Visualizzazione post con etichetta college. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta college. Mostra tutti i post

martedì 10 agosto 2021

Film 1806 - Life of the Party

Intro: Terzo ed ultimo film prima del mio ufficiale approdo in Sud America. Ya vengo pelotudos!

Film 1806: "Life of the Party" (2018) di Ben Falcone
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: sulla carta - e visto il trailer - questa pellicola non sembrerebbe nemmeno così terribile. Sa di tante cose già viste, per carità, ma l'idea di riportare in salsa comica una mamma a studiare al college insieme alla figlia sembrerebbe anche invitante. Poi Melissa McCarthy in questi casi ci sa fare.
La verità è che, per quanto tutto considerato "Life of the Party" non sia un prodotto tremendo - o non tanto quanto mi aspettassi, almeno - rimane sempre il fatto che la combo McCarthy + marito Ben Falcone è già da troppo tempo incapace di portare sul grande schermo qualcosa di nuovo. E non perché le idee non ci siano, ma perché la scelta di come declinarle queste idee è purtroppo sempre e immancabilmente la stessa confinando, tra l'altro, la McCarthy a una serie di ruoli fotocopia in cui interpreta la fuori di testa e un po' pazza e sclerotica che tutti inizialmente prendono in giro ma finiranno inevitabilmente per apprezzare ("The Boss", il TERRIBILE "Tammy", "Thunder Force", ma anche altri titoli non diretti da Falcone come "The Heat", "Identity Thief" o "Ghostbusters"). Insomma, si sta un po' tirando la corda.
In questo caso specifico mi sento di dire che, nonostante mi aspettassi davvero un prodotto tremendo, il risultato finale tutto sommato è anche godibile (considerate le preventive basse aspettative). E' una gran boiata sì, ma si è visto di peggio.
Cast: Melissa McCarthy, Gillian Jacobs, Maya Rudolph, Julie Bowen, Matt Walsh, Molly Gordon, Stephen Root, Jacki Weaver, Gillian Jacobs, Debby Ryan, Christina Aguilera.
Box Office: $65.9 milioni
Vale o non vale: Tra tutti i titoli comici con la McCarthy non è certo il migliore, ma diciamocelo, nemmeno il peggiore. A voi la scelta.
Premi: Vincitore del Razzie per la Peggior attrice protagonista (anche per "The Happytime Murders").
Parola chiave: Divorzio.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

sabato 22 maggio 2021

Film 2005 - Operation Varsity Blues: The College Admissions Scandal

Intro: Di nuovo una richiesta cinematografica di Ferdia, anche se questa volta devo ammettere che avrei recuperato il film su Netflix in ogni caso.

F
ilm 2005: "Operation Varsity Blues: The College Admissions Scandal" (2021) di Chris Smith
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non sono un grande fan dei documentari che mixano spezzoni con immagini di repertorio ad altri recitati da attori - specialmente perché di solito si tratta di attori non particolarmente conosciuti, il che di solito si traduce in una recitazione non esattamente da Oscar - per cui sono rimasto un po' deluso quando ho capito che questo "Operation Varsity Blues: The College Admissions Scandal" (mamma mia che titolo tremendo) si basava principalmente sulla messa in scena degli eventi originali da parte di un cast capitanato da Matthew Modine nei panni di Rick Singer.
Va detto che il risultato finale non è male ed è sicuramente di intrattenimento e riesco a capire il motivo per cui la scelta di ricreare gli accadimenti sia stata qui quasi necessaria, considerato che lo scandalo delle ammissioni ai college americani tramite mazzette pagate da genitori abbienti si è verificato appena due anni fa, per cui le immagini di repertorio a disposizione devono essere piuttosto limitate.
Detto ciò, non riesco a capire il senso di un documentario ibrido, specialmente perché la possibilità di ricreare la storia attraverso un'opera di fiction era un'opzione tutt'altro che impensabile e non credo che l'oggettività dei fatti ne avrebbe risentito.
In general, comunque, penso che "Operation Varsity Blues: The College Admissions Scandal" sia un titolo sufficientemente intrigante, non tanto per il documentario in sé - che non è niente di straordinario - quanto per la storia che racconta e i giochi di potere che mette in luce. Come al solito sono i ricchi a farla da padrone e anche se non c'era davvero bisogno di ribadirlo perché ci credessimo, è sicuramente cosa buona e giusta ricordarcelo tramite fatti, dati e cifre.
Cast: Matthew Modine, Roger Rignack, Jillian Peterson, Josh Stamberg, Courtney Rackley, Wallace Langham; Robert Fisher, Lori Loughlin, Mossimo Giannulli, Olivia Giannulli, Jane Buckingham, Felicity Huffman.
Box Office: /
Vale o non vale: Interessante per la storia che tratta, anche se il film di per sé sa meno di documentario e più di opera di fiction.
Premi: /
Parola chiave: Side door.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

