-Man

Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
Film 1975 - Ant-Man and the Wasp
Film 2176 - Ant-Man and the Wasp: Quantumania
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Cast: Paul Rudd, Evangeline Lilly, Corey Stoll, Bobby Cannavale, Michael Peña, Tip "T.I." Harris, Anthony Mackie, Wood Harris, Judy Greer, David Dastmalchian, Michael Douglas, John Slattery, Hayley Atwell.
Box Office: $519.4 milioni
Consigli: Tra formiche, cassaforti e la sede degli Avengers troviamo Ant-Man, supereroe dalle dimensioni microscopiche e la potenza sovraumana che riesce a rimpicciolire e ingrandirsi così da poter sorprendere e neutralizzare i nemici. Se vi attraggono i dettagli al microscopio, le avventure Marvel e in generale i blockbuster ben confezionati, non dovreste rimanere delusi da questo titolo di cui, ovviamente, è già previsto un sequel per il 2018 ("Ant-Man and the Wasp").
Parola chiave: Il Calabrone.

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Bengi

mercoledì 17 agosto 2016

Film 1193 - Thor: The Dark World

Visto il primo, non abbiamo perso tempo e abbiamo visto il secondo. Anche perché ho appositamente acquistato il dvd...

Film 1193: "Thor: The Dark World" (2013) di Alan Taylor
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Meno indeciso sulla sua natura, "Thor 2" porta a casa un risultato più granitico e riesce nell'intento di svincolare la saga sulla divinità del tuono da un primo capitolo affaticato dalle necessità di presentare il franchise e legittimarlo attraverso una storia dai contorni shakespeariani. Per farla facile: qui i toni sono molto più da intrattenimento semplice.
Cattivoni dell'episodio sono gli Elfi Oscuri, il cui capo intende sfruttare il fenomeno della Convergenza dei Nove Regni per poterli sottomettere e distruggere, neanche a dirlo; per farlo usa la potenza distruttrice dell'Aether, all'inizio della storia risvegliato da Jane (Natalie Portman).
Avendo solleticato tutti gli interessi che stanno a cuore al nostro eroe - salvaguardia dei regni, Jane e distruzione dei nemici che tentano di diventare tiranni -, il nostro Thor non potrà che scendere in campo per salvare nuovamente l'umanità e non solo, dopo aver già fatto team con gli Avengers nel primo capitolo dell'altra saga sul collettivo di supereroi dalla cui storia conseque questa in ordine temporale.
Tantissimi effetti speciali - a mio avviso migliori - e una storia che include moltissima distruzione soprattutto nel finale, "Thor: The Dark World" è un buon sequel che regala al pubblico un risultato finale compatto e dalla chiara idea generale, in grado di inserirsi perfettamente all'interno di un arco temporale complesso com'è quello formato dalle numerose puntate del racconto Marvel, serie tv comprese. Dunque un miglioramento rispetto al primo "Thor", che pure non era tremendo, a cui speriamo farà seguito un "Thor 3" degno dei progressi fatti fino qui. - The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1717 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
Film 1792 - Avengers: Endgame
Film 2023 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 1660 - Captain America: The First Avenger
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 1659 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
Film 1697 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Guardiani della Galassia
Film 817 - Guardiani della Galassia
Film 974 - Guardiani della Galassia
Film 1054 - Guardiani della Galassia
Film 1358 - Guardiani della Galassia Vol. 2
Cast: Chris Hemsworth, Natalie Portman, Tom Hiddleston, Anthony Hopkins, Stellan Skarsgård, Idris Elba, Christopher Eccleston, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Kat Dennings, Ray Stevenson, Zachary Levi, Tadanobu Asano, Jaimie Alexander, Rene Russo, Chris O'Dowd, Benicio del Toro, Ophelia Lovibond.
Box Office: $644.6 milioni
Consigli: Carino, ricco d'azione e più conforme all'universo Marvel creato sino ad ora, "The Dark World" presenta un notevole incremento qualitativo del franchise che, per chi gradisce, non potrà che essere regalo gradito. Finalmente a Jane viene dato un ruolo più attivo, la storia abbandona i toni da tragedia e abbraccia il commerciale intento blockbuster e Thor ci delizia con non poche prodezze da vero supereroe quale è. Un secondo capitolo piacevole, insomma, che non richiede necessariamente di conoscere il contesto da cui proviene per essere fruito.
Parola chiave: Dannato.

