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mercoledì 6 maggio 2020

Film 1702 - The Spy Who Dumped Me

Intro: Continuo con la lista dei titoli visti comodamente seduto sul mio volo di ritorno, questo il terzo in ordine temporale.
Film 1702: "The Spy Who Dumped Me" (2018) di Susanna Fogel
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ho come la sensazione che il film cercasse di incanalare quella mise-en-scène che rese tanto popolare "Spy" qualche anno fa, giocando su un'ampia dose di scorrettezze - verbali e non - e protagoniste teoricamente incapaci di sovrastare le loro insicurezze ed inesperienze, il tutto mixato con una cornice da pellicola d'azione con sfondi europei a dare quel tocco "etnico" perfetto per il pubblico americano medio cui si rivolge questa pellicola (chiaramente il target principale rimane quello femminile, come lo dimostra anche il fatto che non ci si faccia mancare nemmeno il pene in primo piano di rappresentanza).
A parte i tentativi di collocare questa operazione commerciale all'interno di pattern di successo, non credo si possa onestamente dire che "The Spy Who Dumped Me" riesca a raggiungere qualsiasi altro dei suoi obiettivi prefissati: non fa ridere, non è particolarmente divertente e nonostante le due protagoniste Kunis e McKinnon ce la mettano tutta per elevare il prodotto finale a qualcosa di meno banale, la verità è che il risultato finale è insapore e privo di qualsivoglia spinta narrativa (ovvero ci si basa solo su cliché). Peccato, perché si sprecano due talenti comici oltre che un cast ben fornito, in tutto il nome della classica standardizzazione hollywoodiana.
Cast: Mila Kunis, Kate McKinnon, Justin Theroux, Sam Heughan, Gillian Anderson, Hasan Minhaj, Ivanna Sakhno, Jane Curtin, Paul Reiser, Kev Adams, Ólafur Darri Ólafsson, Dustin Demri-Burns.
Box Office: $75.3 milioni
Vale o non vale: Non dico che sia una pellicola tremenda, ma sicuramente non brilla per originalità. Anche se Kate McKinnon dovrebbe regalarsi ruoli più interessanti degli ultimi che le fanno interpretare al cinema - penso a titoli bruttini come "Rough Night", "Ghostbusters" o "Office Christmas Party" -, il suo talento comico certamente aiuta a non rendere la visione una totale perdita di tempo; tuttavia non basta questo a riscattare un'operazione commerciale che punta tutto su scemate o esplosioni. "The Spy Who Dumped Me" si lascia guardare, ma certamente non aggiunge niente a quanto di finora già visto.
Premi: /
Parola chiave: Fiducia.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 7 marzo 2019

Film 1528 - The Bounty Hunter

Intro: Non si possono vedere solo film impegnati o candidati agli Oscar. Così abbiamo optato per un titolo facile facile. Pure troppo...
Film 1528: "The Bounty Hunter" (2010) di Andy Tennant
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: "The Bounty Hunter" non solo ha un pretesto assurdo alla base - lui cacciatore di taglie, lei viola la libertà vigilata, lui la deve portare in prigione. Di mezzo c'è il fatto che i due erano sposati -, ma non è nemmeno in grado di portarlo a quel punto tanto estremo da risultare piacevolmente divertente; in un momento in cui le carriere di Aniston e Butler volavano alto, un titolo discutibile come questo era ancora considerato in grado di far successo al box-office. La realtà ha ampiamente smentito (per fortuna).
Cast: Jennifer Aniston, Gerard Butler, Jason Sudeikis, Jeff Garlin, Cathy Moriarty, Carol Kane, Christine Baranski.
Box Office: $136.3 milioni
Vale o non vale: Brutto e, francamente, inutile film spacciato per commedia ma incapace di far ridere. Assolutamente da perdere.
Premi: Candidato a 4 Razzie Awards, tra cui peggior film e peggiori attori protagonisti.
Parola chiave: Suicidio.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 31 ottobre 2016

Film 1231 - Bridget Jones's Baby

Assolutamente imperdibile!

