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venerdì 26 luglio 2024

Film 2300 - Mannequin

Intro: Weekend casalingo (tanto pioveva, sai che novità) all'insegna di non uno, non due, ma bensì tre film. Il primo, un cult anni '80 che avevo visto tantissimo tempo fa.

Film 2300: "Mannequin" (1987) di Michael Gottlieb
Visto: dalla tv
Lingua: inglese
Compagnia: Michael
In sintesi: con la notizia che Kim Cattrall parrebbe tornare per la terza stagiove di "And Just Like That" dopo anni di rifiuti a tornare a vestire i panni della celebre Samantha Jones, non potevo sottrarmi dal rivedere questa pellicola, scelta da Michael per l'occasione. Sembrava detino.
"Mannequin" è un film spassoso e facile facile con una Cattrall in formissima (anche fisica, diciamocelo pure) e un Andrew McCarthy con cui fa faville sul grande schermo. In mezzo anche la storia del coprotagonista Hollywood (Meshach Taylor), gay & proud (ed estremamente cool a mio parare), che aiuta Jonathan (McCarthy) sul lavoro e si rivela amico fidato. In particolare, ho trovato estremamente positiva la maniera in cui l'amicizia tra questi due personaggi viene rappresentata dalla storia, mettendo nero su bianco che l'amicizia tra un uomo etero e uno gay è tanto possibile quanto normale (per quanto Hollywood sia un personaggio estremamente stereotipizzato, ma sia pur sempre negli anni '80).
Tutto sommato una commedia divertente, evidente prodotto dei suoi tempi, ma ancora efficace in termini di spassoso divertimento e il solito elemento nostalgia, che non gusta mai.
Film 565 - Mannequin
Film 2300 - Mannequin
Cast: Andrew McCarthy, Kim Cattrall, Estelle Getty, G. W. Bailey, Meshach Taylor.
Box Office: $42,721,196 (solo USA)
Vale o non vale: Continuo a trovare piacevolmente surreale l'incipit del film ambientato nell'antico Egitto: un manichino che prende vita a seguito di divinità dell'antico Egitto che concedono a una ragazza dell'epoca di sfuggire a un matrimonio combinato per riprendere vita nel futuro (leggi fine anni '80) e, che ve lo dico a fare, innamorarsi del protagonista della storia.
Non si tratta certo di un capolavoro, ma sicuramente un prodotto piacevole e ancora estremamente godibile. Kim Cattrall è magnetica.
Premi: Candidato all'Oscar e al Golden Globe per Miglior canzone originale ("Nothing's Gonna Stop Us Now" scritta da Albert Hammond e Diane Warren e cantata dai Starship); 1 nomination ai Grammy per Best Song Written Specifically for a Motion Picture or Television.
Parola chiave: Vetrine.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 24 novembre 2023

Film 2221 - Crossroads

Intro: Interrotto il lungo momento dell'horror, mi sono lasciato coinvolgere dalla Britney-mania alla vigilia dell'imperdibile debutto in libreria di "The Woman in Me" che, per l'occasione, ha trainato al cinema il ritorno del debutto attoriale della principessa del pop. Siccome non pensavo che il film sarebbe stato distribuito anche qui a Dublino, ho scelto di rivedere il film in casa, scoprendo poi che, effettivamente, la pellicola è passata anche dalle sale irlandesi...

Film 2221: "Crossroads" (2002) di Tamra Davis
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: avevo visto questo film una sola volta (non al cinema) e ricordo mi avesse lasciato piuttosto deluso, quindi mi sono approcciato a questa seconda visione con una certa diffidenza.
La verità è che "Crossroads", preso per quello che è - ovvero un prodotto figlio del suo tempo, nonché un film senza un finale, o quantomeno il finale più insoddisfacente della storia - è un titolo decente e se paragonato ad altri tentativi di star della musica di affacciarsi al mondo del cinema (vedi "Glitter" con Mariah Carey).
Ci tengo a sottolineare, poi, che a differenza di quanto a gran voce professato dalla critica, Britney Spears non è affatto terribile a recitare e, anzi, mi ha più volte sorpreso. Considerato che la trama non rifugge tematiche impegnative come l'abbandono di un genitore e la gravidanza di una minorenne (additata da tutti come la poco di buono), sono rimasto colpito dalla scelta di Spears di cimentarsi con del materiale che non le richiedesse semplicemente di recitare la parte della giovane e ingenua ragazza di provincia dall'immenso talento che qualcuno inevitabilmente finirà per scoprire. Per quanto anche questa tematiche siano presenti qui, la verità è che sono solo in parte il focus della storia, che invece si concentra più volentieri sui temi dell'amicizia, dell'emancipazione femminile e del credere nel proprio talento per forgiare il proprio destino.
Poi, va detto, il film è incapace di quella profondità emotiva necessaria a portare veramente alla luca questi temi così importanti, però rimane lodevole che l'esordio cinematografico di quella che già all'epoca era un'icona della musica pop si sia manifestato in un film on the road così volutamente diverso rispetto ai tanti altri tentativi delle dive della musica che hanno provato questa strada (la Carey, appunto, ma anche Christina Aguilera e Whitney Houston).
Ribadisco, il risultato finale è tutt'altro che perfetto: il finale, incapace di mantenere le aspettative, finisce per risultare sottotono rispetto al resto della pellicola, la regia è inesperta e la trama in alcuni passaggi è troppo frettolosa e, a volte, palesemente a servizio di quell'immagine di candore e innocenza imposta alla Spears dal suo managment, però tutto sommato "Crossroads" non è quel disastro cinematografico che alla critica è piaciuto descrivere ai tempi dell'uscita nelle sale. Anche perché, con gli occhi di oggi, questo film è a tutti gli effetti un gioiellino di cultura pop: non solo Britney in veste di attrice, ma Shonda Rhimes ("Grey's Anatomy", "Scandal", "How to Get Away with Murder", "Bridgerton") alla sceneggiatura, Zoe Saldaña ("Avatar", "Star Trek", "Guardians of the Galaxy", "Avengers"), Taryn Manning ("Orange Is the New Black") e Kim Cattrall ("Sex and the City", "Big Trouble in Little China", "Mannequin", "Queer as Folk", "Glamorous") tra le protagoniste e nientemeno che Dido tra gli autori della canzone portante della colonna sonora del film, "I'm Not a Girl, Not Yet a Woman".
Cast: Britney Spears, Anson Mount, Zoe Saldaña, Taryn Manning, Justin Long, Kim Cattrall, Dan Aykroyd.
Box Office: $61.1 milioni
Vale o non vale: Sicuramente non un titolo da recuperare a tutti i costi, ma i fan della Spears dovrebbero apprezzare anche a distanza di 20 anni.
Premi: 2 nomination agli MTV Movie & TV Awards per Miglior attrice esordiente e Miglior abbigliamento per la Spears. Nominato a 8 ai Razzie tra cui per Peggior film, regia, sceneggiatura e canzone originale ("Overprotected"), il film ha vinto per la Peggior attrice protagonista (Spears) e la Peggior canzone originale ("I'm Not a Girl, Not Yet a Woman").
Parola chiave: Audition.
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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 22 gennaio 2023