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giovedì 14 luglio 2016

Film 1173 - Warcraft: L'inizio

A Rimini per qualche giorno di relax a giugno, ovviamente il tempo non poteva minimamente risultare clemente. Motivo per cui la sera ci siamo recati al cinema alla ricerca di un po' di sciocco svago vacanziero...saga

Film 1173: "Warcraft: L'inizio" (2016) di Duncan Jones
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Il caso "Warcraft" è particolare non tanto per il prodotto in sé, derivato dal videogioco omonimo, quanto per le modalità che hanno caratterizzato il suo impatto al box-office internazionale.
Curiosamente, infatti, nonostante il pochissimo successo in patria e in generale nei mercati occidentali, questa pellicola ha avuto una clamorosa performance al botteghino cinese, che è stato capace di generare qualcosa come 156 milioni di dollari in 5 giorni a fronte di un'apertura americana imbarazzantemente ferma a $24.2 milioni di incasso d'esordio. Di conseguenza non in pochi si sono interrogati sul valore dei differenti mercati cinematografici mondiali - ridiscutendo il primato americano - oltre che sulle diverse potenzialità che ogni contesto locale è in grado di offrire per uno stesso prodotto.
"Warcraft: L'inizio" è il classico prodotto USA da esportazione, ricolmo di effetti speciali, dalla trama ricca di mitologia da saga - e quindi adatta alla proliferazione di sequel -, con un cast più o meno riconoscibile e una regia che comincia a farsi conoscere (Duncan Jones è il figlio di David Bowie, nonché regista di titoli di discreto successo quali "Moon" e "Source Code"). Dunque gli elementi da colossale blockbuster c'erano tutti ed erano perfettamente allineati. Cosa ha generato il problema?
Diciamoci subito la verità: "Warcraft" è un film tremendo. La grafica e gli effetti speciali fanno schifo, trucco e parrucco neanche sufficienti per una scadente serie tv, la trama è scioccamente prevedibile. Non bastano, quindi, i presupposti teorici a creare quello che si può considerare un caso cinematografico di successo. Va notato, tra l'altro, che ultimamente le trasposizioni dal video game al grande schermo non hanno ottenuto particolare fortuna per quanto riguarda gli incassi: "Max Payne" (2008) ha incassato $85.8 milioni, "Doom" (2005) $56 milioni, "Tomb Raider 2" (2003) $156.5 milioni, "Silent Hill 2" (2012) $52.3 milioni, "Alone in the Dark" (2005) $10.4 milioni, "Prince of Persia - Le sabbie del tempo" (2010) $336.4 milioni su un budget che aggirava intorno ai $200 milioni. Insomma, il connubio ludico-intrattenitivo non sembra riuscire a spiccare il volo.
In questo quadro si inserisce a metà strada "Warcraft: L'inizio" che, pur presentando una perdita rispetto al budget stanziato per la produzione e promozione, si differenzia l'anomalia del mercato cinese.
Al di là dell'aspetto economico, in ogni caso rimane l'evidente mancanza di fantasia dei moleplici piani che riguardano il film e si sganciano dai punti fermi già delineati dal videogioco. Oltre all'universo creato dal prodotto originale, infatti, "Warcraft: L'inizio" non presenta alcun elemento in grado di colpire lo spettatore in modo così incisivo o peculiare ed realizzato in una maniera troppo "economica" per riuscire a rivestire il ruolo della saga cinematografica di qualità.
In definitiva, quindi, si rimane un po' con l'amaro in bocca perché invece di una bella avventura fantasy, si assiste ad uno spettacolo mediocre e nemmeno particolarmente interessante. Peccato.
Cast: Travis Fimmel, Paula Patton, Ben Foster, Dominic Cooper, Toby Kebbell, Ben Schnetzer, Robert Kazinsky, Daniel Wu, Ruth Negga.
Box Office: $430.2 milioni
Consigli: Solitamente ritengo che le scelte di casting che coinvolgono Paula Patton siano indice di scarsa qualità del prodotto e anche in questo caso il mio essere naturalmente prevenuto nei suoi confronti si è rivelato un modo di vedere le cose vicente.
Scemenze a parte, "Warcraft" è un prodotto bruttino e mal riuscito, versione di seconda categoria delle saghe fantasy che negli ultimi anni hanno tanto preso piede. Nonostante la collocazione estiva, gli effetti speciali e la promozione monster, il film non è riuscito nel suo intento di portare in sala non solo i fan del video gioco, ma anche chi in un prodotto del genere ricerca semplice svago e divertimento. Si può vedere e di fatto si tratta di una pellicola innoqua, ma il risultato finale non è sufficiente.
Parola chiave: Vil.