Film 1231: "Bridget Jones's Baby" (2016) di Sharon Maguire
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Gli americani non hanno particolarmente gradito il nuovo ritorno di Bridget Jones, ma io sì. Eccome.
Spassoso come non mai, divertente, ironico, pungente e dolcemente goffo grazie alla sua protagonista, questo "Bridget Jones's Baby" riporta sulla giusta carreggiata un franchise che con il secondo titolo aveva certamente perso smalto e il contatto con l'originale.
Dopo anni di assenza Renée Zellweger fa un doppio come back e ritorna non solo al cinema, ma anche nei panni del personaggio che 14 anni fa le ha regalato la sua prima nomination all'Oscar, appropriandosi nuovamente del ruolo di protagonista che le compete: l'ho trovata in forma e perfettamente in contatto con una parte che, inutile dirlo, è assolutamente sua.
Archiviato velocemente il problema peso - che naturalmente la Zellweger avrà imposto come clausola per un ritorno 12 anni dopo "Che pasticcio, Bridget Jones!" -, Bridget è un'affermata donna single londinese che compie 43 anni e, diversamente dai suoi vecchi amici, non ha figli o famiglia al seguito, per cui si ritrova a festeggiare il suo compleanno con la scatenata collega di lavoro al concerto molto indie di Ed Sheeran dove, ubriaca, finirà a letto con uno sconosciuto americano. Non passerà molto tempo e, colpa di un battesimo, la donna finirà a letto anche con il suo ex Mark Darcy, per cui nel momento in cui, poco tempo dopo, scoprirà di essere incinta, non avrà la certezza di chi sia effettivamente il padre.
Questo il pretesto per un racconto carico di equivoci e gag particolarmente frizzanti che la trama riesce a mettere insieme sulla base delle precedenti, strambe vicissitudini della dolce, sfortunata Bidget. La sensazione di continuità è garantita dalla presenza di tutto il cast originale (a cui viene a mancare Hugh Grant, ma si aggiunge Patrick Dempsey) e dalla capacità della sceneggiatura di concentrarsi sui punti di forza della sua protagonista, evitando le sciocchezze della precedente produzione che, diversamente da qui, aveva puntato ampiamente su molte situazioni comiche fisiche (alla "Mr. Bean", per capirci), fallendo nel consegnare allo spettatore un sequel che fosse all'altezza del primo "Il diario di Bridget Jones".
Francamente avevo non poche riserve rispetto a questo "Bridget Jones 3", tutte messe a tacere dal risultato finale. Piacevole, divertente, spensierato e con, naturalmente, il lieto fine.
Film 850 - Il diario di Bridget Jones
Film 2260 - Bridget Jones's Diary
Film 857 - Che pasticcio, Bridget Jones!
Film 1231 - Bridget Jones's Baby
Film 1591 - Bridget Jones's Baby
Film 2360 - Bridget Jones: Mad About the Boy
Cast: Renée Zellweger, Colin Firth, Patrick Dempsey, Jim Broadbent, Gemma Jones, Emma Thompson, Sally Phillips, James Callis, Shirley Henderson, Sarah Solemani, Celia Imrie, Ed Sheeran.
Box Office: $173.4 milioni
Consigli: Simpatico, spensierato terzo capitolo della serie dedicata al personaggio creato da Helen Fielding. Gli amanti dei precedenti due titoli non potranno non apprezzarlo, sia perché il ritorno di Bridget è sempre un piacere, sia perché si tratta di un ottimo terzo episodio di un franchise che, diversamente da quanto ci si sarebbe potuto aspettare, non ha esaurito i suoi assi nella manica. Primo fra tutti la ritrovata Renée Zellweger.
Parola chiave: Gravidanza.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 11 agosto 2016

Film 1189 - (S)ex list

Nella lista dei titoli di Netflix, era da un po' che lo tenevo d'occhio, volendolo rivedere.