Film 2161 - Sex and the City

Intro: Serata casalinga insieme tra takeaway e Netflix. Primo film del 2023 con Ciarán.

Film 2161: "Sex and the City" (2008) di Michael Patrick King
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: non è che ci sia davvero molto altro da dire su questo film che non abbia già detto le altre 400 volte che l'ho recensito. "Sex and the City" film non è "Sex and the City" serie tv, eppure negli anni si impara ad apprezzarne in parte il valore nostalgico e il tentativo di riportare in vita un progetto che, almeno cinematograficamente, sarebbe tranquillamente potuto rimanere solo un'idea. Poi, per carità, meglio questo primo film che il sequel.
Tutto sommato, comunque, un prodotto che rivedo sempre volentieri in certi momenti nostalgici.
Film 122 - Sex and the City
Film 221 - Sex and the City
Film 405 - Sex and the City
Film 1072 - Sex and the City
Film 2161 - Sex and the City Film 121 - Sex and the City 2
Film 205 - Sex and the City 2
Film 253 - Sex and the City 2
Film 406 - Sex and the City 2
Film 1377 - Sex and the City 2
Cast: Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall, Kristin Davis, Cynthia Nixon, Jennifer Hudson, Candice Bergen, Chris Noth, David Eigenberg, Jason Lewis, Evan Handler, Willie Garson, Mario Cantone, Lynn Cohen, Gilles Marini.
Box Office: $418.8 milioni
Vale o non vale: Potendo, la serie è meglio. Per chi avesse meno tempo disposizione, qualche aspetto della magia del telefilm c'è anche qui, per quanto sbiadito. La storia è quello che è - comincia in un punto, prende una determinata direzione, per poi terminare esattamente dove si avevo iniziato - e Carrie è sempre Carrie (la meno "godibile" del gruppo che però qui mora sta una favola), in ogni caso "Sex and the City" è un innocente prodotto cinematografico che si può mettere in sottofondo senza richiedere al nostro cervello sforzi particolari.
Ps. Il momento poesie della biblioteca è cringy in ogni lingua.
Pps. La colonna sonora è ancora azzeccata.
Premi: /
Parola chiave: Abito.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 5 settembre 2017

Film 1408 - Grosso guaio a Chinatown

L'avevo sempre sentito nominare, ma ammetto che non fossi particolarmente curioso di scoprire questo titolo degli anni '80. Poi ho scoperto che la protagonista femminile era Kim Cattrall e il regista John Carpenter e questa particolare combinazione di elementi mi ha spinto a riconsiderare la mia posizione...

