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lunedì 15 febbraio 2021

Film 1954 - Written on the Wind

Intro: Consigliato dal canale YouTube Be Kind Rewind nella sua lista di film di Natale, ho deciso di recuperare questo film della Golden Age hollywoodiana di cui non avevo mai sentito parlare.
Film 1954: "Written on the Wind" (1956) di Douglas Sirk
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: in generale un bel film, anche se ammetto che per una parte del primo tempo ho faticato a mantenere l'attenzione, riconquistata dalla trama grazie ad un secondo tempo pieno di accadimenti e una buona dose di suspense.
Chiaramente si tratta di una storia d'altri tempi, con un'evidente tendenza a una recitazione molto teatrale e un modo di affrontare alcune tematiche (alcolismo, promiscuità e sterilità) che oggi verrebbero trattate in maniera differente; in ogni caso "Written on the Wind" funziona abbastanza bene anche per lo spettatore moderno, particolarmente per chi apprezza quell'allure vecchia Hollywood che mette in campo stelle del cinema USA del calibro di Rock Hudson e Lauren Bacall che, devo ammettere, è un piacere vedere in azione.
Insomma, tutto sommato una buona alternativa alla mancanza di novità imposta da questo momento storico particolare.
Cast: Rock Hudson, Lauren Bacall, Robert Stack, Dorothy Malone, Robert Keith.
Box Office: $4.3 milioni (noleggi solo negli USA e Canada)
Vale o non vale: Drammatico e teatrale, con un buon cast e un richiamo forte quanto basta alla nostalgia della Hollywood che fu, "Written on the Wind" mantiene le promesse e consegna al suo pubblico un prodotto di qualità che non sarà un capolavoro indelebile, ma è sicuramente un titolo perfetto per chi avesse nostalgia del cinema mainstream di quei tempi.
Premi: Candidato a 3 Oscar per Miglior canzone originale, attore non protagonista (Robert Stack) e attrice non protagonista (Dorothy Malone), ha vinto per quest'ultima; Malone è stata candidata anche al Golden Globe.
Parola chiave: Pistola.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 20 settembre 2016

Film 1213 - Assassinio sull'Orient Express

Ho comprato il dvd già da un po' e attendevo solo l'occasione giusta per godermi di nuovo la visione di questo film!

Film 1213: "Assassinio sull'Orient Express" (1974) di Sidney Lumet
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Cast eccezionale, storia misteriosa, location affascinante per un film che è un piccolo capolavoro moderno, per la regia del grande Sidney Lumet. Insomma, un caso vero e proprio.
Tratta dal celebre romanzo omonimo di Agatha Christie, la pellicola si confronta con l'omicidio di un passeggero del famoso Orient Express, oggi decaduto esempio di ostentata classificazione sociale oltre che ricordo di un tempo in cui l'accessibilità a un certo tipo di mondo stava tutta nell'appartenenza ad un "rango". Da un certo punto di vista provoca un notevole effetto nostalgia.
Nel complesso "Murder on the Orient Express" è davvero un ottimo film, particolarmente intrigante e disturbante al contempo, capace di notevole intrattenimento nonostante un linguaggio cinematografico arcaico rispetto al nostro e un'ambientazione che definirei necessariamente monotona. Il mix di grandi attori, indagine, interrogatori, ricostruzioni e speculazioni, insieme alla magnifica scena finale di gruppo, regala allo spettatore un grande spettacolo filmico in grado di arrivare ancora oggi in tutta la sua forza e barocca opulenza.
Ps. Candidato a 6 premi Oscar, vinse per la Miglior attrice non protagonista (Ingrid Bergman).
Film 172 - Assassinio sull'Orient Express
Film 1451 - Murder on the Orient Express
Cast: Albert Finney, Lauren Bacall, Martin Balsam, Ingrid Bergman, Jacqueline Bisset, Jean-Pierre Cassel, Sean Connery, John Gielgud, Wendy Hiller, Anthony Perkins, Vanessa Redgrave, Rachel Roberts, Richard Widmark, Michael York.
Box Office: £19 milioni
Consigli: Gli amanti del cinema corale e di quelle pellicole datate ma la cui visione non stanca mai, troveranno in questo titolo un perfetto compagno di viaggio. Grande cast e regia, storia morbosamente accattivante e risultato finale che decreta lo status di cult. Da vedere!
Parola chiave: Rapimento.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 23 giugno 2011

Film 269 - Misery non deve morire

Cena del martedì a base di insalata e... terrore!