Film 1189: "(S)ex list" (2011) di Mark Mylod
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Il titolo italiano è, come spesso accade, imbarazzante, anche se la commedia con Anna Faris di per sé non è pessima. Certo, si tratta di un titolo superficiale e stupidino, ma l'attrice è davvero una delle regine di questo genere - pur non venendole riconosciuto - ed è piacevole seguire la storia anche solo per il semplice fatto che sia lei la protagonista. Da non sottovalutare, poi, un cast di tutto rispetto che vede nel suo protagonista maschile nientemeno che Capitan America (Chris Evans).
Il pretesto è questo: Ally pensa che per trovare il vero amore debba ripescare a piene mani tra la lista dei suoi ex, vicinissima al terribile numero di 20, che la rivista Marie Claire sentenzia essere letale per le donne che volessero trovare marito. Quindi prima di raggiungere il temibile traguardo, la ragazza comincerà a ripercorrere a ritroso la lista, nella speranza di trovare l'uomo perfetto tra quelli già scartati. Senza, ovviamente, rendersi conto che l'uomo ideale vive nell'appartamento di fronte.
Banale, quindi, semplice semplice, e certamente innovativo allo 0%, eppure sufficientemente godibile e simpatico. Perfetto disimpegno estivo.
Ps. il film si basa sul libro "20 Times a Lady" di Karyn Bosnak.
Film 337 - Sex List
Cast: Anna Faris, Chris Evans, Ari Graynor, Blythe Danner, Ed Begley, Jr., Dave Annable, Joel McHale, Chris Pratt, Zachary Quinto, Mike Vogel, Martin Freeman, Andy Samberg, Aziz Ansari.
Box Office: $30.4 milioni
Consigli: Pellicola elementare che utilizza il pretesto sessuale per cercare di ravvivare un po' le sorti della classica commedia romatica. Disinibito quanto basta, con due bei protagonisti affiatati, una buona dose di nudo e un ritmo piacevole, un titolo scemo ma divertente che si lascia guardare e dimenticare in fretta.
Parola chiave: Uomo ideale.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 24 aprile 2011

Film 242 - Ex

Curiosità a mille per un film italiano uscito un paio di anni fa e che mi ero perso.


Film 242: "Ex" (2009) di Fausto Brizzi
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luca
Pensieri: Ma che delusione! Ma siamo sicuri sia lo stesso regista di "Maschi contro femmine"? No perchè il prodotto finale è decisamente differente...
Al di là del cast italiano in grande spolvero (Brilli e Salemme non li reggo) non c'è davvero nient'altro da segnalare. La storia è caotica e scontata, buonista e superficiale, ridicola in certi passaggi (Orlando che balla con le amiche del figlio adolescente non si può guardare) e talmente 'piaciona' che infastidisce. Crisi di mezz'età, amori non corrisposti, amori lontani, amori impossibili, Jalisse e chi più ne ha più ne metta. No no no, non ci siamo.
Peccato perchè il potenziale era tantissimo. Considerando gli attori (la metà esatta sono quelli dei due maschi e femmine contro) e il regista (lo stesso anche dei due "Notte prima degli esami", sceneggiatore di film come "Nessuno mi può giudicare", "Oggi sposi") ci si aspettava molto, moltissimo di più. E invece il prodotto è mediocre, giocato su un appeal commerciale solo di immagine (locandina interessante coi nomi ben in vista di tutti i partecipanti, un trailer ben fatto) per richiamare i fans del genere (commedia italiana corale) o di questo o quell'attore.
Ci si poteva impegnare davvero di più.
Consigli: Guardatelo prima di "Maschi contro femmine", se potete, altrimenti vi aspetterete troppo da questa pellicola deboluccia.
Parola chiave: Amore.

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Ric

domenica 27 marzo 2011

Film 236 - Scott Pilgrim vs. the World

Un altro film da influenzato.