Film 1408: "Grosso guaio a Chinatown" (1986) di John Carpenter
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Non che mi sia dispiaciuto, ma devo ammettere che mi aspettassi tutt'altro film,sicuramente senza la parte fantasy. Detto ciò, un esperimento simpatico e chiassoso di un regista da cui francamente non mi sarei mai immaginato un prodotto del genere.
Qui l'influenza degli anni '80 è fortissima, soprattutto nei look e nell'imbastimento del ritmo della storia, quest'ultimo leggermente rallentato da un montaggio trattenuto dalle necessità degli effetti speciali dell'epoca, tra l'altro molto originali e all'avangardia (mi hanno spesso ricordato quelli di "Ghostbusters").
Per quanto riguarda la coppia di attori protagonisti, sono un duo totalmente inaspettato eppure funzionante alla perfezione: Russell è un ottimo protagonista, in parte e carismatico quanto basta, capace di dare vita al suo assurdo e machissimo personaggio dalla retorica facile; Cattrall (bellissima) avrebbe meritato più spazio, ma non manca di catturare lo stesso l'attenzione ogni volta che compare in scena. Assieme sono una bella coppia.
Insomma, "Big Trouble in Little China" non è stato per niente la pellicola che mi aspettavo e anche se avrei preferito qualcosa di più classico - meno arti marziali -, ho comunque goduto di quell'appeal nostalgico che stavo cercando nel momento in cui ho scelto di vedere questo film.
Cast: Kurt Russell, Kim Cattrall, Dennis Dun, James Hong, Victor Wong, Kate Burton, Donald Li.
Box Office: $11.1 milioni
Consigli: Meno arti marziali e più vibrazioni anni '80 da brat pack mi avrebbero trovato più soddisfatto, ma ammetto che il buon livello di stramberie, luci al neon, colonna sonora di pianola ed effetti speciali mi ha lasciato comunque soddisfatto. E' il classico esempio di film che al botteghino va malissimo, poi viene riscoperto col passare del tempo e trova addirittura la sua collocazione nel mondo cult.
Parola chiave: Occhi verdi.

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Bengi

giovedì 22 giugno 2017

Film 1377 - Sex and the City 2

Ogni tanto ci casco. E ricasco. E ricasco.

Film 1377: "Sex and the City 2" (2010) di Michael Patrick King
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Nostalgico di atmosfere "sexandthecitiane", dopo aver riguardato tutta la quinta stagione, sono tornato a commettere uno dei miei più irrinunciabili peccati originali, ovvero guastarmi una delle due pellicole cinematografiche legata alla geniale serie tv "Sex and the City".
Premesso che rivedere il telefilm a 30 anni mi ha aperto gli occhi non poco - è davvero un contenitore di grandi verità che da ragazzino non puoi arrivare a capire -, questo secondo lungometraggio di certo non aggiunge nulla al perfetto equilibrio di humor, glamour e chiacchiere open minded cui eravamo stati abituati, ma tutto sommato è l'innocente tentativo (oltre che di lucrarci sempre di più) di portare ai fan sfegatati un'altra fetta di quella gustosissima torta tristemente terminata nel 2004. Certo, si poteva fare molto di più, ma si sa che dal piccolo al grande schermo il salto è nel vuoto e spesso si paga. Va bene così, per la piccola dose annuale di Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda questo film è più che sufficiente.
Ps. "Vincitore" di 3 Razzie Award per le Peggiori attrici (Parker, Cattrall, Davis, Nixon), Peggior cast e Peggior Prequel, Remake, Rip-Off o Sequel...
Film 122 - Sex and the City
Film 221 - Sex and the City
Film 405 - Sex and the City
Film 1072 - Sex and the City
Film 2161 - Sex and the City Film 121 - Sex and the City 2
Film 205 - Sex and the City 2
Film 253 - Sex and the City 2
Film 406 - Sex and the City 2
Film 1377 - Sex and the City 2
Cast: Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall, Kristin Davis, Cynthia Nixon, Chris Noth, John Corbett, David Eigenberg, Evan Handler, Jason Lewis, Willie Garson, Mario Cantone, Lynn Cohen, Alice Eve, Raza Jaffrey, Penélope Cruz, Liza Minnelli, Miley Cyrus.
Box Office: $294.6 milioni
Consigli: Non il migliore dei due film, sicuramente non all'altezza della serie tv, ma se la nostalgia vi prende e non avete proprio il tempo di rivedervi tutti gli episodi, un saltino nel mondo di Carrie & co. lo potete fare anche attraverso questo secondo esperimento cinematografico.
Parola chiave: Relazioni amorose.

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Bengi

venerdì 19 febbraio 2016

Film 1072 - Sex and the City

E ogni tanto ne sento la mancanza...
Film 1072: "Sex and the City" (2008) di Michael Patrick King
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Rivedere "Sex and the City" è un po' come tornare a casa dopo un lungo viaggio, ti fa sentire bene, ti coccola e ti aiuta a riposarti. Ancora febbricitante, avevo bisogno di un titolo che mi lasciasse col sorriso, mi intrattenesse e mi piacesse in maniera certa, per cui ho rispolverato il fascino newyorkese delle 4 ragazze che amano la città e parlano di sesso. Sì, il discorso è sempre lo stesso: film e telefilm sono due cose completamente diverse - non c'è niente da fare - ma l'atmosfera è la stessa e Carrie & co. sono inimitabili, per cui anche senza il brivido della serie, posso dire che il film funziona egregiamente per noi nostalgici pur non essendo niente di eccelso. Tradotta in linguaggio cinematografico, la serie tv perde molto del suo appeal, della sua freschezza e dinamicità, eppure rivederlo mi mette sempre di buon umore. Avrei rivisto di seguito anche il secondo (e più brutto) film, ma mi sono astenuto. Se avrò bisogno di altra magia da "Sex and the City" potrò rifarmi con quello.
Film 122 - Sex and the City
Film 221 - Sex and the City
Film 405 - Sex and the City
Film 1072 - Sex and the City
Film 2161 - Sex and the City Film 121 - Sex and the City 2
Film 205 - Sex and the City 2
Film 253 - Sex and the City 2
Film 406 - Sex and the City 2
Film 1377 - Sex and the City 2
Cast: Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall, Kristin Davis, Cynthia Nixon, Chris Noth, Jennifer Hudson, Candice Bergen, David Eigenberg, Evan Handler, Jason Lewis, Lynn Cohen, Mario Cantone, Willie Garson, Gilles Marini, Dreama Walker.
Box Office: $415.2 milioni
Consigli: Caruccio, superficiale, divertente, ottimo per un intrattenimento veloce e senza pretese. può non piacere agli irriducibili della serie, ma per quanto mi riguarda èha comunque un valore affettivo che non posso non considerare. Niente di che, ma - come direbbe mia nonna - di compagnia.
Parola chiave: Municipio.

