Visualizzazione post con etichetta Grant Heslov. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Grant Heslov. Mostra tutti i post

lunedì 1 giugno 2015

Film 927 - Il re scorpione

Titoli da recuperare grazie agli allenamenti di corsa: ecco un nuovo, perfetto candidato.

Film 927: "Il re scorpione" (2002) di Chuck Russell
Visto: dal portatile
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Nonostante io sia sempre stato un grande fan della saga de "La mummia", lo spin-off su "Il re scorpione" non lo avevo ancora mai visto. Diciamo che, pur consapevole sarebbe stata una gran stupidaggine, mi era rimasta sempre la curiosità di capire quanto boiata potesse essere. Ecco, ora posso dirlo: è terribile.
Penso che nessuno da un titolo come questo si aspetterebbe alcunché, eppure vedere "The Scorpion King" a 13 anni dal suo rilascio nelle sale di tutto il mondo segna bene il confine rispetto a quelli che sono oggi gli standard per pellicole come queste, ovvero i blockbuster. Non più solo puro intrattenimento, un eroe invincibile, dalla moralità imperturbabile e il destino segnato da una profezia, ma una vera e propria caratterizzazione dei personaggi che va oltre il costume di scena e il bicipite dell'attore.
Dwayne Johnson dai tempi di questa pellicola di strada ne ha fatta un bel po'. Lo si capisce subito dal fatto che qui si fa ancora chiamare The Rock - il suo nome da lottatore di wrestling -, quando ormai sono anni che utilizza il suo nome di battesimo nei titoli dei film, proprio come in "San Andreas", questo weekend al #1 del box office americano. Come a dire che ora ha una carriera cinematografica che prende davvero sul serio.
Qui, infatti, di serio c'è poco: la recitazione è opzionale, i personaggi bidimensionali al pari delle scenografie (davvero imbarazzanti, lo devo dire), la storia fa il minimo indispensabile per portare allo spettatore qualcosa da guardare e lo condisce con tantissime scene action, botte da orbi, visioni oniriche e una serie di costumi che dubito fortemente fossero anche solo ipotizzabili nel - badate bene! - 6000 A.C. (anche se la versione italiana di Wiki fa risalire gli avvenimenti al 3000 A.C., quella inglese dice che sono invece precedenti di 5000 anni rispetto a quelli de "La mummia" 1 e 2).
Insomma, anche se tutto sommato l'unico scopo di questa pellicola è adempiuto - ovvero intrattenere categoricamente senza impegnare il cervello - non si può certo dire che il risultato sia sufficiente. Non è nemmeno colpa di Dwayne Johnson o i suoi comprimari (Kelly Hu, Bernard Hill, Peter Facinelli, Steven Brand, Michael Clarke Duncan e un Grant Heslov che è riuscito a vincere un Oscar nel 2013 come produttore del vincente "Argo"), semplicemente "Il re scorpione" è un filmetto sciapo che tenta di ricreare le atmosfere della saga da cui deriva, senza però riuscire nell'impresa di suscitare lo stesso interesse.
Film 1572 - The Mummy
Film 737 - La mummia - Il ritorno
Film 1934 - The Mummy Returns
Film 1402 - La mummia
Film 927 - Il re scorpione
Box Office: $165.3 milioni
Consigli: Dopo il successo mondiale de "La mummia - Il ritorno", alla Universal pensarono di ricamare sul personaggio del Re Scorpione un'intera storia ad hoc da lanciare sul mercato in forma di spin-off. Con un budget inferiore di 30 milioni di dollari, una trama che non fa centro e una realizzazione tanto posticcia da risultare fastidiosa, l'operazione commerciale ha fatto quel che poteva e il risultato finale è qualcosa che ricorda "La mummia", pur rendendone evidentissimi i limiti che separano l'originale da questo titolo successivo. Peccato, perché poteva essere una buona occasione per rinsaldare entrambi i franchise.
Parola chiave: Stregone.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 18 dicembre 2009

Film 38 - L'uomo che fissa le capre

Mercoledì ricevo la chiamata di Gloria: "Stasera andiamo al cinema?"... "Certo!" Tra le proposte interessanti c'era un film che, tra l'altro, mi era stato consigliato di vedere dalla Lavi. E' stata un'ottima coincidenza!


Film 38: "L'uomo che fissa le capre" (2009) di Grant Heslov
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Ale, Gloria
Pensieri: Sotto certi punti di vista questo film è fantastico, fa veramente ridere. George Clooney è sempre più padrone della scena, non puoi resistere al fascino magnetico del suo personaggio (completamente pazzo, ma esattamente credibile) Lyn Cassady. E' un po' come il Fiorello del cinema americano. Non è che io ammiri particolarmente George, però trovo impossibile non ammettere che abbia fascino e sappia fare il suo mestiere. Non lo avevo apprezzato molto in "Michael Clayton", mi pareva più che altro che avesse utilizzato una mono-espressione (ma gli hanno dato una nomination agli Oscar), ma qui è davvero trascinante e sicuramente rende bene il suo personaggio. Mi è anche molto piaciuto Ewan McGregor, sempre più attore da grande pubblico e, finalmente, meno di nicchia. Sarà che da quando ha smesso di mostrare il pisello in ogni suo film gli americani hanno deciso che era pronto per Hollywood. In ogni caso la coppia dei due attori è davvero ben assortita, si spalleggiano le battute in maniera frizzante e divertente. Insomma, una bella (e brava) coppia!
Altro aspetto veramente divertente? Jeff Bridges nella parte del generale santone e figlio dei fiori. Veramente uno spasso vederlo girare vestito da militare con una treccia lunghissima alla Pocahontas che porge mazzetti di fiori ai cadetti! Lui, comunque, è la chiave trainante del film, è l'elemento scatenante. Ewan/Bob Wilton segue George/Lyn Cassady che cerca Jeff/Bill Django, ideatore di un metodo di combattimento preventivo e senza armi, in cui i militari sono guerrieri Jedi che usano le loro capacita psichiche per affrontare pericoli ed avversità.
Inutile dire quanto sia surreale questo film, quanto sembrino tutti veramente strafatti (l'LSD non mancherà) e quanto tutto questo sia potenzialmente divertentissimo! E lo è. Rimane un attimo di amaro in bocca, all'uscita. Perchè?
Una volta non mi ricordo bene chi mi ha detto che i film sulle storie vere non posso far a meno di farti pensare che quelle cose siano veramente accadute. E allora, all'uscita dal cinema, ho pensato: cavoli, per quanto romanzata sia questa storia, il governo degli Stati Uniti conduceva davvero degli esperimenti per rendere i propri soldati invisibili, pshichicamente abili o mentalmente superdotati? L'unico aspetto positivo era che, almeno per una volta, si investivano soldi in tecniche non distruttive. Poi ripeto, tutto è romanzato e ricamato, però un attimino ci sono rimasto.
Solita curiosità finale: il personaggio di Ewan McGregor, il cavaliere Jedi Obi-Wan Kenobi degli episodi I, II e III di "Guerre Stellari", in questo film non ha idea di chi siano i cavalieri Jedi! ps. Questo film sembra più una di quelle storie dirette dai Coen per sceneggiatura e taglio comico. E, invece, il regista Grant Heslov è lo sceneggiatore di "Good Night, and Good Luck." sempre con George Clooney.
Consigli: Preparatevi a un mondo surreale! E a ridere di gusto!
Parola chiave: Jedi



#HollywoodCiak
Bengi