Film 236: "Scott Pilgrim vs. the World" (2010) di Edgar Wright
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: E chi si aspettava un film così bello? Sarà che le mie precedenti visioni non erano state proprio ricercate, comunque Mr Pilgrim mi ha davvero convinto al 100%!
Storia semplice solo alla base: lui, inusuale rubacuori, trova la sua lei perfetta e deve fare di tutto per conquistarla. In particolare sfidare i suoi 7 ex in scontri all'ultimo sangue visionari e futuristici come in un sogno ambientato in un videogioco. Le complicazioni per arrivare al cuore di lei e rimanere sani e salvi non mancano di certo.
Visivamente parlando questa pellicola mi ha colpito particolarmente. L'idea di mischiare realtà e fumetto, fantasy e azione, videogioco e rock ha colpito nel segno. Il mix di trovate geniali, montaggio sapiente e furbo e attori capaci è riuscito a fare breccia nel mio cuore come non succedeva da tempo. Sarebbe sbagliato confondere questo film con un teen movie qualunque. E' molto di più, molto più sperimentale ed audace, capace di proporre un eroe che non lo è o lo è per caso (Michael Cera, già piuttosto nerd in "Juno") e personaggi di contorno davvero ben riusciti (Kieran Culkin e Anna Kendrick sono strepitosi)!
In un tripudio di musica scatenata e colori audaci e pop quanto solo nei videogames è difficile non rimanere rapiti da una storia così trascinante e spassosa. Peccato che il film, nonostante le sue notevoli trovate visionarie (e visive) non abbia racimolato il successo che meriterebbe: solo $31,494,270 negli USA, metà del budget stanziato per produrlo. Ritmo serrato e trovate geniali avrebbero dovuto assicurare al regista Edgar Wright ("Hot Fuzz" e "L'alba dei morti dementi"), qui anche sceneggiatore, un successo maggiore che, però, ha tardato ad arrivare. Anche in Italia del resto, il successo è stato piuttosto relativo. Peccato.
A dispetto dell'incasso, comunque, confermo il mio parere stra-positivo e assicuro che la visione non deluderà!
Film 1184 - Scott Pilgrim vs. the World
Consigli: Basato sul fumetto "Scott Pilgrim" di Bryan Lee O'Malley. Davvero visionario e ben realizzato. Vale la pena di dargli una chance, è davvero un bel film!
Parola chiave: Punto vita.

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Ric

lunedì 16 novembre 2009

Film 8 - La rivolta delle ex

Sempre ieri ho visto il mio ottavo film. Basta titoli che iniziano con la "u", ma MAI basta alla commedia americana. Lo so, ormai ne sono drogato, ma non ci posso fare niente...


Film 8: "La rivolta delle ex" (2009) di Mark Waters
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Ale
Pensieri: Parte come la solita commedia, continua in maniera originale, finisce come tutte le commedie. Di buono c'è che è chiaro fin da subito che lui ama lei e solo lei, ma ancora deve ammetterlo a sé stesso (va bene, già stravisto...), senza che noi ci dobbiamo subire stronzatucce da complicazione del genere.
Credo che il punto di forza del film sia abbinare la storia dei 3 fantasmi (passato, presente e futuro) a una commedia romantica. In particolare il fantasma del passato è una spassosissima caricatura del peggio degli anni '80 sottoforma di ragazza bruttina, con apparecchio ai denti e capigliatura che sicuramente ha contribuito al buco dell'ozono. Non si può non amarla. Il resto della storia scorre via liscio e tranquillo, mantiene le promesse (gag divertenti, bei protagonisti, amore assicurato). Le gag a sfondo sessuale si sprecano, ma a mio avviso sono rovinate dalla vaga espressività di Matthew McConaughey, attore solo perchè possiede dei pettorali. Mah. Il fatto che il protagonista sia affiancato da Michael Douglas come spalla (vedi altro commento per la mia opinione sulle sue capacità recitative) non giova alla reputazione della categoria attoriale.
Si salvano - e meno male! - Jennifer Garner (che sinceramente non ricordavo così bella) e la fantastica novella sposina il cui matrimonio fa da cornice alla storia principale del film. Del resto l'attrice che la impersona è la stessa "sghicia" di quel "Mean girls" che ha reso famose la McAdams (vedi "Un amore all'improvviso"), Amanda Seyfried ("Mamma mia") e ha consolidato la Lohan quale attrice di successo (poi il fatto che adesso abbia deciso che essere strafatti sia meglio è un'altra questione). Curioso che il regista di quel film sia lo stesso di questo.
Ho trovato davvero fuori luogo che McConaughey ci provi spudoratamente con la madre della sposa, ma quantomeno lei alla fine lo rifiuta e lo squallore ha termine.
Confermo il mio gradimento, ma solo perchè in compagnia durante la visione. Vederlo da soli potrebbe essere alquanto differente.
Consigli: Per un film come questo non si può essere soli davanti allo schermo. Ci vuole qualcuno con cui ridere delle battute e, soprattutto, dei personaggi!
Parola chiave: Ex



Ric