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venerdì 26 febbraio 2016

Film 1079 - Jurassic World

Mio padre voleva rivederlo, così mi ha regalato il dvd che, ovviamente, gli ho subito prestato.
Film 1079: "Jurassic World" (2015) di Colin Trevorrow
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Poe non era particolarmente interessato a vedere questo "Jurassic World", ma l'ho costretto: a me anche alla terza visione la pellicola ha soddisfatto e - sorpresa -, pare aver soddisfatto pure lui.
Gli effetti speciali sono spettacolari (e stranamente snobbati agli Oscar di quest'anno), il castè di tutto rispetto e i dinosauri sono sempre protagonisti affascinanti da guardare. Chris Pratt e Bryce Dallas Howard formano una bella coppia - ma che strano il loro primo bacio! - pur non dovendo recitare granché.
Tutto sommato un'esperienza visiva potente, un'avventura divertente e un'incursione nel parco giurassico che vale la pena di fare.
Ps. "Jurassic World 2" è in arrivo in America il 22 giugno 2018.
Film 953 - Jurassic Park
Film 955 - Il mondo perduto - Jurassic Park
Film 957 - Jurassic Park III
Film 961 - Jurassic World
Film 965 - Jurassic World
Film 1079 - Jurassic World
Film 1361 - Jurassic World
Film 1668 - Jurassic World: Fallen Kingdom
Cast: Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Nick Robinson, Ty Simpkins, Vincent D'Onofrio, Omar Sy, B. D. Wong, Irrfan Khan, Jake Johnson, Judy Greer, Lauren Lapkus, Katie McGrath, Jimmy Fallon.
Box Office: $1.670 miliardi
Consigli: A questo punto posso solo dire che per me è un film divertente, piacevole e di grande intrattenimento. Chiaro che il primo "Jurassic Park" è imbattibile, vero e proprio capolavoro sottoforma di blockbuster. Qui non siamo di fronte a un titolo così forte, ma sicuramente in grado di lasciare soddisfatti se si è in cerca di puro, facile disimpegno.
Parola chiave: Indominus‍ Rex.

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venerdì 2 ottobre 2015

Film 1004 - Ant-Man

Molto atteso, finalmente recuperato al cinema!

