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martedì 6 agosto 2019

Film 1642 - Brokeback Mountain

Intro: A chiunque consideri "Moonlight" uno tra se non il miglior film a tematica LGBTQ+, consiglio vivamente di vedere questa pellicola per potersi redimere.
Film 1642: "Brokeback Mountain" (2005) di Ang Lee
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: straziante, poetico, bellissimo. Una storia d'amore indimenticabile di una delicatezza incredibile nonostante il pugno nello stomaco che è capace di assestare. Vedere per credere.
Film 99 - I segreti di Brokeback Mountain
Film 1642 - Brokeback Mountain
Cast: Heath Ledger, Jake Gyllenhaal, Anne Hathaway, Michelle Williams, Randy Quaid, Linda Cardellini, Anna Faris, David Harbour, Kate Mara.
Box Office: $178.1 milioni
Vale o non vale: Mi personale film di culto, una storia romantica e dolcissima e allo stesso tempo capace di consegnare allo spettatore un messaggio potente e spiazzante. Sfido chiunque a non rimanere colpito da questa pellicola.
Premi: Derubato dell'Oscar per Miglior film, ha vinto per Miglior regia, sceneggiatura non originale e colonna sonora (su 8 nomination, tra cui 3 solo per gli attori); 4 Golden Globes vinti su 7 nomination (Miglior film, regia, sceneggiatura e canzone originale "A Love That Will Never Grow Old"); 4 BAFTA vinti su 9 omination (Miglior film, sceneggiatura non originale, regia e attore non protagonista Jake Gyllenhaal). Candidato al César e al David di Donatello per il Miglior film straniero. 1 nomination ai Grammy per Best Compilation Soundtrack Album for Motion Picture, Television or Other Visual Media.
Parola chiave: Tenda.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 31 luglio 2012

Film 432 - Il cavaliere oscuro

Ed è di nuovo Uomo Pipistrello...


Film 432: "Il cavaliere oscuro" (2008) di Christopher Nolan
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Squadra che vince non si cambia e Christopher Nolan lo sa bene. Aggiungendo ai collaudati Christian Bale, Michael Caine, Gary Oldman e Morgan Freeman (più una veloce apparizione di Cillian Murphy) altri attori estremamente famosi come Heath Ledger, Aaron Eckhart e Maggie Gyllenhaal che prende la parte lasciata da Katie Holmes, il regista prosegue la sua personalissima messa a nuovo del famoso Batman che, al cinema, grazie a lui trova nuova gloria. Un incasso da capogiro ($1,001,921,825) totalizzato senza l'aiuto del 3D e una valanga di nomination all'Oscar (8) e 2 statuette vinte (la più importante a Heath Ledger come attore non protagonista) ne consacrano ufficialmente il successo.
In un crescendo di pathos, violenza, crudeltà e colpi di scena Bruce Wayne si dovrà confrontare con quello che, al momento, è certamente il suo nemico più imprevedibilmente svitato e sadico: Joker. Heath Ledger saprà dipingerne un ritratto malato e distorto tanto efficace quanto disturbante. Rivederlo in questa prova mi ha convinto che, effettivamente, l'Oscar sia stato più che mai meritato nonostante la sua tragica fine glielo avesse praticamente assicurato quasi quale ammenda hollywoodiana ed estremo saluto.
Ho molto rivalutato questa pellicola di cui avevo un'idea, appunto, influenzata dagli eventi del momento in cui era uscita. In effetti la morte dell'attore ha richiamato una tale eco da farmi perdere la 'concentrazione' necessaria a crearmi un'opinione personale su questo "The Dark Knight" che valutavo, addirittura, inferiore al precedente capitolo della saga. Ad essere sinceri, invece, la differenza è piuttosto evidente e, anzi, si nota una certa consapevolezza, per non dire maturità, rispetto a "Batman Begins".
Batman è sempre più antieroe moderno, forzato alla latitanza dalla società in cui vive che lo ritiene, addirittura, un criminale. Eppure non esiterà a sacrificarsi per essa fino a diventare capro espiatorio di una situazione che, teoricamente, dovrebbe risolversi nel prossimo "Il cavaliere oscuro - Il ritorno".
Tra uno squilibratissimo Jocker e un incazzatissimo Due Facce nuovo di pacca, l'Uomo Pipistrello ha certo il suo bel da fare per contrastare dei criminali sempre più accaniti ed efferati nel loro agire. E le implicazioni morali non tarderanno ad arrivare.
Ben fatto e, soprattutto, ben strutturato, "Il cavaliere oscuro" è certamente uno dei film tratti da fumetti più risciuto del cinema moderno. L'impronta di Nolan è talmente marcata da risultare ormai simbolo visibile e imprescindibile per ogni sua pellicola (guardare per credere "Insomnia", "The Prestige", "Inception") tanto da rendere riconoscibile e distinguibile ogni suo prodotto. Una mastrioska narrativa complessa, ma ben comprensibile che rende ogni visione piacevolmente intrigante. Come in questo caso.
Consigli: Meglio vedere questo film dopo aver visionato almeno una volta il primo. Troppi particolari e troppi personaggi renderebbero difficoltosa - per non dire noiosa - la visione di "The Dark Knight" senza una preventiva preparazione.
Parola chiave: Harvey Dent.