sabato 7 dicembre 2019

Film 1687 - The House

Intro: Non sono un fan di Will Ferrell, ma amo Amy Poehler, quindi volevo assolutamente vedere questa commedia.
Film 1687: "The House" (2017) di Andrew Jay Cohen
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: me lo aspettavo più divertente? Sì. Mi ha divertito? Sì.
Diciamo che questo "The House" aveva del potenziale intrattenitivo evidente, sia per la storia sia per il cast, che però rimane per la maggior parte non sfruttato, preferendo un cammino più convenzionale, forse una comicità più basica di quanto non si sarebbe voluto. Poi a me personalmente Ferrell non piace, ma Amy Poehler è una grandissima comica e professionista e, devo ammettere, tra di loro la chimica è evidente. Però il film non decolla mai veramente del tutto e rimane bloccato in quella bolla di scemenze surreali che un tempo potevano anche essere abbastanza per sostenere un'intera operazione cinematografica, ma al giorno d'oggi non sono più sufficienti. Insomma, lo spunto è interessante, la realizzazione scade troppo spesso nel banale.
Cast: Will Ferrell, Amy Poehler, Jason Mantzoukas, Nick Kroll, Allison Tolman, Michaela Watkins, Jeremy Renner, Alexandra Daddario.
Box Office: $34.2 milioni
Vale o non vale: Cosa fa una coppia di genitori senza soldi sufficienti per pagare le rate del college alla figlia quando la borsa di studio vinta da quest'ultima viene destituita? Mettono insieme un piano alternativo che prevede il trasformare una proprietà privata in un casinò illegale. I presupposti per un divertimento spensierato ci sono tutti, ma il film non convince del tutto. E' una trovata simpatica, ma ci si ferma a questo.
Premi: /
Parola chiave: Accetta.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 5 ottobre 2018

Film 1517 - Lady Bird

Intro: I was so into this movie without even had a clue about it, but I loved the fact that this is an all-women project and the movie got ravishing reviews. Not to mention all the nominations that it got from the latest award season...
Film 1517: "Lady Bird" (2017), Greta Gerwig
Watched: my laptop
Language: English
Watched with: Fre
Briefly: I really have to say that I wasn't impressed by "Lady Bird". Greta Gerwig directorial debut can be fun sometimes and it is surely solid when it comes to the plot, but in the end I didn't enjoy it that much. Probably my expectations were too high for a movie that got so far with reviews and awards. And most of the time it's hard to match what you would like to see with what you're actually seeing;
I am definitely in love with Saoirse Ronan, she really can act! I think she deserves her Golden Globe as Best Actress even though an Oscar win would have been difficult to imagine, mostly because of the other performances nominated this year. Anyway I prefer her in "Brooklyn", where she is simply divine. A round of applause also to Laurie Metcalf, absolutely perfect in this role;
I find a little bit difficult to see where does Gerwig Best Director nomination comes from. Nolan in "Dunkirk" is amazing and was about time that Guillermo del Toro's talent got recognised, but "Lady Bird" directorial effort is not any different from other coming-of-age comedy-drama movies we see almost everyday;
I think this is a decent film that works mostly because of its great cast and a story that sounds really true even though it's fiction. It's easy to relate with Lady Bird McPherson, a senior student at a Catholic high school in Sacramento, that struggles to find herself in a world that she doesn't see as her own. She needs to find her way through school, parents expectations, friends, dreams and all that stuff teenagers must experience while they try to figure it out what they'd like to be in adult life. Apart from that, "Lady Bird" isn't that amazing, even though it has its moments.
Cast: Saoirse Ronan, Laurie Metcalf, Tracy Letts, Lucas Hedges, Timothée Chalamet, Beanie Feldstein, Stephen McKinley Henderson, Lois Smith.
Box Office: $78.5 million
Worth watching?: I was expecting something else or, probably, I was just expecting too much. Anyway I find "Lady Bird" a very normal film that deserve a chance, even though it's not that great as the critics want you to believe.
Awards: Nominated for 5 Oscars (Best Motion Picture of the Year, Best Performance by an Actress in a Leading Role, Best Performance by an Actress in a Supporting Role, Best Achievement in Directing, Best Original Screenplay), 4 Golden Globes (winning Best Motion Picture - Musical or Comedy and Best Actress) and 3 BAFTAs (Best Original Screenplay, Best Supporting Actress, Best Leading Actress).
Key word: College.