Film 1004: "Ant-Man" (2015) di Peyton Reed
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Lu
Pensieri: Diciamo che, tra i blockbuster riusciti di casa Marvel, questo è il più debole. Niente di grave, "Ant-Man" funziona.
Mancando di una serie di potenzialità legate al supereroe tradizionale per quanto riguarda la visibilità, gli atti di eroismo, quel potenziale frammassone e spaccatutto, questo film deve inventare ex novo un metodo funzionale a raccontare una storia in miniatura che, sulla carta, sembra tutto tranne che maledettamente intrigante. La missione è compiuta, la storia è di intrattenimento, Paul Rudd è un grande protagonista e la trama presenta un buon grado di ironia capace di elevare questo titolo al di sopra di certi altri prodotti della stessa "specie" (il primo Capitan America, per esempio).
Anche se non posso dire di essere rimasto folgorato da "Ant-Man" - come fu per esempio con "The Avengers" -, il risultato finale è inaspettatamente piacevole e, per essere il primo capitolo di quella che sospetto essere una nuova saga Marvel, direi che la direzione intrapresa è quella giusta. Necessitando di una tuta speciale, la sceneggiatura approfondisce necessariamente il training del personaggio, un allenamento preparatorio che mette il pubblico in condizione di venire a conoscenza delle possibilità ludiche legate al nuovo eroe microscopico, ma non per questo invisibile.
Inoltre, e questo è certamente uno dei punti di forza, il macro che diventa micro, l'esplorazione del quotidiano come campo di battaglia (un tappeto, un trenino giocattolo, una vasca da bagno, ecc) è un aspetto accattivante che gli effetti speciali riescono a ricreare magnificamente. Dall'altra parte, il fatto che utilizzi gli insetti come alleati e personale esercito non mi ha esaltato.
In definitiva, comunque, "Ant-Man" è una scommessa vinta, un film sul quale non avrei puntato granché che, invece, ha saputo sorprendermi facendo leva sui giusti punti e snodi, guadagnandosi il suo spazio nella ormai straparlante filmografia legata ai supereroi.
- The Avengers
Film 411 - The Avengers
Film 808 - The Avengers
Film 1568 - The Avengers
Film 930 - Avengers: Age of Ultron
Film 932 - Avengers: Age of Ultron
Film 1177 - Avengers: Age of Ultron
Film 1571 - Avengers: Age of Ultron
Film 1613 - Avengers: Infinity War
Film 1757 - Avengers: Endgame
Film 1792 - Avengers: Endgame
- Captain America
Film 695 - Captain America - Il primo vendicatore
Film 814 - Captain America: The Winter Soldier
Film 1156 - Captain America: Civil War
Film 1395 - Captain America: Civil War
- Thor
Film 268 - Thor
Film 1191 - Thor
Film 631 - Thor: The Dark World
Film 1193 - Thor: The Dark World
Film 1447 - Thor: Ragnarok
- Iron Man
Film 543 - Iron Man 2
Film 676 - Iron Man 3
- Black Widow
Film 2036 - Black Widow
- Ant-Man
Film 1004 - Ant-Man
Film 1195 - Ant-Man
Film 1975 - Ant-Man and the Wasp
Film 2176 - Ant-Man and the Wasp: Quantumania
- Doctor Strange
Film 1250 - Doctor Strange
Film 1433 - Doctor Strange
- Spider-Man
Film 1394 - Spider-Man: Homecoming
Film 1653 - Spider-Man: Homecoming
Film 467 - The Amazing Spider-Man
Film 718 - The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro
- Black Panther
Film 1612 - Black Panther
Cast: Paul Rudd, Michael Douglas, Evangeline Lilly, Corey Stoll, Bobby Cannavale, Michael Peña, Tip "T.I." Harris, Anthony Mackie, Wood Harris, Judy Greer, David Dastmalchian.
Box Office: $406.8 milioni
Consigli: Al di là del piacere di seguire un film divertente e dinamico legato al mondo dei fumetti Marvel, questo titolo è sicuramente uno tra quelli più non convenzionali proposti dalla casa. Il risultato finale riuscito non era per nulla scontato: "Ant-Man" è una pellicola carina e di buon intrattenimento, oltre che sorprendente per quanto riguarda il micromondo ricreato grazie agli effetti speciali. Insomma, che si sia fan dei supererei, della Marvel, di Paul Rudd o che si stia semplicemente cercando una distrazione piacevole, questa è una storia che fa al caso vostro.
Parola chiave: Regno quantico subatomico.

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martedì 30 giugno 2015

Film 946 - Mad Max: Fury Road

Il trailer non mi aveva particolarmente convinto, ma dopo che Andrea mi ha detto che gli era piaciuto tantissimo e tornava a vederlo volentieri per accompagnarmici mi sono decisamente incuriosito...

