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lunedì 26 agosto 2024

Film 2229 - Charlie's Angels

Intro: L'ho ritrovato su Netflix e mi è tornata voglia di vederlo.

Film 2229: "Charlie's Angels" (2000) di McG
Visto: dal computer
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: sempre divertente, è stato un piacere rivederlo.
Le scene d'azione sono ancora pazzesche (iconiche perfino in certe parti), la colonna sonora è una bomba ("Independent Women Part I" delle Destiny's Child chiude il film) e trovo sempre che la combo Cameron Diaz, Drew Barrymore e Lucy Liu sia perfetta, un trio di personalità che si bilanciano e complimentano magnificamente a vicenda.
Per me una pellicola che non delude mai.
Film 783 - Charlie's Angels
Film 2229 - Charlie's Angels
Cast: Cameron Diaz, Drew Barrymore, Lucy Liu, Bill Murray, Sam Rockwell, Tim Curry, Kelly Lynch, Crispin Glover, Matt LeBlanc, Luke Wilson, Tom Green, LL Cool J, John Forsythe.
Box Office: $264.1 milioni
Vale o non vale: Veloce e frenetico, dal ritmo e montaggio azzeccati, "Charlie's Angels" di McG è un concentrato di energia a ritmo di una colonna sonora perfetta e un trio di coprotagoniste azzeccato e vincente. Una rivisitazione piuttosto estrema rispetto alla serie tv da cui è tratto, però a mio avviso il film funziona e racchiude perfettamente l'essenza dei primi anni 2000.
Premi: Candidato al Grammy per Best Song Written for a Motion Picture, Television or Other Visual Media ("Independent Women Part I" delle Destiny's Child). 6 nomination agli MTV Movie + TV Awards e 2 vittorie per Best Dance Sequence e Best On-Screen Team (Cameron Diaz, Drew Barrymore e Lucy Liu).
Parola chiave: Dad.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 13 luglio 2016

Film 1172 - The Nice Guys

Molto, molto curioso di vedere questo film!

Film 1172: "The Nice Guys" (2016) di Shane Black
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Tipico caso nel quale il trailer è più divertente dell'intero film, questo "The Nice Guys" in realtà è un buon titolo, non conforme, però, alle aspettative.
Per capirci, dal trailer sembrava che si trattasse di un prodotto particolarmente dinamico e avventuroso, ricolmo di momenti spettacolari e divertenti; la realtà, che pur mantiene una comicità spiccata e di valore, manca di quella dimensione action che invece pareva essere elemento distintivo. Insomma, quasi due ore di pellicola, parzialmente sforbiciabile.
In generale, comunque, grazie al buon cast e alla chimica tra i due protagonisti Russell Crowe e Ryan Gosling, strana coppia particolarmente riuscita, il risultato finale è buono per davvero, e pure simpatico, ma si sente la mancanza di ritmi più sostenuti. Le atmosfere seventies sono davvero ben ricostruite, la trama ben articolata e con un caso centrale da risolvere che non mancherà di avere un colpo di scena finale. Insomma, "The Nice Guys" è a tutti gli effetti un prodotto estivo efficace ed efficente - se si pensa all'unica missione intrattenitivo-spettacolare -, anche se certamente qualche miglioria poteva essere apportata. In ogni caso un buon, simpatico film.
Cast: Russell Crowe, Ryan Gosling, Angourie Rice, Matt Bomer, Margaret Qualley, Keith David, Kim Basinger, Yaya DaCosta, Ty Simpkins.
Box Office: $56.9 milioni
Consigli: Sulla carta apparentemente un'operazione vincente, nella realtà il film di Shane Black non ha suscitato particolari clamori al botteghino (il budget ammonta a 50 milioni di dollari). Il che è francamente un po' strano, visto l'appeal di uno come Gosling e l'(ormai un po' datato) appeal dell'ex gladiatore Crowe, il quale fatica a risollevare le sorti di una carriera che dalla fine degli anni '00 stenta a trovare una rotta definita. "The Nice Guys" sembrava destinato a ravvivare non solo la nostra estate, ma proprio il nome dell'attore australiano. Il risultato, invece, non è stato roseo, anche se davvero non mi riesco a spiegare il perché dato che si tratta di un prodotto simpatico e ben confezionato. Forse un po' meno "veloce" di quanto non parrebbe promettere la promozione, ma pur sempre un titolo riuscito. Io una chance gliela darei.
Parola chiave: Ti piace la mia macchina, bambolone?.

