Una proposta del catalogo di Sky Go.
Film 1363: "Rango" (2011) di Gore Verbinski
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Al momento di uscita nelle sale 6 anni fa non ero particolarmente interessato a questa pellicola e, a dirla tutta, non lo sono diventato dopo. Mi incuriosì il fatto che fosse riuscita ad aggiudicarsi l'Oscar come Miglior film d'animazione, anche se va detto che quell'anno la concorrenza non fosse particolarmente spietata (e sappiamo quanto l'Academy faccia fatica a riconoscere in questa categoria premi a produzioni extra USA).
L'approccio a "Rango", quindi, non è stato dei più entusiasti. Diciamo che, nell'ottica di una serata tranquilla, un cartoon sembrava la scelta più logica. Cosa che, in effetti, si è rivelata esatta, perché lo devo dire, di tutte le stramberie che contraddistinguono questo prodotto, la più strana è che il mix assurdo funzioni e pure bene. Divertente, estremamente personalizzato, simpatico e d'avventura, il film di Verbinski è stato una piacevole scoperta, un western moderno ricolmo di animali brutti e momenti comici ben riusciti per un risultato finale che funziona per tutta la famiglia.
Cast: Johnny Depp, Isla Fisher, Abigail Breslin, Ned Beatty, Alfred Molina, Bill Nighy, Stephen Root, Harry Dean Stanton, Ray Winstone, Timothy Olyphant.
Box Office: $245.7 milioni
Consigli: Forse non la scelta più immediata, eppure un titolo da tenere in considerazione perché intrattiene a dovere, diverte e funziona. E, cosa non banale, rimane impresso per il suo stile particolare e non convenzionale.
Parola chiave: Acqua.
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#HollywoodCiak
Bengi
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lunedì 29 maggio 2017
Film 1363 - Rango
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martedì 21 febbraio 2012
Film 368 - Real Steel
Comincia la serie di recensioni pre-Oscar che anticipano di qualche giorno la serata del 26 febbraio.
Ho pensato, infatti, di privilegiare quei film che concorrono ad una qualsiasi categoria degli Academy Awards di quest'anno in modo non farmi trovare troppo impreparato per domenica sera. Recupererò, poi, con calma le altre pellicole, mantenendo immutato come criterio di numerazione l'ordine di visione.
And the winner is...
Film 368: "Real Steel" (2011) di Shawn Levy
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Dallo stesso regista di "Notte folle a Manhattan" un prodotto decisamente differente.
Giustamente candidato all'Oscar per gli effetti speciali, l'ultimo film di Hugh Jackman è stranamente fuori dai suoi ultimi canoni. Meno eroe fortemente positivo o negativo, più ambiguo, senza superpoteri o trucchi di magia e, da non sottovalutare, qui anche padre di un figlio volontariamente lasciato alla madre. Il destino li farà ricongiungere.
Parte così l'avventura di Charlie Kenton/Jackman e Max/Dakota Goyo, da perfetti sconosciuti ad affiatati partner sul ring. Uno imparerà dall'altro e, inutile dirlo, il percorso di formazione sarà di quelli che ti cambiano la vita. Sullo sfondo anche una Evangeline Lilly rediviva post-"Lost" di cui avevamo perso un po' le tracce. Non è il suo ruolo della vita, ma almeno questo film le ha ridato visibilità ($295,120,796 di incasso in tutto il mondo) in attesa di vederla in "Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato" e seguito.
Tutto sommato il film me lo sono goduto, ma, sia chiaro, non avrei volentieri sostenuto la spesa del biglietto. E' un perfetto intrattenimento da divano con compagnia annessa perchè distrae e intrattiene, ma non si può certo classificare come prodotto degno di nota. Fa il suo dovere nell'ottica del blockbuster ad alto budget, adrenalina e buoni sentimenti.
Il finale (finto) agrodolce è nell'ottica del 'deve andare tutto bene perchè il pubblico lo vuole, però meglio metterci un unico elemento negativo altrimenti risulta troppo falso perfino ad un bambino di 2 anni'. Chi guarda questo particolare tipo di pellicole lo sa bene che non c'è molto altro dietro l'anima patinata di titoli come questo. Ripeto: fa il suo dovere, se cercate disimpegno e una serata da cervello spento. Altrimenti meglio dirigersi verso altri lidi.
Consigli: Per gli amanti della boxe (qui è tra robot) e/o degli effetti speciali è sicuramente un film da mettere in scaletta. Lo consiglio anche ai nostalgici di "Rocky".
Parola chiave: Zeus.
Trailer
Ric
Ho pensato, infatti, di privilegiare quei film che concorrono ad una qualsiasi categoria degli Academy Awards di quest'anno in modo non farmi trovare troppo impreparato per domenica sera. Recupererò, poi, con calma le altre pellicole, mantenendo immutato come criterio di numerazione l'ordine di visione.
And the winner is...
Film 368: "Real Steel" (2011) di Shawn Levy
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Dallo stesso regista di "Notte folle a Manhattan" un prodotto decisamente differente.
Giustamente candidato all'Oscar per gli effetti speciali, l'ultimo film di Hugh Jackman è stranamente fuori dai suoi ultimi canoni. Meno eroe fortemente positivo o negativo, più ambiguo, senza superpoteri o trucchi di magia e, da non sottovalutare, qui anche padre di un figlio volontariamente lasciato alla madre. Il destino li farà ricongiungere.