Film 946: "Mad Max: Fury Road" (2015) di George Miller
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea
Pensieri: Di "Mad Max" non sapevo nulla e tutt'ora non so niente. So solo che il regista è sempre Miller e che prima di Tom Hardy il ruolo di Max era interpretato da Mel Gibson. E' quanto basta per quanto mi riguarda, non perché "Mad Max: Fury Road" non mi sia piaciuto, ma perché francamente non so quanto potrebbe interessarmi recuperare il franchise (Gibson non è mai stato fra i miei favoriti; inoltre gli altri 3 film sono degli anni '80 e non credo che la resa potrebbe esaltarmi tanto quanto questa).
La cosa curiosa è che Miller mette in scena un film d'azione post-apocalittico che è una meraviglia da seguire, ma tra gli altri suoi titoli famosi non ci sono esattamente regie simili: un Oscar vinto per il Miglior film d'animazione ("Happy Feet" di cui dirige anche il sequel) ed entrambi i "Babe" (sì, proprio lui, il maialino coraggioso): ora, l'accostamento Max Rockatansky - Babe non è certamente uno di quelli che mi sarei aspettato di dover fare nella vita, anche se certamente lo spaziare fra più generi non implica non saper rendere loro giustizia.
E, infatti, "Mad Max: Fury Road" è uno spettacolo dall'inizio alla fine, un'esplosione visiva oltre che un concentrato di adrenalina che storia e immagini mettono in scena per lo spettatore, catturato per tutta la durata dei 120 minuti di pellicola. Per quanto mi riguarda davvero una delle sorprese più inaspettate di sempre, un film che preme fin da subito sull'acceleratore e regala un'avventura difficile da dimenticare tanto è intensa. Merito, certo, dei 3 protagonisti (Hardy, Charlize Theron e Nicholas Hoult), ma anche dell'inquietante cattivo della situazione Immortan Joe (Hugh Keays-Byrne) e da una trama ben architettata che propone un duplice viaggio su una strada davvero... infuocata! Tra deserti, tempeste di sabbia, terreni fangosi, cacce all'uomo, sparatorie, assalti tra veicoli e un vero e proprio esercito a caccia - per non parlare poi della presenza nientemeno che di Megan "tutto intorno a te" Gale - questa storia è un travolgente ritorno al cinema della saga, capace nella non facile impresa di creare un blockbuster attuale nelle fattezze e nell'approccio, pur restando legati ad un personaggio creato più di 20 anni fa.
Insomma, un prodotto estreamente dinamico, che non perde troppo tempo a rimuginare sul superfluo: i dialoghi dicono esattamente quello che c'è da dire, le scene quello che c'è da vedere. Il tutto è crudo quanto la storia che racconta: il tiranno Immortan Joe centellina l'acqua per il popolo e tiene segregate le sue numerose mogli (Zoë Kravitz, Rosie Huntington-Whiteley, Riley Keough, Abbey Lee, Courtney Eaton). A sorpresa gli si opporrà l'Imperatrice Furiosa (Theron) che, nel tentativo di portare in salvo le mogli nascoste nell'autocisterna di cui è alla guida, conoscerà l'ex polizziotto Max con il quale, tra numeroisissime disavventure, finirà per allearsi. Obiettivi saranno la sconfitta del tirannico leader della Cittadella e la ricerca del luogo natale dell'Imperatrice prima che venisse rapita da bambina. Altro non aggiungo, per evitare spoiler e perché la storia è ricchissima di eventi e colpi di scena degni di essere seguiti.
Dunque un bel film, titolo inaspettatamente fresco per un'estate che, bisogna dirlo, sta avendo i suoi buoni momenti oltre che insassi sbalorditivi. "Mad Max: Fury Road" è assolutamente uno dei titoli migliori usciti nell'ultimo periodo o, forse, tra tutti il mio preferito.
Ps. Curiosamente anche qui come in "Jurassic World" siamo al quarto capitolo di una saga (rinata in reboot) in cui il protagonista maschile, primo anche nei credits, è in realtà personaggio secondario rispetto alla coprotagonista femminile: la storia dell'Imperatrice Furiosa è quella principale fra cui si intreccia anche il destino di Max; inoltre Charlize Theron è certamente di più impatto visivo considerata l'esposizione piena del viso, poi dipinto di nero, e il taglio di capelli cortissimo.
Film 946 - Mad Max: Fury Road
Film 1117 - Mad Max: Fury Road
Film 1822 - Mad Max: Fury Road
Film 1968 - Mad Max: Fury Road
Box Office: $356.4 milioni
Consigli: Il film ha avuto una proiezione speciale all'ultimo Festival del Cinema di Cannes, una scelta certamente inusuale per i canoni dell'evento, ma salutata con non poco entusiasmo dalla critica (il che già la dice lunga). L'ultimo film di Miller è pura adrenalita, un balzo azzardato indietro nel tempo che, però, riesce a sopravvivere al ventennio di ibernazione cui era rimasto destinato grazie ad una grande avventura che delizia lo spettatore sia per i colpi di scena che per le potenti immagini proposte. Gli effetti speciali non mancano, la fotografia lavora sodo (le scene in blu, ma anche quelle nella tempesta di sabbia) e il risultato finale è un mix iconico e francamente difficile da dimenticare. Il mondo di "Mad Max" targato 2015 è uno spasso, violento e crudo quanto basta, pazzo all'estremo e assolutamente di intrattenimento. Un film che ripaga ampiamente il costo del biglietto.
Parola chiave: Terre verdi.