Did you like it? Buy it HERE!

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 16 giugno 2017

Film 1374 - 22 Jump Street

Avevo cominciato a rivederlo qualche mese fa, senza portare a termine la visione. Così ho pensato, all'occasione giusta, di ricominciare d'accapo e vedere nuovamente questa commedia.

Film 1374: "22 Jump Street" (2014) di Phil Lord, Christopher Miller
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Alla fine mi ha fatto di nuovo divertire. Continuo a considerare la scena tra Jonah Hill e Jillian Bell una delle più esilaranti che il cinema americano abbia partorito di recente nell'ambito della commedia caciarona e, in generale, questo sequel non delude le aspettative nei confronti del primo capitolo (a sua volta tratto dalal serie tv).
L'avventura replica la formula precedente, prendendosene non poco gioco: due ragazzoni belli e fatti arrivano al college, ma sotto copertura, per scoprire chi stia vendendo una droga illegale che fa sballare gli studenti a tal punto da renderli pericolosi per se stessi. L'indagine porterà a qualche colpo di scena e, soprattutto, una serie di situazioni assurde e maledettamente divertenti che, alla fine, divertiranno lo spettatore quel tanto che basta per ricordare con piacere questa pellicola (molto estiva).
Film 638 - 21 Jump Street
Film 765 - 22 Jump Street
Cast: Jonah Hill, Channing Tatum, Peter Stormare, Ice Cube, Wyatt Russell, Amber Stevens West, Jillian Bell, Nick Offerman, Queen Latifah, Patton Oswalt, Craig Roberts, Rob Riggle, Dave Franco, Seth Rogen, Bill Hader, Anna Faris, Diplo.
Box Office: $331.3 milioni
Consigli: Prodotto simpatico, divertente, con una buona dose d'azione e due protagonisti davvero ben assortiti. Il risultato finale funziona bene e bisogna dire che "22 Jump Street" è un perfetto sequel, oltre che titolo adatto ad un'occasione di disimpegno e totale relax.
Parola chiave: Tatuaggio.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 21 aprile 2017

Film 1346 - The Bye Bye Man

Qualche settimana fa avevo trovato lo streaming in inglese di questo film, in uscita in Italia il 19 aprile. Così l'ho visto prima che arrivasse nelle sale: ho fatto bene a non investirci dei soldi...

Film 1346: "The Bye Bye Man" (2017) di Stacy Title
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Poe
Pensieri: Evitando di volerci spendere troppe parole, diciamo pure che "The Bye Bye Man" non è un granché (volevo scrivere fa schifo, ma sarebbe onestamente esagerato). E' un titolo horror scialbo e senza molto da dire, con non pochi buchi narrativi emomenti non esattamente di logica consequenzialità, recitato molto male e con un cattivo soprannaturale francamente deludente.
La cosa che forse più mi ha colpito è quanto si punti su sesso e nudo, insieme al fatto che Faye Dunaway abbia deciso di aderire al progetto. L'attrice - che ha vinto un Oscar, 3 Golden Globe, 1 BAFTA e 1 Emmy - assente dal grande schermo dal 2010 ha scelto proprio questa pellicola per ritornare al cinema e, onestamente, non poteva buttare nel cesso la sua carriera in maniera migliore.
Per il resto si tratta di un inutile titolo pseudo orrifico che, non avendo niente da raccontare, si barrica dietro molti, moltissimi momenti di silenzio e buio. Bey bye, man.
Cast: Douglas Smith, Lucien Laviscount, Cressida Bonas, Doug Jones, Carrie-Anne Moss, Faye Dunaway, Jenna Kanell.
Box Office: $24.6 milioni (ad oggi)
Consigli: Tra gli horror in circolazione, questo è particolarmente deboluccio. Speravo che la visione in lingua originale postesse un minimo salvare la baracca, ma il fatto è che la storia manca di appeal ed è maledettamente prevedibile, per cui non c0è proprio niente da fare. In momenti di necessità si può anche guardare, ma meglio non aspettarsi niente.
Parola chiave: Don't think it. Don't say it.