Se ti interessa/ti è piaciuto

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 23 aprile 2014

Film 698 - Veronica Mars - Il film

Dalla tv al cinema: il passo che non tutti i personaggi televisivi sono riusciti a fare. Per lei un risultato riuscito?

Film 698: "Veronica Mars - Il film" (2014) di Rob Thomas
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Non ho mai visto nessun episodio dei 64 che costituiscono la serie tv "Veronica Mars" e credo continuerà ad essere così, però questo film in qualche modo mi incuriosiva. Sarà che un po' Kristen Bell mi sta simpatica, un po' mi interessava questo personaggio televisivo di cui avevo sempre sentito parlare o (forse soprattutto) che un po' mi attraeva la presenza nel cast della mitica forever-spalla nonché "Non fidarti della str**** dell'interno 23" Krysten Ritter... Insomma, alla fine ho ceduto e guardato questa trasposizione cinematografica di una delle serie tv americane (a quanto pare) più apprezzata di sempre.
Chiaramente sto esagerando, ma è certo rilevante in questo caso tenere presente che la produzione è cominciata solo grazie all'aiuto dei fans della serie che hanno contribuito a raccogliere fondi per mettere in cantiere il film attraverso il sito Kickstarter. Inizialmente, infatti, la Warner Bros. aveva rifiutato di produrre la pellicola, motivo per il quale Rob Thomas e la Bell si sono adoperati cercando una maniera alternativa di riuscire nell'intento di portare al cinema la storia di Veronica che, in tv, aveva avuto un brusco arresto alla terza stagione senza vedersi riconfermare la quarta e lasciando, così, a bocca asciutta gli amanti della serie che avrebbero voluto vedere la fine della storia invece lasciata tronca. Lo scopo della pellicola, quindi, era anche questo. Raccolti, quindi, 2 milioni di dollari in meno di 10 ore - in totale i fondi raccolti sono stati $5,702,153 - la Warner Bros. ha poi deciso di tornare in campo partecipando alla distribuzione del film nella sale.
La premessa dell'auto promozione e produzione è una trovata interessante e, certo, anche questo fattore insieme agli altri ha contribuito a catalizzare la mia attenzione sul progetto. Il risultato finale, però, è meno riuscito delle aspettative. Nel senso che "Veronica Mars - Il film" è carino, ha una storia anche abbastanza interessante da seguire (per quanto poi banale), ma rimane sempre e comunque fedele ad un linguaggio più televisivo che cinematografico. Ovvero sembra di vedere un doppio episodio di una serie tv. E questo non è ok.
La trama da troppo spazio ad un inizio che rallenta tantissimo l'evolversi della storia ed è un'evidente mossa celebrativa per i fans che vedono riapparire pian piano sullo schermo tutti i personaggi della serie tv in una specie di big reunion sinceramente fine a se stessa. La storia non carbura e l'epilogo della vicenda - anche godibile - arriva dopo troppi convenevoli ed inchini nei confronti dei tanti che hanno seguito fedelmente l'evolversi televisivo.
Il cast, che ritrova tutti i principali protagonisti della storia, è capitanato da una Kristen Bell piuttosto in forma, evidentemente a suo agio nel riprendere i panni della detective Veronica, anche se il suo personaggio fallisce in pieno per quanto riguarda le storie d'amore (la sceneggiatura da questo punto di vista è proprio mal gestita).
Insomma, direi che in generale "Veronica Mars" possa considerarsi la fine che i fans si aspettavano, ma per il resto del pubblico sia qualcosa di meno riusciuto. Non è brutto, ma comunque è evidente fin da subito che il salto di qualità dalla tv al grande schermo non ha saputo tradursi in un prodotto prettamente cinematografico slegato dal linguaggio televisivo. Cosa che - seppure di qualità inferiore rispetto alla serie tv - ha saputo fare la prima pellicola di "Sex and the City", capace di ritagliarsi uan nuova dimensione cinematografica diversa da quella del picolo schermo, differente nell'approccio narrativo proprio perché differente era il medium di comunicazione utilizzato. "Veronica Mars - Il film" è, invece, 'film' solo perché, a differenza di un qualunque episodio da 60min del telefilm - questo ne dura 107.
Box Office: $3,474,314
Consigli: I fans della giovane investigatrice privata andranno in brodo di giuggiole per questa pellicola. Gli altri spettatori un po' meno, più che altro perché il film fallisce nel crearsi una propria identità distinta da quella televisiva da cui proviene. Bene Kristen Bell che è credibile nel ruolo; piccolissimo ruolo per nientemeno che Jamie Lee Curtis.
Parola chiave: Barca.