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lunedì 1 giugno 2015

Film 927 - Il re scorpione

Titoli da recuperare grazie agli allenamenti di corsa: ecco un nuovo, perfetto candidato.

Film 927: "Il re scorpione" (2002) di Chuck Russell
Visto: dal portatile
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Nonostante io sia sempre stato un grande fan della saga de "La mummia", lo spin-off su "Il re scorpione" non lo avevo ancora mai visto. Diciamo che, pur consapevole sarebbe stata una gran stupidaggine, mi era rimasta sempre la curiosità di capire quanto boiata potesse essere. Ecco, ora posso dirlo: è terribile.
Penso che nessuno da un titolo come questo si aspetterebbe alcunché, eppure vedere "The Scorpion King" a 13 anni dal suo rilascio nelle sale di tutto il mondo segna bene il confine rispetto a quelli che sono oggi gli standard per pellicole come queste, ovvero i blockbuster. Non più solo puro intrattenimento, un eroe invincibile, dalla moralità imperturbabile e il destino segnato da una profezia, ma una vera e propria caratterizzazione dei personaggi che va oltre il costume di scena e il bicipite dell'attore.
Dwayne Johnson dai tempi di questa pellicola di strada ne ha fatta un bel po'. Lo si capisce subito dal fatto che qui si fa ancora chiamare The Rock - il suo nome da lottatore di wrestling -, quando ormai sono anni che utilizza il suo nome di battesimo nei titoli dei film, proprio come in "San Andreas", questo weekend al #1 del box office americano. Come a dire che ora ha una carriera cinematografica che prende davvero sul serio.
Qui, infatti, di serio c'è poco: la recitazione è opzionale, i personaggi bidimensionali al pari delle scenografie (davvero imbarazzanti, lo devo dire), la storia fa il minimo indispensabile per portare allo spettatore qualcosa da guardare e lo condisce con tantissime scene action, botte da orbi, visioni oniriche e una serie di costumi che dubito fortemente fossero anche solo ipotizzabili nel - badate bene! - 6000 A.C. (anche se la versione italiana di Wiki fa risalire gli avvenimenti al 3000 A.C., quella inglese dice che sono invece precedenti di 5000 anni rispetto a quelli de "La mummia" 1 e 2).
Insomma, anche se tutto sommato l'unico scopo di questa pellicola è adempiuto - ovvero intrattenere categoricamente senza impegnare il cervello - non si può certo dire che il risultato sia sufficiente. Non è nemmeno colpa di Dwayne Johnson o i suoi comprimari (Kelly Hu, Bernard Hill, Peter Facinelli, Steven Brand, Michael Clarke Duncan e un Grant Heslov che è riuscito a vincere un Oscar nel 2013 come produttore del vincente "Argo"), semplicemente "Il re scorpione" è un filmetto sciapo che tenta di ricreare le atmosfere della saga da cui deriva, senza però riuscire nell'impresa di suscitare lo stesso interesse.
Film 1572 - The Mummy
Film 737 - La mummia - Il ritorno
Film 1934 - The Mummy Returns
Film 1402 - La mummia
Film 927 - Il re scorpione
Box Office: $165.3 milioni
Consigli: Dopo il successo mondiale de "La mummia - Il ritorno", alla Universal pensarono di ricamare sul personaggio del Re Scorpione un'intera storia ad hoc da lanciare sul mercato in forma di spin-off. Con un budget inferiore di 30 milioni di dollari, una trama che non fa centro e una realizzazione tanto posticcia da risultare fastidiosa, l'operazione commerciale ha fatto quel che poteva e il risultato finale è qualcosa che ricorda "La mummia", pur rendendone evidentissimi i limiti che separano l'originale da questo titolo successivo. Peccato, perché poteva essere una buona occasione per rinsaldare entrambi i franchise.
Parola chiave: Stregone.