Se ti interessa/ti è piaciuto

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 13 ottobre 2015

Film 1013 - Kristy

L'estate è per l'horror la stagione migliore. Ecco uno dei titoli estivi che avevo perso al cinema e recuperato a casa.

Film 1013: "Kristy" (2014) di Oliver Blackburn
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Lu
Pensieri: Un po' incerto nell'inizio, alla fine anche questo titolo del genere 'da spavento' trova una sorta di coerenza e riesce a portare a termine una storia non certo innovativa, ma quantomeno in grado di creare suspense.
I bui e interminabili corridoi solitari del college in cui alloggia la poverella Justine (Haley Bennett) si tingeranno di sangue quando un branco di pazzi di una specie di setta tenterà di uccidere il suo personale sacrificio, per l'occasione ribattezzato Kristy. Per non farsi mancare nulla gireranno ovviamente anche un bel video, così da poterlo caricare sullo stesso portale che raccoglie le testimonianze video di altri pazzi come loro che si sono imbarcati nella stessa impresa sacrificale. Come dicevo, questo inizio non è particolarmente originale, né sufficientemente definito. La follia del sacrificio umano non è approfondita, ma piattamente utilizzata quale scusa per l'aggressione, mancando totalmente di un minimo background capace di contestualizzare anche solo vagamente la trama. Inoltre per buona parte del primo tempo è inevitabile pensare che si tratti dell'ennesima pellicola riguardo a snuff movie, quando la realtà sarà diversa. Una volta capito di essere braccata da pazzi maniaci e pure mitomani, infatti, Justine finirà per passare al contrattacco. L'evento scatenante sarà l'uccisione sotto i suoi occhi del fidanzatino biondo (Lucas Till), il che la scuoterà tanto da spingerla a vendicarsi e, soprattutto, salvare la propria vita. Da vittima a carnefice.
Anche questa seconda parte non è certo originale, ma almeno all'interno dell'operazione "Kristy" ha più senso. Lo snuff movie è una scusa per rendere ancora più 'spaventosi' i predatori; la setta che richiede il sacrificio umano solo il pretesto iniziale. Questi due aspetti insieme non sono sufficienti a giustificare la storia, troppo deboli per renderla interessante. Il film, invece, si riaccende proprio quando la protagonista reagisce e, diciamocelo, finalmente succede qualcosa.
Dunque questa pellicola non è niente di che. Sa creare una buona atmosfera e regala qualche momento carico di suspense, ma ci fermiamo qui.
Cast: Haley Bennett, Ashley Greene, Lucas Till, Erica Ash, James Ransone.
Box Office: € 157.324 (solo Italia)
Consigli: Cast giovane, horror così così, tipico titolo estivo. Può funzionare solo in quella che è la stagione più tranquilla per quanto riguarda il mondo del cinema e lì, infatti, l'hanno collocata. Non c'è molto da dire, se non che si tratta di un horror che non ha nulla di nuovo da raccontare, ma può funzionare. Al buio nella vostra camera, da soli, quando tutto fuori tace, "Kristy" può essere una compagina per la serata quantomeno disturbante. C'è poca trama, per cui non si fatica particolarmente: basta spegnere il cervello e lasciarsi guidare attraversi corridoi senza fine...
Parola chiave: Thanksgiving.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 15 settembre 2015

Film 994 - The Skulls - I teschi

A casa in malattia: film 4.