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Bengi

mercoledì 10 luglio 2013

Film 565 - Mannequin

Mi è tornata pretotentemente voglia di anni '80...

Film 565: "Mannequin" (1987) di Michael Gottlieb
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Con un incipit random-nonsense certamente originale (siamo nell'Egitto dei Faraoni...), "Mannequin" propone una magica favoletta giocosa e assurda, divertente e romantica da vero cult nel suo genere.
Premesso che non sapessi assolutamente nulla su questo film, ho apprezzato tantissimo la scoperta di Kim Cattrall ("Sex and the City") nel ruolo di protagonista - già porca - in panni succinti e disinibiti. Della serie: un destino segnato.
Tra le sode cosce da manichino di Kim, il protagonista Andrew McCarthy ("St. Elmo's Fire", "Bella in rosa") conoscerà le gioie dell'amore e il successo sul lavoro, diventato notturno vetrinista ispirato in grado di richiamare schiamazzanti e ammiranti folle di curiosi e appassionati di moda di fronte alle sue creazioni presso i grandi magazzini 'Prince & Company'. L'ambientazione da Harrods londinese o Rinascente milanese è anche piuttosto suggestiva, con spazi ampissimi e corridoi infiniti, nonché quello che oggi potremmo definire un reliquiario (o santuario) della cultura anni '80. Gli appassionati gradiranno.
Il mix di ingredienti di questo "Mannequin", insomma, funziona e intrattiene e, devo dire, ha anche una certa vena frizzante che da ritmo e fa sorvolare sulla spesso superficiale scelta narrativa. E' chiaro fin dall'inizio che si sia di fronte ad un prodotto leggero e di ampio consumo e, giustamente, si punta sul rendere tutto coloratissimo, glam (per l'epoca), sexy e spassoso. In questo senso gli ingredienti ci sono tutti.
La trama è semplice e, come si diceva, in molti punti affidata a scelte inusuali che spiazzano nel panorama ormai standardizzato del mondo cinematografico. Anche se è vero che di fatto l'incipit tra le Piramidi non ha alcun senso, l'ho trovato comunque inaspettato e significativo di un minimo sforzo di specializzazione rispetto alle altre commedie o comunque prodotti dello stesso periodo.
Insomma, mi sono goduto alla grande la visione di questa pellicola che mi ha fatto riassaporare con gusto le ambientazioni trash-chic di quegli anni e mi ha fatto scoprire una giovane Kim Cattrall di cui ignoravo in toto esordi e filmografia.
Ps. Il film si guadagnò le nomination agli Oscar, Golden Globes e Grammy per la Miglior canzone "Nothing's Gonna Stop Us Now" scritta da Albert Hammond e Diane Warren e fu un grande successo al botteghino: 6 milioni di dollari spesi per produrlo e $42,721,196 di incasso mondiale.
Film 565 - Mannequin
Film 2300 - Mannequin

Consigli: Assolutamente da recuperare per una serata in compagnia! Senza pretese, spensierato e spassoso è l'ideale da seguire con qualcuno accanto. Colonna sonora ad hoc e un retrogusto vintage che non deluderà i fan degli anni '80.
Parola chiave: Smaltimento rifiuti.

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Bengi

mercoledì 9 maggio 2012

Film 406 - Sex and the City 2

E - che coincidenza! - proprio nel giorno del compleanno di John Corbett, che qui interpreta Aidan, l'ex promesso sposo di Carrie, e che a quanto pare condivide la data di nascita con un'altra attrice di questo fortunato serial tv (Candice Bergen), la recensione del secondo capitolo cinematografico di...

Film 406: "Sex and the City 2" (2010) di Michael Patrick King
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Più brutto del primo, ma comunque godibile. Manca brio e magia, c'è solo glam e battutine prevedibili. Ma chi ama la serie gode comunque.
Film 122 - Sex and the City
Film 221 - Sex and the City
Film 405 - Sex and the City
Film 1072 - Sex and the City
Film 2161 - Sex and the City Film 121 - Sex and the City 2
Film 205 - Sex and the City 2
Film 253 - Sex and the City 2
Film 406 - Sex and the City 2
Film 1377 - Sex and the City 2
Consigli: Anche questo è un divertimento all'acqua di rose, ma comunque piacevole per chi è fan. Per gli altri Carrie potrebbe risultare, oltre che rugosa, anche un po' insopportabilmente nevrotico-cervellotica.
Parola chiave: Abu Dhabi.

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#HollywoodCiak
Bengi

Film 405 - Sex and the City

E proprio nel giorno del compleanno dell'attrice Candice Bergen (qui direttrice di Vogue), l'ennesima recensione della pellicola più modaiola degli ultimi tempi.