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martedì 5 maggio 2015

Film 912 - Godzilla

Primo di una lunga serie di film visti in volo alla volta del Giappone, come vuole la mia tradizione da traversata... #TokyoDays: film 1.

Film 912: "Godzilla" (2014) di Gareth Edwards
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Ho cominciato da qualcosa di già visto più che altro perché, non avendo nemmeno i sottotitoli, volevo essere sicuro di capirci qualcosa. Anche perché la mia prima scelta, "This Is Where I Leave You", era talmente difficile da capire che ho dovuto abbandonare, optando per la semplicità diretta di un blockbuster... E ha funzionato!
Tra l'altro "Godzilla" lo avrei rivisto a breve comunque, aereo o meno (ho comprato il dvd appena tornato a casa...), ho solo colto l'occasione. La visione è stata un po' difficoltosa, tra una pausa cibo e bevande e l'altra, per non parlare delle difficoltà a regolare il volume, ma alla fine ce l'ho fatta. Il film mi ha soddisfatto come quando lo avevo visto al cinema e devo dire che mi è sembrato meno eternamente lungo della prima volta. Non che ne avessi sofferto, s'intende.
Ambientato tra Giappone e San Francisco (ma poi un po' in tutto il globo non appena compaiono i vari mostri), è stato buffo ritrovare nel film la destinazione (e uno degli attori-simbolo contemporanei) del mio viaggio: Ken Watanabe è il Dott. Ishiro Serizawa, lo scienziato che di fatto nella storia spiegherà a protagonista e pubblico di cosa stiamo effettivamente parlando (esplosioni nucleari, Godzilla e MUTO). Oltre a lui numerosi altri volti noti: Aaron Taylor-Johnson e Elizabeth Olsen (entrambi al cinema con "Avengers: Age of Ultron"), Bryan Cranston, Juliette Binoche, Sally Hawkins e David Strathairn. Un ottimo cast per ridare vita al preistorico mostro giapponese, un reboot hollywoodiano doveroso dopo il tremendo "Godzilla" di Roland Emmerich del 1998.
In generale ottimo risultato finale, effetti speciali (e sonori) strepitosi per una storia che si segue volentieri e funziona, che riesce a intrattenere il pubblico e - a quanto ho capito - piacere anche i fans dell'originale. Un buon lavoro.
Film 724 - Godzilla
Film 726 - Godzilla
Film 912 - Godzilla
Film 1413 - Godzilla
Film 1780 - Godzilla: King of the Monsters
Film 2000 - Godzilla vs. Kong
Film 2268 - Godzilla vs. Kong
Film 2277 - Godzilla x Kong: The New Empire
Box Office: $528.7 milioni
Consigli: Buone scene d'azione, effetti speciali a pioggia, un mostro inquietante e rumorosissimo che ha nemici intriganti quanto distruttivi. Questi gli ingredienti di "Godzilla", una scommessa più che un film, considerando cosa ne aveva fatto Hollywood del mostro giapponese neanche vent'anni fa. Ottimo risultato, un titolo commerciale ben realizzato, in grado di riaccendere la curiosità su un franchise destinato a tornare presto al cinema (il sequel nel 2018, ma anche un reboot da parte della giapponese Toho è previsto per l'anno prossimo).
Parola chiave: Energia nucleare.