Film 994: "The Skulls - I teschi" (2000) di Rob Cohen
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Francamente mi ha lasciato meno deluso questo "The Skulls - I teschi" che "Poseidon", pur vero che le aspettative nei confronti dei due film erano totalmente differenti.
Questo, in particolare, è palesemente un prodotto per ragazzi che, all'epoca, sfoderava due teen idol già in voga quali Joshua Jackson e Paul Walker accompagnati da una bella biondina, Leslie Bibb, che proprio in quel periodo era in tv con un telefilm geniale ("Popular"). Era ovvio, quindi, che l'operazione tutta mirasse ad un target particolare per tentare di cavalcare alla grande l'onda di popolarità e successo dei suoi giovani protagonisti. Operazione riuscita: buon incasso - il film è costato 15 milioni - e addirittura due sequel al sapore di trash, di cui l'ultimo direttamente in home video. Ma di cosa parliamo qui?
Fondamentalmente "The Skulls" è il solito esempio di film per adolescenti che parla di temi adulti (futuro, amicizia, fratellanza, omicidio) proponendoli in versione tra il patinato e il superficiale con il solo scopo di dare alla vicenda qualche contenuto, quando è ovvio che lo spettatore di questo tipo di film è interessato ad altro. Scesi a patti con ciò, posso dire che la pellicola non è così male come mi aspettassi. Joshua Jackson un po' paffutello è un buon protagonista maschile - anche se poco credibile in veste del campione di canottaggio - e riusciva a dimostrare già allora che potesse esserci un dopo "Dawson's Creek". Luke, il suo personaggio, è il solito ragazzo bravo e intelligente, ma senza mezzi, che verrà scelto quale nuovo membro della potentissima società segreta "I Teschi" in grado di fornirgli praticamente ogni mezzo per realizzare il suo brillante futuro. Il suo nuovo gruppo di amici, in realtà vera e propria setta, non sarà ben digerito dall'amico di sempre Will (Hill Harper) che, neanche a dirlo, farà una brutta, brutta fine. In mezzo ci saranno le prevedibili reazioni, i necessari assestamenti, i primi dubbi etici e addirittura un duello all'antica. Niente di che, per carità, ma alla fine non ci si annoia e, sempre consapevoli di ciò che è questo "The Skulls - I teschi", si rimane anche abbastanza soddisfatti.
Ps. Nel cast, oltre a Jackson, Walker e Bibb anche Christopher McDonald, Hill Harper, Craig T. Nelson, Malin Akerman in un piccolissimo ruolo e perfino un William Petersen in aria da Gil Grissom ("CSI").
Box Office: $50.8 milioni
Consigli: Thriller per ragazzi ambientato al college, "The Skulls" ha un certo tono dark che potrebbe piacere anche a qualche spettatore più adulto (anche perché ormai i ragazzi che potevano essere interessati alle svolte di carriera di Joshua Jackson, Paul Walker o Leslie Bibb sono ormai adulti belli e fatti). Il film non è niente di che, ma si lascia guardare senza intoppi. La trama scorre bene, c'è qualche colpo di scena e in generale il risultato finale è conforme al tipo di prodotto: di intrattenimento e per pura distrazione. Se si cerca svago, questo film può essere un buon candidato.
Parola chiave: Videocamere.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 7 febbraio 2014

Film 666 - Matricole Dentro o Fuori

Amo Tina Fey, non potevo perdermi questo suo ritorno al cinema.