Film 405: "Sex and the City" (2008) di Michael Patrick King
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Ormai l'ho visto troppe volte per aggiungere qualcosa di nuovo... E' sempre un piacevole passatempo per chi non ha nulla da fare e vuole svagarsi un po'. Quindi... leggete di seguito!
Film 122 - Sex and the City
Film 221 - Sex and the City
Film 405 - Sex and the City
Film 1072 - Sex and the City
Film 2161 - Sex and the City Film 121 - Sex and the City 2
Film 205 - Sex and the City 2
Film 253 - Sex and the City 2
Film 406 - Sex and the City 2
Film 1377 - Sex and the City 2
Consigli: Sempre un ottimo antidoto alla noia nonché ottima compagnia per una serta tra amici.
Parola chiave: Manolo Blahnik.

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Bengi

sabato 29 ottobre 2011

Film 316 - L'uomo nell'ombra

Nuovo dvd - acquisto milanese - che casualmente porta ad un Polanski dopo Polanski.


Film 316: "L'uomo nell'ombra" (2010) di Roman Polanski
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Diego, Andrea, Andrea Puffo, Gianpaolo
Pensieri: "The Ghost Writer " è un film di gran classe diretta in sordina da Polanski che sa, però, tenere con fermezza le redini della narrazione. Compatto, ben recitato e intrigante, misterioso per l'atmosfera cupa e l'isolamento che segnano la quotidianità di Ewan McGregor non appena diventa a tutti gli effetti il ghostwriter per la biografia del politico Adam Lang/Pierce Brosnan.
Appassionante fino all'ultimo secondo - ricordate di non abbassare mai la guardi! - conduce lo spettatore sempre più vorticosamente nel mistero che lega i vari personaggi della storia uno ad uno grazie al manoscritto blindadissimo dell'ex Primo Ministro Britannico Lang.
Un libro che scotta, un omicidio come prologo, un'isoletta sperduta e una serie di personaggi ognuno con qualcosa da raccontare. Bella storia, ottimo cast (oltre ai già citati anche Kim Cattrall, Olivia Williams, Tom Wilkinson, James Belushi, Timothy Hutton) e grande atmosfera. Bello.
Film 113 - L'uomo nell'ombra
Consigli: Grande regia e bel film, solido e ben scritto, da vedere.
Parola chiave: Autobiografia.

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Ric

martedì 10 maggio 2011

Film 253 - Sex and the City 2

Ancora?! Basta...

Film 253: "Sex and the City 2" (2010) di Michael Patrick King
Visto: dal computer di Alice
Lingua: italiano, inglese
Compagnia: Marco, Alice
Pensieri: Eh, lo so, ancora una volta un film di "Sex and the City"... E nemmeno il più bello dei due...
Questa volta, però, la visione di quello che potremmo definire il 'secondo tempo' è stata in inglese e mi ha offerto una dimensione più 'internazionale' della pellicola, con le vocine stridule delle sue protagoniste a ricordarmi quanto - in certi casi - il doppiaggio faccia la differenza.
Comunque, per quanto questa pellicola possa essere totalmente in disaccordo con lo spirito della serie tv, da fan, non posso dire di disprezzarla con tutto me stesso. Per quanto vorrei, a volte ricado nella necessità di riabbracciare quell'atmosfera che tanto mi era piaciuta del tv show, senza però dovermi riguardare tutte e 6 le stagioni. Credo che, per molti, il compromesso sia questo.
Aggiungo che il Razzie alle peggiori attrici protagoniste (tutte e 4 le nostre eroine, qui in trasferta nel deserto) è decisamente immeritato. Recentemente ho visto recitazioni ben peggiori...
Lascio le due precedenti recensioni per non aggiungere commenti superflui.
Film 122 - Sex and the City
Film 221 - Sex and the City
Film 405 - Sex and the City
Film 1072 - Sex and the City
Film 2161 - Sex and the City Film 121 - Sex and the City 2
Film 205 - Sex and the City 2
Film 253 - Sex and the City 2
Film 406 - Sex and the City 2
Film 1377 - Sex and the City 2
Consigli: La visione in inglese è piuttosto divertente. Non sottovalutatela!
Parola chiave: Vacanze a scrocco.

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Bengi

venerdì 18 febbraio 2011

Film 221 - Sex and the City

Curioso che questo sia il film n°221 e che, la precedente volta che l'ho visto, fosse il n°122...


Film 221: "Sex and the City" (2008) di Michael Patrick King
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Massimo
Pensieri: E per l'ennesima volta torno su "Sex and the City", inevitabilmente ammaliato dal suo potere nostalgico-modaiolo che, di tanto in tanto, mi riporta alla visione di questa pellicola (più bella del secondo, inutile, episodio).
Da aggiungere rispetto alla precedente riflessione su questo primo capitolo [link] c'è solo che, a forza di rivederlo, non è poi così male.
Il telefilm, si sa, è tutta un'altra storia, ma non è che questa trasposizione cinematografica sia così malvagia (soprattutto una volta visto il '2').
Momento sempre esilarante quello della cattiveria negli occhi di Charlotte una volta che Big ha lasciato Carrie all'altare. E' quasi da fermo immagine (e su facebook c'è addirittura il gruppo).
Non è "Il diavolo veste Prada", ma si lascia guardare.
Ps. Solo per me Carrie sta meglio mora?!
Film 122 - Sex and the City
Film 221 - Sex and the City
Film 405 - Sex and the City
Film 1072 - Sex and the City
Film 2161 - Sex and the City Film 121 - Sex and the City 2
Film 205 - Sex and the City 2
Film 253 - Sex and the City 2
Film 406 - Sex and the City 2
Film 1377 - Sex and the City 2
Consigli: Amici, pop corn e patatine, un divano e qualche chiacchiera. Meglio goderselo così.
Parola chiave: Portachiavi.