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lunedì 8 settembre 2014

Film 770 - Elysium

Una pellicola che volevo recuperare da qualche tempo.

Film 770: "Elysium" (2013) di Neill Blomkamp
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Visto lo scarso successo commerciale e le voci che mi erano giunte, non ero esattamente sicuro mi sarebbe piaciuto questo "Elysium". Tutto sommato, invece, me lo sono goduto.
Dico 'tutto sommato' perché non parliamo di un prodotto innovativo o di un capolavoro cinematografico, ma nemmeno lo sconclusionato blockbuster tutto effetti speciali e nient'altro che mi aspettavo. Forse il vero problema di questa pellicola è che risulta semplicemente come l'ennesia del suo genere - quello distopico di fantascienza ultimamente tanto caro a Tom Cruise - e soffre, come hanno sofferto altri prodotti simili prima di lui ("Oblivion", "Edge of Tomorrow - Senza domani"), di quello che si potrebbe definire un calo di popolarità.
La storia è sempre la stessa, cambiano solo i motivi per cui l'elemento pacificamente integrato nel suo 'sistema' diventi eroe solitario capace di vincere il sistema che soggioca lui e il popolo, causandone la liberazione in ultima battuta. Poco male, allora, se si sceglie che il gioco valga la candela. Per quanto riguarda "Elysium", rendono assolutamente accettabile la visione i bellissimi effetti speciali e la presenza di una cattivissima Jodie Foster, per troppo tempo lontana dal grande schermo.
Il risultato finale, comunque, richiama vagamente anche la pellicola d'esordio cinematografico del regista Neill Blomkamp "District 9": non solo per la presenza dell'attore Sharlto Copley in entrambi i film, ma soprattutto per l'evoluzione ibrida dei suoi protagonisti, che in entrambe le storie fondono il loro DNA con organismi estranei - lì alieni, qui componenti robotiche - e si muovono per un tempo del racconto che è scandito tachicardicamente da un conto alla rovescia per la vita.
In ogni caso, questione di gusti, ho assolutamente preferito questo film al precedente - e clamorosamente di successo - "District 9" che, all'epoca, mi era parso privo di particolari motivi di rilievo che giustificassero le 4 nomination all'Oscar tra cui Miglior film (bah!).
In conclusione, per tornare ad "Elysium", un film di fantascienza con un minimo di morale (equità sociale) ed un largo uso di effetti speciali, con un Matt Damon protagonista che è pompato da far paura (43 anni wow) e una realizzazione che è degna del miglior blockbuster. Migliore, per esempio, di quel "World War Z" che ha incassato 254 milioni di dollari in più, ma che non ha nulla di più di questo film (se escludiamo, chiaramente, al voce Brad Pitt). Insomma, considerato cosa riesce ad ottenere successo al cinema al giorno d'oggi, si sarebbe potuto ipotizzare un risultato ben migliore per questa pellicola al box-office (dove pure ha esordito alla #1), che però non si è verificato. Né male né bene: il film è carino, ma nulla di più.
Box Office: $286,140,700
Consigli: Per una serata nello spazio o che ipotizzi un futuro dove ricchi e poveri siano tanto separati da vivere su pianeti differenti, questo è il film giusto. Anche per gli appassionati di effetti speciali o, inevitabilmente, per i fan di Damon o Foster. Per gli altri "Elysium" può rappresentare una buona distrazione serale capace di intrattenere dignitosamente senza stancare o annoiare. Non molto di più, però.
Parola chiave: Radiazioni.

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Bengi