Film 666: "Matricole Dentro o Fuori" (2013) di Paul Weitz
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Classica commedia americana dove due nerd per eccellenza come Tina Fey e Paul Rudd se la devono vedere con le ammissioni al college universitario. Lei perché verifica le domande di Princeton, lui perché ha messo in piedi una scuola superiore abbastanza fuori dal comune che più che un liceo sembra una fattoria. Il collegamento tra i due sarà un ragazzino, Jeremiah (Nat Wolff), genietto tra il disadattato e l'autodidatta che John (Rudd) ritiene potrebbe essere il figlio che Portia (la Fey) ha dato in adozione tanto tempo prima. Da questo input si svilupperà tutta la storia, fatta di momentacci strani, situazioni irreali e qualche passaggio divertente. Fino, neanche a dirlo, all'amore.
Quindi i macrotemi toccati da questo "Admission" sono principalmente le relazioni amorose, il lavoro e l'importanza di essere i migliori in quello che si fa (e metterci la passione), i valori fondamentali della vita che passano nel fare - al momento giusto - la cosa giustissima. Non che mi aspettassi un capolavoro assoluto, ma sì, siamo sempre lì.
La vera "novità" di questo prodotto commerciale estremamente filoamericano è quella di presentare un mondo, quello dell'ammissione al college, che francamente non conoscevo. In America fallire il percorso di scelta dell'università può essere un grande momento di mistico sconforto, ergo è possibile pensare addirittura di farci un film. Interessanti le dinamiche sociali che ci stanno dietro, anche se francamente tutta quest'ansia da prestazione a neanche vent'anni di vita mi sembra tendenzialmente pura follia.
Ciò detto, il film è anche più carino della totale inutilità che mi aspettavo. Fey e Rudd sono una bella coppia sullo schermo e la loro goffaggine isterico-sfigata è qualcosa che riesce sempre a catturare il mio favore per loro (più per lei). La grande scuola che è il "Saturday Night Live" riesce ancora a sfornare talenti che noi in Italia nemmeno ci sogniamo.
Insomma, "Matricole Dentro o Fuori" ha il grande disonore di portare un titolo italiano che fa spavento - considerato che il titolo originale "Admission" è perfettamente comprensibile a chiunque -, ma preso per quello che è, risulta essere gradevole e anche talvolta divertente. Ovvero un perfetto prodotto commerciale un pelino sopra la media per certi aspetti (attori e varianti della trama) che tiene compagnia e diverte lo spettatore.
Box Office: $18,007,317
Consigli: Tina Fey e Paul Rudd reggono bene le sorti di una pellicola carina e spensierata a proposito di scuola e scelte di vita. Aiutano a completare un quadro di semi-follia Michael Sheen e una sempre grandissima Lily Tomlin che è un piacere ritrovare in un ruolo comico, disinibito e certo fuori dal comune standard di genitore. Il tutto è divertente e si può guardare tranquillamente in una serata di svago e leggerezza.
Parola chiave: Princeton.

Trailer

Bengi

martedì 5 aprile 2011

Film 238 - Una notte con Beth Cooper

Che le commedie americane mi piacciano non è certo una novità. Da questa, però, non sapevo cosa aspettarvi. Vuoi per il basso richiamo mediatico o per il poco incasso commerciale, insomma, temevo nella fregatura. E invece...


Film 238: "Una notte con Beth Cooper" (2009) di Chris Columbus
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Hayden Panettiere è, di primo acchito, piuttosto carina. Bionda dallo sguardo un po' misto pazzo-fatale, giovane e curata, bellissimi occhi.
Peccato che, a ben guardare, risultino una serie di elementi meno armonici del previsto. Testa gigante (sicuramente anche dovuta all'acconciatura cotonato-voluminosa) e corpo piccolo, braccia tozze, un'idea di insieme che ricorda qualche tracca di nanismo.
Sorvolato l'effetto - un po' deludente all'inizio - della bambolina sexy in realtà a volte vagamente impacciata (guardarla guidare un Hammer fa uno strano effetto), ci si ritrova davanti ad una commedia a basso budget (neanche 20ml di $) piuttosto divertente e fuori dagli schemi.
La regia di Chris Columbus ("Mamma, ho perso l'aereo", "Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre", "Harry Potter" 1 e 2, "Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo: Il ladro di fulmini") è piuttosto impersonale, a dire il vero, ed è il connubio trama-attori a farla da padrone.
Molto fisico nella sua interpretazione lo sconosciuto (e drammaticamente divertente-sfigato) Paul Rust; la Panettiere stessa, a sorpresa, ha negli occhi quella scintilla folle che il suo personaggio richiede; i personaggi spalla molto divertenti anche se sicuramente convenzionali.
Come si diceva, sceneggiatura azzeccata e scoppiettante - che naturalmente ricade nell'happy end di categoria - che ingrana soprattutto nelle situazioni più estreme e fuori dagli schemi.
La notte di Mr. Nerd Denis Cooverman/Rust con Miss Beth Cooper/Panettiere non sarà per niente una passeggiata, ma valrà sicuramente il 'prezzo del biglietto'. Ovviamente viene iserita anche una parte più ponderata e tendente-introspettiva (omosessualità, vita dopo il college, università, futuro), ma non rovina troppo il sapore spensierato di un prodotto easy come questo.
Di fatto un mix divertente per una leggerissima commedia generazionale (a tratti grottesca) dei maldestri equivoci che, fortunatamente, lascia con un sorriso (spensierato) sulle labbra.
Ps. Questo film ricorda molto "Easy A" con Emma Stone!
Consigli: Assolutamente un film da vedere in compagnia per farsi quattro risate!
Parola chiave: Beth Cooper.

Trailer

Ric