Parte così l'avventura di Charlie Kenton/Jackman e Max/Dakota Goyo, da perfetti sconosciuti ad affiatati partner sul ring. Uno imparerà dall'altro e, inutile dirlo, il percorso di formazione sarà di quelli che ti cambiano la vita. Sullo sfondo anche una Evangeline Lilly rediviva post-"Lost" di cui avevamo perso un po' le tracce. Non è il suo ruolo della vita, ma almeno questo film le ha ridato visibilità ($295,120,796 di incasso in tutto il mondo) in attesa di vederla in "Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato" e seguito.
Tutto sommato il film me lo sono goduto, ma, sia chiaro, non avrei volentieri sostenuto la spesa del biglietto. E' un perfetto intrattenimento da divano con compagnia annessa perchè distrae e intrattiene, ma non si può certo classificare come prodotto degno di nota. Fa il suo dovere nell'ottica del blockbuster ad alto budget, adrenalina e buoni sentimenti.
Il finale (finto) agrodolce è nell'ottica del 'deve andare tutto bene perchè il pubblico lo vuole, però meglio metterci un unico elemento negativo altrimenti risulta troppo falso perfino ad un bambino di 2 anni'. Chi guarda questo particolare tipo di pellicole lo sa bene che non c'è molto altro dietro l'anima patinata di titoli come questo. Ripeto: fa il suo dovere, se cercate disimpegno e una serata da cervello spento. Altrimenti meglio dirigersi verso altri lidi.
Consigli: Per gli amanti della boxe (qui è tra robot) e/o degli effetti speciali è sicuramente un film da mettere in scaletta. Lo consiglio anche ai nostalgici di "Rocky".
Parola chiave: Zeus.
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lunedì 12 settembre 2011
Film 296 - Appaloosa
Ne avevo letto e sentito parlare, ero curioso...

Film 296: "Appaloosa" (2008) di Ed Harris
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: "Appaloosa" è un bel western che non avrei mai pensato potesse appassionarmi. Il genere di per sé non mi appartiene e, in effetti, non subisco quasi mai il fascino dei duelli all'ultimo colpo di pistola. Ma apprezzo molto Ed Harris (qui anche regista) e non ho potuto non dare una possibilità a questa pellicola, una delle ultime in cui Renée Zellweger ha effettivamente azzeccato il ruolo.
Viggo Mortensen è il più affascinante tra i personaggi (com'è che è sempre così?) e il suo silenzioso ma fedele Everett Hitch è magnetico in maniera impressionante. Uno degli attori più dotati di questi tempi, sempre a cavallo di nuove sfide recitative, ma tenuto un pò in disparte dai grandi fasti celebrativi forse proprio per questa sua tendenza a sperimentare. Bravo, sempre una certezza.
Come si diceva, poi, azzeccata la Zellweger, doppia e sottile, vulnerabile e calcolatrice, sottomessa alla necessità di protezione che crede di poter trovare solo nel 'capo branco'. E' brava e rende ottimamente il personaggio per cui a tratti proviamo antipatia, a tratti compassione.
Harris, invece, è tutto d'un pezzo, una roccia granitica su cui puoi fare affidamento al 100%. E' un personaggio classico, ma sicuramente il nostro ha il physique du rôle e il personaggio di Virgil Cole ci piace proprio per la sua durezza semplice.
In tutto questo il cattivo di turno è Jeremy Irons in un ruolo che, lo ammetto, non mi ha particolarmente sconvolto.
Bene il duello finale, l'onore e la virilità sono al centro della contesa, l'amore e la vita al centro della storia. Il tutto è un bel mix, un film passato in sordina, ma che risulta piacevolmente riuscito. Nonostante sia un western.
Consigli: Se piace il genere meglio non perderselo! (in streaming e download si trova tranquillamente)
Parola chiave: Amicizia.
Trailer
Ric

Film 296: "Appaloosa" (2008) di Ed Harris
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: "Appaloosa" è un bel western che non avrei mai pensato potesse appassionarmi. Il genere di per sé non mi appartiene e, in effetti, non subisco quasi mai il fascino dei duelli all'ultimo colpo di pistola. Ma apprezzo molto Ed Harris (qui anche regista) e non ho potuto non dare una possibilità a questa pellicola, una delle ultime in cui Renée Zellweger ha effettivamente azzeccato il ruolo.
Viggo Mortensen è il più affascinante tra i personaggi (com'è che è sempre così?) e il suo silenzioso ma fedele Everett Hitch è magnetico in maniera impressionante. Uno degli attori più dotati di questi tempi, sempre a cavallo di nuove sfide recitative, ma tenuto un pò in disparte dai grandi fasti celebrativi forse proprio per questa sua tendenza a sperimentare. Bravo, sempre una certezza.
Come si diceva, poi, azzeccata la Zellweger, doppia e sottile, vulnerabile e calcolatrice, sottomessa alla necessità di protezione che crede di poter trovare solo nel 'capo branco'. E' brava e rende ottimamente il personaggio per cui a tratti proviamo antipatia, a tratti compassione.
Harris, invece, è tutto d'un pezzo, una roccia granitica su cui puoi fare affidamento al 100%. E' un personaggio classico, ma sicuramente il nostro ha il physique du rôle e il personaggio di Virgil Cole ci piace proprio per la sua durezza semplice.
In tutto questo il cattivo di turno è Jeremy Irons in un ruolo che, lo ammetto, non mi ha particolarmente sconvolto.
Bene il duello finale, l'onore e la virilità sono al centro della contesa, l'amore e la vita al centro della storia. Il tutto è un bel mix, un film passato in sordina, ma che risulta piacevolmente riuscito. Nonostante sia un western.
Consigli: Se piace il genere meglio non perderselo! (in streaming e download si trova tranquillamente)
Parola chiave: Amicizia.
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Ric
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