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giovedì 20 gennaio 2011

Film 205 - Sex and the City 2

Il primo film del 2011 è perfettamente collegato all'ultimo film del 2010. C'entrano moda, stile, donne, amicizie, lavori e... New York!


Film 205: "Sex and the City 2" (2010) di Michael Patrick King
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Serena
Pensieri: Ormai specializzato con Serenza nelle visioni di film altamente fashion, non si può certo dire che con questo film abbiamo portato la tradizione ad un livello superiore.
"Sex and the City" non è più "Sex and the City" da un bel po', ma almeno il primo film dopo la seconda visione si salvava... Questo secondo capitolo, guardato per la seconda volta, non migliora la sua bassa posizione. Non fa ridere, non racconta nulla di nuovo, non aggiunge nulla alla storia dei personaggi, non regala 'sogni' di moda degni di essere definiti tali. Il tutto, purtroppo, si riduce a un semplice 'carino', che non basta a giustificare l'uscita di un sequel della durata, tra l'altro, di ben 146 minuti!
Inoltre, purtroppo, Sarah Jessica Parker ormai è semplicemente la brutta copia di sé stessa. Il suo personaggio è diventato la sua vita e, nel film, imita sé stessa mentre interpreta il personaggio. Non le riesce più tanto bene la magia, spalmata su più di due ore di pellicola.
Sarà che Carrie ci ha un po' stufato con le sue mille paturnie mentali, sarà che Samantha è talmente arrapata che risulta ridicola o che Charlotte ha voluto la bicicletta, ma a metà strada ha capito che pedalare è faticoso, comunque di fatto non c'è più quello scintillio (che tra l'altro Carrie cerca anche nel suo matrimonio, il che non è un buon segno...) di una volta.
Pare sia in cantiere un episodio numero 3. Staremo a vedere cosa NON succederà questa volta...
Film 122 - Sex and the City
Film 221 - Sex and the City
Film 405 - Sex and the City
Film 1072 - Sex and the City
Film 2161 - Sex and the City Film 121 - Sex and the City 2
Film 205 - Sex and the City 2
Film 253 - Sex and the City 2
Film 406 - Sex and the City 2
Film 1377 - Sex and the City 2
Consigli: Un film innoquo, perfetto per una serata senza alcuna pretesa in compagnia o da soli. Di fatto il tutto è piuttosto indifferente.
Parola chiave: Rapporti di coppia.

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Bengi

martedì 15 giugno 2010

Film 122 - Sex and the City

Visto il secondo capitolo, mi era venuta nostalgia dell'atmosfera molto glam e della vita super lusso. Allora ho recuperato il primo film e, due domeniche fa, ho concluso la mia settimana full immersion di...


Film 122: "Sex and the City" (2008) di Michael Patrick King
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Che inizio grintoso con la canzone di Fergie di sottofondo alle storie della nostre quattro amate eroine dell'era moderna (quella del sesso orale gridato ai quattro venti, per intenderci). Un riassunto delle vicende che hanno coinvolto Carrie & co. durante le sei stagioni televisive, nei passaggi fondamentali a far raccapezzare chiunque si approcciasse al mondo "Sex and the City" per la prima volta.
Dopo anni di assenza dalle scene, le 'ragazze' sembrerebbero davvero tornate alla ribalta in grande stile, ma, forse, barano un po'. Non è che, se guardiamo bene, ci accorgiamo che è tutto fumo e niente arrosto?
Ok, ci sono i vestiti, c'è lo humor, la moda, l'amore... ma poi? Da cosa si sono fatte abbindolare Carrie, Miranda, Samantha e Charlotte?! E noi perchè le seguiamo ancora?
Avendo visto questo primo capitolo subito dopo il secondo, non ho potuto fare a meno di chiedermelo: perchè il quartetto funzionava tanto bene in tv e così faticosamente sul grande schermo? Va bene, 20 minuti che diventano 2 ore sono decisamente un bel cambiamento, ma, andiamo, non può essere tutto qui. Non è che Carrie ci ha un po' frantumato le palle con sto Mr Big che poi in effetti sposa? Sei stagioni di tv show possono essere riassunte con la stessa sintetica descrizione di questo film: tanto rumore (in questo caso guardare) per nulla.
Ora, non sto rinnegando SATC - non sia mai! - sto solo cercando di vederci più chiaramente. Carrie non mi è mai stata simpatica, ho sempre preferito la praticità di Miranda e la spensieratezza di Samantha. Qui, però, perdono tutte il loro caratteristico smalto che me le aveva fatte amare.
"Sex and the City" (tv) è un must, è stato anticipatore e sdoganatore. "Sex and the City" (film) è per gli appassionati, ma, allo stesso tempo, li delude.
Se fosse stato solo un film nato dalla penna di Michael Patrick King, lo avrei semplicemente definito una a tratti divertente, molto spesso zuccherosa commedia che non avrebbe avuto ragione di esistere se i protagonisti si fossero sposati subito e ci avessero risparmiato mille menate infinite.
Siccome, però, io il telefilm l'ho amato, alla descrizione aggiungo solo una postilla conclusiva: ... però è pur sempre "Sex and the City"! (Della serie: piuttosto che niente...)
Film 122 - Sex and the City
Film 221 - Sex and the City
Film 405 - Sex and the City
Film 1072 - Sex and the City
Film 2161 - Sex and the City Film 121 - Sex and the City 2
Film 205 - Sex and the City 2
Film 253 - Sex and the City 2
Film 406 - Sex and the City 2
Film 1377 - Sex and the City 2
Consigli: Evitate questo film se siete in procinto di sposarvi. Le paranoie degli sposini sono qualcosa di corrosivo anche per i cuori più zuccherosi. Il resto è moda (discutibile) e (poco) sesso.
Parola chiave: Amore.