Trailer

Ric

mercoledì 7 aprile 2010

Film 99 - I segreti di Brokeback Mountain

L'ultimo film prima di passare al conteggio a tre cifre è uno dei capolavori del cinema contemporaneo. E non potevo che vederlo con alcuni dei miei più cari amici!


Film 99: "I segreti di Brokeback Mountain" (2005) di Ang Lee
Visto: dal nuovissimo tv di Beatreccy
Lingua: italiano
Compagnia: Il Club del Thé (Bea, Ale, Fra, Sara, Clà, Alice, Gian, Nora)
Pensieri: Visto, rivisto e stra visto, ma questo film non stanca mai. Bellissimo, emozionante e toccante, colloca la storia di una coppia gay che non può essere davvero coppia in un'epoca, la nostra, in cui si tenta a fatica di stabilire una quantomeno minima parità tra eterosessuali e tutti gli altri. Il tempo del racconto, invece, non permette ai due (bravissimi) protagonisti di vivere in modo sereno una vita e una storia d'amore che sorpassa distanze e difficoltà.
Se in origine c'erano numerosi dubbi sulla qualità che questo film avrebbe presentato, una volta girato al cinema, pubblico e critica ne hanno decretato una clamorosa vittoria. Solo in America l'incasso è stato di $83,025,853 che, per un film a strettissima tematica omosessuale è stata una vera conquista! Ma dove sta il vero potere di questo film? Secondo il mio modestissimo parere le astuzie (se vogliamo definirle così) sono molteplici. Innanzitutto i due protagonisti sono cow-boy. Dite quello che volete, che fa strano vedere due duri che limonano, ma secondo me all'etero medio fa più strano vedere due (me lo concedete?) checche che fanno le isteriche. Io dico la mia, per carità, e sempre con rispetto parlando. Non si offenda nessuno.
Proseguendo direi che un'altra grande mossa è stata quella di non esagerare troppo. I baci ci sono, la passione c'è, il sentimento scorre a fiumi, ma non è mai troppo, non si calca la mano, non si fa propaganda, non si denuncia qualcosa. Si racconta semplicemente l'amore. Che l'amore sia etero o gay non ci frega. Come dovrebbe SEMPRE essere. E, infatti, a dimostrazione di ciò, abbiamo questa bellissima pellicola.
Infine, la mossa migliore: scritturare SOLO attori bravi. Lo so perfettamente che questo punto è il più complesso, ma credo che qui come in molti altri casi, il cast abbia fatto la differenza. All'epoca sicuramente né Heath Ledger né Jake Gyllenhaal erano famosi quanto lo sono ora. Stavano ancora cercando una dimensione, un ruolo che li elevasse ad attori capaci di attirare masse al cinema. Ecco i ruoli perfetti! E poi, nei ruoli secondari, la rinata Michelle Williams, che dopo "Dawson's Creek" manda affanculo Dawson e si mette con Heath (chiamala scema!); Anne Hathaway che mostra perfino il seno!; Anna Faris che di solito recita in ruoli scemi ("La coniglietta di casa" e i 4 "Scary Movie") e Linda Cardellini, vista nei due "Scooby-Doo" e in tv nel cast di "E.R. - medici in prima linea".
Tutti questi elementi combinati insieme sono, secondo me, la colonna portante di questo film, scarno di battute (sono la fotocopia dei dialoghi del libro di Annie Proulx, 52 pagine scritte a carattere grandezza 22...) e ricchissimo di paesaggi senza fine. Con il tocco raffinato e mai banale del regista taiwanese Ang Lee, le musiche del bravissimo compositore argentino Gustavo Santaolalla (due Oscar in due anni) e la sceneggiatura ad arte Larry McMurtry e Diana Ossana, questo film è riuscito a stregare il mio cuore, a farmi piangere come una fontana (tutte le volte che vedo l'ultima scena è un momento di crisi mistica) e ha reso in maniera assolutamente non banale, al di fuori di ogni cliché, la storia d'amore tra due uomini gay. Bellissimo e toccante. Un capolavoro. Ps. Otto nomination agli Oscar del 2006, tra cui tre per gli attori (Ledger, Gyllenhaal e Williams), una per il film e una alla fotografia. Vince la statuetta nelle categorie regia, sceneggiatura non originale e colonna sonora. Grandissima indignazione, quell'anno, per la vincita, a sorpresa, come miglior film del "Crash di Paul Haggis.
Film 99 - I segreti di Brokeback Mountain
Film 1642 - Brokeback Mountain
Consigli: Romantico, ispirato e commovente, un film che non può non essere visto almeno una volta nella vita. Può piacere o meno, divide, ma porta alla luce la necessità di lasciare che l'amore sia libero per tutti.
Parola chiave: Pesca.



#HollywoodCiak
Bengi