Film 269: "Misery non deve morire" (1990) di Rob Reiner
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea Puffo, Andrea, Diego, Marco, Michele P.
Pensieri: Questo film ha 20 anni e fa più paura dei tanti horror che ci propinano ultimamente. Sarebbe mica il caso di porsi qualche domanda?
Certo, Kathy Bates è un mostro di bravura in questo ruolo, fa venire i brividi al solo entrare in scena. Sarà per il contrasto con l'immagine pacata all'inizio della pellicola, per i vestiti da morigerata zitella di provincia o per la cottarella da scolaretta nei confronti del maturo scrittore Paul Sheldon/James Caan, di fatto col progredire della storia si tramuta in una psicopatica coi fiocchi. E, in effetti, non è facile trovare attori di tale impatto orrifico ultimamente. L'Oscar come migliore attrice è, a mio avviso, uno tra i più meritati di sempre.
Ma questo film detiene anche un altro 'primato': è l'unico tra quelli tratti dai libri di Stephen King ad essersi aggiudicato un Oscar, nonostante numerose nomination a film come "Le ali della libertà" (7, tra cui miglior film), "Il miglio verde" (4, tra cui miglior film) o "Carrie, lo sguardo di Satana" (2).
Insomma, tornando a "Misery" (questo è il titolo originale), si può dire, nel complesso, che sia un film ben confezionato e riuscitissimo nel suo genere. Claustrofobico e teso come non mai, vive di un crescendo di pathos che incolla lo spettatore alla sedia. Ce la farà il povero Paul a fuggire dalle grinfie di Annie Wilkes/Bates nonostante la sua momentanea disabilità motoria? Sopravviverà al pressing psicologico del ritiro forzato con, come unica compagnia, una macchina da scrivere e il suo personaggio letterario più famoso, Misery, appunto?
La pellicola non è certo recente, ma non è carino svelare il finale e lascerò, quindi, il piacere a chi vorrà di godersi ogni appassionante attimo di questo thriller con venature molto horror che parte, sì, lentamente, ma ingrana sul finale con una marcia in più.
Stupisce, tra l'altro, che, nonostante l'isolamento forzato e quindi la mancanza di un numero variegato di personaggi, non si soffra per niente il tête-à-tête - decisamente non romantico - tra i due personaggi principali. Di contorno, infatti, troviamo solo lo sceriffo Buster/Richard Farnsworth ("Una storia vera"), sua moglie Virginia/Frances Sternhagen ("Julie & Julia", "Sex and the City", "E.R. - medici in prima linea") e la sempre affascinante Lauren Bacall ("Assassinio sull'Orient Express", "Il grande sonno").
Consigli: Divano, luce spenta e solitudine. Magari pioggia fuori. E' il modo migliore di vedere questo film!
Parola chiave: Misery Chastaine.

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Ric

domenica 7 novembre 2010

Film 172 - Assassinio sull'Orient Express

Un classico della cinematografia e della letteratura che non potevo evitare di vedere ancora a lungo!

Film 172: "Assassinio sull'Orient Express" (1974) di Sidney Lumet
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Questo affascinante film vede il contendersi la scena di moltissime star del cinema che conta. Tra i 12 sospettati del sig. Poirot/Albert Finney ("Big fish - Le storie di una vita incredibile", "Erin Brockovich - Forte come la verità") ci sono, tra gli altri, Sean Connery, Lauren Bacall (Oscar alla carriera 2010), Jacqueline Bisset ("Effetto notte", "Sotto il vulcano" e recentemente vista nel tv show "Nip/Tuck"), Vanessa Redgrave ("Blow-Up", "Casa Howard", "Un amore senza tempo"), Anthony Perkins (il Norman Bates di "Psyco") e Ingrid Bergman, che per il suo ruolo in questo film vinse il suo terzo Oscar e fece discutere per il suo ringraziamento molto particolare (criticò in maniera molto elegante l'Academy per aver premiato il film "Effetto notte" l'anno prima nell'edizione del '74 come miglior film straniero, riservandosi poi di rinominarlo nel '75 per miglior sceneggiatura, regia e Valentina Cortese attrice non protagonista. A favore di quest'ultima la critica della Bergman che, tra le righe, fece capire che la mossa riparatrice dell'Academy per aver ingiustamente ignorato il film nelle altre categorie l'anno prima non era passata inosservata).
Oltre al magnifico cast, una storia intrigante della regina del giallo Agatha Christie che questa volta colloca l'omicidio addirittura sul magnifico 'Orient Express', treno di lusso che collegava Parigi Gare de l'Est a Istanbul. Inutile dire che il limitato campo d'azione riduce i possibili sospetti e rende (non troppo, ma quanto meno un po' più) difficile a Poirot la soluzione del caso. Quest'ultima, per niente scontata, lascerà qualcuno forse con un po' d'amaro in bocca. Ma, nel complesso, ammetto di averla molto gradita.
E' un bel film di classe, piacevole e interessante per le deduzioni logiche del nostro (anti)eroe che, tra un indizio e una testimonianza svela i misteri di ben due casi con un colpo solo! La classe non è acqua...
Film 1213 - Assassinio sull'Orient Express
Film 1451 - Murder on the Orient Express
Consigli: Inutile sforzarsi di mettere insieme i pezzi! Lasciate fare a Poirot e vedrete che il viaggio sarà molto più divertente...
Parola chiave: Daisy Armstrong.

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#HollywoodCiak
Bengi