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martedì 14 settembre 2010

Film 135 - Voce del verbo amore

Appena trasferito in casa nuova, senza internet e con tutti i dvd ancora impacchettati negli scatoloni, mi è toccato accedere la tv per la prima volta dopo un anno. E la sera cosa ti trovo? Un film italiano. Che per una buona metà del tempo credevo fosse una delle solite fiction...


Film 135: "Voce del verbo amore" (2007) di Andrea Manni
Visto: dalla TV
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Si sa che d'estate non ci si posso aspettare grandi cose dalla tv italiana. Repliche, banalità, inutilità, qualche programmino leggero e rubriche di ''approfondimento''...
In una calda serata di luglio, in casa a godermi le nuove quattro mura (finalmente) in solitaria, accendo la mia vecchia tv che ancora resiste nonostante due traslochi e anni di vita ormai sul groppone. E cosa ti trovo sulla RAI?! Un film italiano, che scambio per fiction (ammetto di non essere un abituè del genere) della più classica banalità cui ci hanno abituato, in cui ritrovo le facce conosciute di Giorgio Pasotti e Stefania Rocca. Solo sul finale scopro il titolo del film e lo collego a qualche recensione letta anni fa riguardo questa commediola all'italiana (che oggi vuol dire stupida e senza impegno) incentrata sul tema dell'amore e della famiglia.
Ovviamente le situazioni sono di una semplicità imbarazzante, l'amore trionfa sempre su tutto e il lieto fine ricongiunge la famiglia prima divisa da una separazione da crisi di mezza età. La coppia Pasotti-Rocca non tocca certo picchi di complicità senza pari, ma sicuramente risulta migliore di una Manuela Arcuri che flirta con Gabriel Garko... Il paragone è inevitabilmente quello con la peggiore fiction dei nostri giorni proposta dalla tv italiana (ma non è che la 'migliore' si possa definire di qualità...) e comunque il risultato finale del prodotto è decisamente scarso, privo di una ben che minima specifica dei personaggi, di un loro spessore umano che vada oltre la macchina che rappresentano. Non a caso, comunque, questo film passò quasi inosservato al cinema quando uscì...
Ps. Se nemmeno le tette mostrate nel trailer da una dei personaggi sono riuscite a portare in sala il pubblico medio italiano, qualcosa vorrà pur dire...
Consigli: Per chi ama Pasotti o il cinema italiano facile facile. Altrimenti non c'è motivo di perdere tempo. Meglio cambiare canale!
Parola chiave: Buoni sentimenti.


Ric

domenica 7 febbraio 2010

Film 73 - Baciami ancora

Il primo film del 2010 che vedo nel 2010...


Film 73: "Baciami ancora" (2010) di Gabriele Muccino
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Ale
Pensieri: Ci terrei subito a precisare che NON volevamo assolutamente vedere questa disgrazia del cinema italiano, ma avevo dei biglietti gratis per il cinema e, traditori, hanno cambiato il film in cartellone a sorpresa dopo una sola settimana di "Tra le nuvole" preferendo questa oscenità al film con Clooney.
Detto questo, non credo nemmeno che si possa parlare di film riferendoci al suddetto prodotto di massificazione e smercio di falsità sui sentimenti umani over 30. Io dubito seriamente che la realtà italiana che ci regala questa (che potrebbe essere una puntata di una qualunque fiction italiana di oggi) 'pellicola' riferita agli adulti di oggi possa anche solo avvicinarsi alla realtà.
Ovviamente è sempre il pisello a farla da padrone, nel senso che una scopata vale sempre molto di più di un sentimento. Si tradisce perchè infelici, ma poi si ritorna all'ovile da brave sperdute pecorelle; ci si fa mettere incinta dall'ex marito mentre il nuovo boy è fuori casa; ci si urla in faccia perchè il bambino avuto con un altro è troppo piccolo per capire che mamma si sbatte il migliore amico del(l'ex) babbo.
Io non so Muccino che idea di persone sui 30-40 abbia, ma di sicuro qui non ci siamo. E' tutto un sussurro, una recitazione posticcia, una serie di situazioni frustranti. Al cinema, giuro!, è stata un'agonia dover seguire i 155 minuti di interminabili cazzate.
La Puccini sembra sempre sperduta nella foresta di Bambi; Accorsi è arrugginitissimo con la recitazione; l'Impacciatore a volte è talmente sopra le righe che neanche Ambra Angiolini mi aveva fatto venire una pelle d'oca simile; Santamaria sembra Gesù Cristo strabico e strambo; e, dulcis in fundo, Pasotti: ma che gli hanno fatto?!?! Ma è stato uno sfogo del truccatore o ha un senso renderlo così brutto?! E' inguardabile, ma senza motivo! Solo perchè te ne stai in giro per il mondo diventi quasi calvo e brutto?! Oppure dovrebbe rappresentare la punizione del suo personaggio per le colpe commesse? O, più semplicemente, un vezzo di trucco?
Io, scusate, ma non mi capacito della bruttezza di un film del genere, di un narratore come Muccino che, non so se per sua volontà, pretende di passare per l'analista favorito degli ex giovanissimi. Io non biasimo la sua necessità di cavalcare l'onda finchè c'è (a proposito: non poteva mancare la famigliola davanti alla tv che si guarda uno degli ultimi film di Will Smith, "Io sono leggenda"... Ma Muccino caro, tanto valeva autocitarsi e farla finita!), però tirando troppo la corda si rischia sempre che si spezzi!
Orrendo, veramente bruttissimo. Ringrazio il cielo di non aver pagato.
Ps. L'unica che si salva è Valeria Bruni Tedeschi, sorellastra di Carla Bruni, che è anche l'unica che riesca a recitare degnamente. Ma che sia Muccino che non ha saputo dirigere il proprio cast? Mah...
Consigli: Non andatelo a vedere. E' una cosa che non si guarda, davvero!
Parola chiave: Boh... La noia?!


Ric