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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 12 giugno 2010

Film 121 - Sex and the City 2

Dopo una lunghissima attesa, tantissimi scatti rubati dal set, poster improponibili con occhiali da sole tamarrissimi e certi rumors su comparsate eccellenti, finalmente al cinema il secondo capitolo delle 'ragazze'!

Film 121: "Sex and the City 2" (2010) di Michael Patrick King
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Licia, Andrea, Stefano
Pensieri: Nessuno vuole fare una strage, signore e signori - sarebbe inutile sparare sulla croce rossa - prendiamolo per quello che è: il tripudio del nulla!
Per quanto mi faccia male vedere snaturato un prodotto tv così ben confezionato (e forse uno dei migliori di tutti i tempi), bisogna ammettere che "Sex and the City" ha decisamente perso smalto. Tempi e toni son cambiati, meno rapidità e spensieratezza, più drama e pensatezza distruggono una struttura che, dal '98 al 2004, ha caratterizzato uno dei tv show più seguiti e premiati della storia.
Fa male, quindi, rivedere Carrie e le sue tre amiche sb(r)occate avventurarsi per Abu Dhabi senza scopo o meta, semplicemente sfoggiando completi (per la maggior parte improponibili) di extra lusso che fanno di tutte quante delle attempate signore di lusso. Non che siano vecchie, in effetti, ma mostruosamente cambiate sì! L'unica sempre fedele a sé stessa, per modi, stile e decadenza (facciale) è Miranda/Cynthia Nixon, la sola a risultare sensata alla fine della fiera. Colpisce - per forza - Samantha, sempre energica, battagliera e fiera tanto a New York quanto in Marocco, qui tornata all'antico splendore (leggi sesso a gogo). Charlotte è sempre Charlotte, vive in un sogno, questa volta disturbato dall'interno causa figlie moleste che la fanno impazzire. Ma poi basta, la storia potrebbe anche finire qui, non fosse che mr Michael Patrick King (regista e sceneggiatore) deve dare a Carrie 146 minuti di pellicola per poter sproloquiare sul suo nuovissimo matrimonio con Mr Big, dei suoi dubbi, delle sue impressioni. Nella versione tv Carrie era, sì, molto spesso una rompi coglioni, ma sempre con una marcia in più. Qui, purtroppo, risulta inutilmente complessata, infinitamente noiosa e (mannaggia!) un'insoddisfatta cronica.
Avuto il Big che voleva, rivede Aidan - e già il fatto che lo avesse lasciato la dice lunga - e manda in crisi la fresca unione (appena due anni) per un bacetto inutile. Se nel precedente capitolo cinematografico era stato Big a dimostrare insicurezza su coppia e matrimonio (quanto si odiava quell'infinitamente tuo, nostro vostro e loro), questa volta è la Carrie ormai senza porro a evidenziare tendenze autodistruttive (ma va?!). Il tutto si risolverebbe in un batter d'occhio, non fosse la distanza tra i due sposini (e la necessità di giustificare il costo del biglietto).
Ma nemmeno questo da brio alla vicenda, non c'è mordente, non c'è vero interesse, se non il fantasma di un'avventura (il telefilm) conclusa da tempo ma che continua ad essere utilizzata per lucrare sull'amore di tanti fan. Per carità, l'appuntamento con questo tipo di pellicole si gradisce sempre, è quasi un evento mondano andare al cinema e vedersi attorniati da ragazzine truccate da prostitute che credono di aver azzeccato la mise fashion; però non ci si dovrebbe fermare solo a quello.
Se il film, come già del resto il primo, la tirasse meno per le lunghe e giocasse più sul concreto (ma il matrimonio tra Stanford e Anthony che ci sta a dire così, buttato lì?!), vivesse non solo in funzione degli abiti, ma anche di eventi interessanti e non si giocasse cartucce importanti come camei di star quali Liza Minnelli, Penélope Cruz e (aimè) Miley Cyrus senza alcuna coscienza e logica, ma solo con l'intento di legare nomi famosi alla promozione del film, allora forse avrebbe senso produrre una pellicola come questa e pensare perfino a un numero 3 (come del resto già si sta facendo). Purtroppo manca un vero motivo, una storia interessante o quantomeno un'idea di fondo che giustifichi addirittura una nuova pellicola. Cosa potrebbe succedere ancora? Carrie madre a 50 anni? Samantha regina dell'ospizio? Charlotte ai ferri corti con il marito? Il figlio di Miranda all'università? E poi cosa, uno spin-off sulla prole delle ragazze?
Sono d'accordo con l'idea che la vita non finisca a 40 anni e che sia più che giusto parlare anche nei film non solo dei o delle ventenni arrapati/e. Però c'è un limite a tutto, specialmente se non si sa che raccontare.
Carrie, Samantha, Miranda e Charlotte rimangono icone dell'immaginario gay-fashion, rappresentanti di una parte enorme di persone che credono di potersi permettere azzardi di moda solo perchè Carrie ha deciso che il tulle viola nel deserto è un must. Si amano perchè hanno sdoganato il sesso in tv, hanno elevato alla potenza il femminismo e, soprattutto, spianato la strada alla produzione HBO che, in quanto a show televisivi ormai è garanzia di qualità ("True Blood" in primis). Però, forse, è ora di dire basta. Non perchè a noi non vada più di vedere "Sex and the City", ma perchè finchè il compromesso per 'assistere' alla vita delle nostre eroine è quello di vederle sciupate in due ore di banalità, allora preferiamo rivederci all'infinito il telefilm comodamente seduti a casa, crogiolandoci nel ricordo di quanto fosse fantastico girare per New York in compagnia delle ragazze.
Film 122 - Sex and the City
Film 221 - Sex and the City
Film 405 - Sex and the City
Film 1072 - Sex and the City
Film 2161 - Sex and the City Film 121 - Sex and the City 2
Film 205 - Sex and the City 2
Film 253 - Sex and the City 2
Film 406 - Sex and the City 2
Film 1377 - Sex and the City 2
Consigli: In compagnia, con gli amici, le amiche di sempre, i cocktails, morosi arrapati, micro-cani a forma di topo... portate chiunque! E' un evento e, agli eventi, non ci si va mai da soli!
Parola chiave: Bacio.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 21 maggio 2010