Trailer

Bengi

martedì 16 novembre 2010

Film 184 - Gone Baby Gone

Nuovo lunedì, nuova cena (con intrusa imprevista) e, ovviamente, nuovo film.


Film 184: "Gone Baby Gone" (2007) di Ben Affleck
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Marco, Andrea, Andrea Puffo, Diego, Gianpaolo
Pensieri: Una bambina è stata rapita alla madre (Amy Ryan) incapace, distratta e ubriacona e la zia richiama l'attenzione dell'opinione pubblica per smuovere la situazione. Vengono chiamati anche gli investigatori privati Patrick Kenzie/Casey Affleck ("L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford", "Will Hunting - Genio ribelle") e Angie Gennaro/Michelle Monaghan ("Eagle Eye", "Mission: Impossible 3", "North Country - Storia di Josey") per tentare strade in cui la polizia riuscirebbe poco a districarsi. E così parte la discesa nei bassi fondi, incontrando i personaggi più disparati e disperati, accomunati tutti fondamentalmente da due cose: la pistola e la parolaccia facile.
In questo racconto di una storia decisamente non facile, Ben Affleck dimostra di sapersi destreggiare bene nella direzione della pellicola. Forse il fatto che, spesso, la critica lo voleva più analfabeta che creativo ha reso possibile il piccolo miracolo di elevare il nostro Ben ad autore quantomeno degno di affiancarsi alla schiera dei 'veri' registi. Probabilmente il discorso che vale sempre si adatta perfettamente anche qui: cosa ti aspetti da uno che per qualche tempo è stato famoso solo per essere il fidanzato di Jennifer Lopez? E se poi questo decide di fare un film, lo scrive e dirige ed il risultato alla fine è migliore di quanto ti aspettassi è perchè lui è stato effettivamente bravo o semplicemente il solo fatto che abbia messo insieme una serie di passaggi più complessi del normale lo ha reso, inconsciamente, degno di merito?
Ammetto di essermi posto la domanda più volte. Il mio parere è che Affleck personaggio sia stato a volte preso di mira ingiustamente, forse perchè agli albori affiancato a Matt Damon, per il quale il giudizio del grande pubblico e della critica è sempre stato più favorevole. Scrollarsi di dosso la fama di 'bambinone' grande e grosso non è facile, specie se peggiori fidanzandoti con una che ha più la reputazione di viziata che di cantante. Seguono premi per le peggiori interpretazioni ("Amore estremo - Tough Love") e anni di film davvero sbagliati (oltre al già citato sono da aggiungere "Daredevil" e "Jersey Girl") a decretare definitivamente l'affossamento del nostro eroe. Che si riprende dopo qualche anno a suon di famiglia, Coppa Volpi e regia.
Il risultato, in definitiva è buono, un'opera prima intensa, ma non banale, che evita lo scivolone del retorico o della lacrimuccia a tutti i costi. I fatti sono quelli che sono, né più né meno e non importa quanto siano terribili, devono essere raccontati. La verità è spaventosamente dura, l'accettazione e la scelta (come avremmo reagito noi fossimo stati al posto di Patrick Kenzie? Non si può fare a meno di chiederselo) qualcosa di assolutamente personale.
Insomma, un bel film, non facile, ma di grande effetto.
Ps. Nomination all'Oscar per Amy Ryan come miglior attrice non protagonista.
Consigli: Potrebbe essere utile confrontare questa pellicola con il romanzo da cui è tratta ("La casa buia" di Dennis Lehane) per verificare quanto la trasposizione di Affleck sia stata fedele.
Parola chiave: Remy Bressant.



Ric