Film 113 - L'uomo nell'ombra

Finalmente di nuovo al cinema dopo tanto tempo - tralasciando la parentesi inglese - a vedere un film di un grandissimo autore dei nostri tempi!


Film 113: "L'uomo nell'ombra" (2010) di Roman Polanski
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Stefano
Pensieri: Di questo film non riesco a ricordare il titolo italiano. Sarà che anche questa volta ci troviamo di fronte a un caso di banalità imbarazzante - tanto che io avrei lasciato il titolo originale ("The Ghost Writer") che rendeva perfettamente lo stesso - che, al solito, penalizza la prima impressione che lo spettatore può farsi della pellicola (la locandina come specchio dell'anima di un film: sarà per questo che i film italiani mi attirano così poco?).
Comunque, a parte la problematica del titolo, questa nuova fatica di Polanski (suoi film visti: "La nona porta", "Chinatown" e "Rosemary's Baby") mi è decisamente piaciuta. E (indovinate?) a cosa mi ha fatto ripensare? A un bellissimo film visto di recente, claustrofobico e teso come questo, di un altro autore stra-acclamato: "Shutter Island" di Scorsese.
Come in quest'ultimo si ha l'impressione di non aver via di scampo, un'uscita secondaria da cui fuggire, così qui, isolati dalla civiltà, prigionieri di un'isola che non lascia scampo (e inghiotte le sue vittime), siamo costretti a sottostare alle ferree regole imposte dall'ex primo ministro Pierce Brosnan/Adam Lang/un-poì-anche-Tony-Blair che vuole scrivere la sua biografia e necessita, appunto, di un 'ghost writer', autore-fantasma che scriva per lui la storia della sua vita.
Il lavoro, già cominciato da un precedente scrittore (presunto) suicida, deve essere concluso da un sostituto, lavoro per cui viene assunto Ewan McGregor, ritenuto capace di resuscitare un libro potenzialmente esplosivo, ma decisamente da sfoltire.
Ovviamente non mancheranno stranezze, misteri, problemi (la gabbia non piace a nessuno) e svariate complicazioni che porteranno a un epilogo decisamente non scontato.
Insomma, man mano che la storia procede, l'intreccio coinvolge lo spettatore che si ritrova a chiedersi come potrà mai risolversi un casino tanto ben costruito. Se l'idea (ottimamente realizzata) non risulterà delle più innovative, sorprenderanno, di più forse proprio per quest'ultimo motivo, i colpi di scena finali che trascinano, per forza di cose, il film in una dimensione quasi più da thriller d'azione.
Interessante, ben realizzato, sicuramente un buon intrattenimento, perfetto per ricordarci che Polanski, nonostante le vicende giudiziarie che lo coinvolgono, è un regista di qualità, certamente da ricordare più per le sue opere che per il resto.
Buono anche il cast che, oltre ai già citati (ma Brosnan ha una faccia da sberle fastidiosissima), vede il sempre bravissimo Tom Wilkinson, garanzia per il cinema di qualunque genere, Olivia Williams, qui moglie dell'ex 'prime minister', ambigua e misteriosa figura che sembra relegata in secondo piano, ma in realtà dimostrerà lati nascosti; infine e, ammettiamolo, un po' a sorpresa, la Kim Cattrall di "Sex and the City" (ricordiamo l'appuntamento a brevissimo, il 28 maggio, con il secondo capitolo), qui meno glam e tirata, ma comunque impressionantemente in forma, recita finalmente senza botox e cazzi attorno e si presenta unicamente come attrice capace e adatta al ruolo.
Un insieme equilibrato di elementi che fanno davvero apprezzare il film e la sua storia. Sicuramente da vedere, anche per il premio alla regia di Polanski all'ultimo Festival del cinema di Berlino.
Consigli: Rimanere concentrati durante la visione, non perdere i dettagli e lasciare che la narrazione metta insieme i pezzi. Chi è davvero sé stesso?
Parola chiave: Penna USB.




Ric