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martedì 30 agosto 2022

Film 2129 - Bullet Train

Intro: Decisamente molto, molto curioso di vedere questo film - si preannunciava un mix di action e commedia come piace a me - quando Ciarán mi ha detto che voleva recuperarlo anche lui, ho colto l'occasione al volo.

Film 2129: "Bullet Train" (2022) di David Leitch
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: non che "Bullet Train" sia un brutto film - assolutamente no! - però mi aspettavo decisamente qualcosa di più. Forse il trailer ha pompato un po' troppo delle aspettative action che, invece, nella realtà la pellicola in parte disattende, nel senso che la narrazione della storia è certamente meno dinamica di quanto mi aspettavo. Poi certo, le scene d'azione ci sono tutte e anche ben architettate, per carità, ma il ritmo è certamente più lento del previsto.
A complicare un po' tutto per me, inoltre, è la presenza di un numero di personaggi completamente inutili il cui unico scopo è quello di mettere a segno o il cameo di turno (qui ce ne sono davvero troppi, da Sandra Bullock a Channing Tatum e Ryan Reynolds, fino al mini ruolo di Logan Lerman) oppure semplicemente di aggiungere qualche ulteriore combattimento coreografato da mostrare al pubblico (Zazie Beetz nei panni di "The Hornet") o, ancora, ruoli assolutamente evitabili (Bad Bunny).
Il numero eccessivo di sottotrame da seguire - aiutate, sì, da flashback che danno contesto - affatica una narrazione già di per sé particolarmente intricata, per cui penso che un'alleggerimento narrativo avrebbe potuto aiutare. Poi, per carità, tutte le varie storie si incrociano alla perfezione e alla fine tutto torna,però la strada per arrivarci è certamente molto trafficata.
A parte questi aspetti che guastano un minimo il risultato finale, comunque, "Bullet Train" è tutto sommato un ottimo intrattenimento estivo. Brad Pitt ritrov la sua miglior faccia da schiaffi, il duo di gemelli improbabili Aaron Taylor-Johnson - Brian Tyree Henry traina in maniera carismatica la storia e, devo dire, Joey King nei panni della perfida assassina dall'aspetto angelico funziona piuttosto bene (non ci avrei giurato, lo devo ammettere).
Insomma, anche se le aspirazioni alla Guy Ritchie qui non riescono del tutto e il caotico marasma di personaggi affatica a tratti la storia innecessariamente, "Bullet Train" tutto sommato fornisce sufficiente materiale d'intrattenimento per risultare piacevole, dinamico e "fresco" quanto basta per un'estate 2022 che ha davvero poco da offrire.
Cast: Brad Pitt, Joey King, Aaron Taylor-Johnson, Brian Tyree Henry, Andrew Koji, Hiroyuki Sanada, Michael Shannon, Logan Lerman, Bad Bunny, Zazie Beetz, Masi Oka, Karen Fukuhara, Sandra Bullock.
Box Office: $173.6 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Le scene d'azione funzionano, ci sono sufficienti momenti comici e qualche passaggio divertente, il tutto impacchettato in colori neon fluorescenti e un volume audio da spaccare i timpani (ma quello forse era colpa della sala cinematografica). "Bullet Train" corre veloce solo a tratti, va detto, ma tutto sommato fa il suo dovere di film dell'estate: intrattiene, gioca coi suoi personaggi (e lo spettatore) e regala un paio d'ore di spensieratezza tra azione e commedia. Oltre che una valanga di camei.
Premi: /
Parola chiave: Valigetta.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 26 aprile 2022

Film 2104 - The Lost City

Intro: Martedì scorso ho deciso di passare la mia serata libera al cinema, in un momento particolarmente prolifico di pellicole che mi interessa recuperare. Al momento non c'è tempo per vederle tutte, per cui ho scelto il film di cui mi sembrava di avere più bisogno in quel momento: una commedia.

Film 2104: "The Lost City" (2022) di Aaron Nee, Adam Nee
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: certamente non indimenticabile, anche se divertente quanto basta, l'ultima pellicola con Sandra Bullock e Channing Tatum regala qualche momento divertente e ci ricorda perché, oggi più che mai, il genere comico andrebbe riportato in auge grazie a titoli ben più potenti (e creativi) di questo.
In una sorta di mix narrativo che chiama in campo avventura ed elementi d'azione (e mi ha ricordato moltissimo la premessa di "Alla ricerca dell'isola di Nim"), "The Lost City" funziona principalmente grazie alla buona chimica tra i due protagonisti che certamente fanno del loro meglio - specialmente Tatum - per portare a casa un risultato soddisfacente e credibile nonostante un modello di comicità che abbiamo visto già tante altre volte. In questo senso mi sento di dire che il personaggio di Beth (Da'Vine Joy Randolph) rappresenta l'esempio più banale e malamente sfruttato di tutto il film, pescando a mani basse in quella serie di cliché legati alla figura autoritaria e insolente della donna afroamericana dalla "sassy attitude" che abbiamo visto in svariate sfumature e toni riproporsi milioni di altre volte in altre titoli (penso a Tiffany Haddish in "Girls Trip", Mo'Nique in "Almost Christmas", Retta in quel gioiellino di "Parks and Recreation", ma anche il personaggio di Madea interpretato da Tyler Perry e così via).
Al contrario, ho particolarmente apprezzato l'evoluzione attoriale di Daniel Radcliffe, qui sorprendentemente in grado di regalare al suo personaggio una buona gamma emozionale specialmente nei momenti di rabbia e frustrazione, ovvero quella presenza scenica che gli è mancata per tutta la saga potteriana. Chapeau.
Per il resto, come si diceva, "The Lost City" intrattiene quanto basta e va a parare precisamente dove ci si aspetterebbe, per un risulato finale tanto prevedibile quanto confortante. Perché, in fin dei conti, è proprio quello che ci aspettavamo (e volevamo) da questo tipo di film.
Cast: Sandra Bullock, Channing Tatum, Daniel Radcliffe, Da'Vine Joy Randolph, Brad Pitt, Patti Harrison, Oscar Nunez, Bowen Yang.
Box Office: $128.1 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Non indimenticabile, ma buono quanto basta a far passare una serata spensierata. Sandra Bullock sembra sempre un po' scazzata (sarà solo il personaggio che interpreta?), ma Channing Tatum è perfettamente in parte e da solo regala i momenti di spensierata leggerezza che questa storia cerca di portare sullo schermo. E sopratutto fa dimenticare la caratterizzazione un po' bizzara di certi altri personaggi. Tutto sommato, comunque, godibile.
Premi: /
Parola chiave: Crown of Fire. (Che quando lo dice Daniel Radcliffe non fa che ricordare il ben più famoso Goblet of Fire o Calice di fuoco...)
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 9 febbraio 2021

Film 1800 - Ocean's 8

Intro: Avevo voglia di rivederlo da un po' e ho colto l'occasione al volo non appena possibile grazie a una seratina casalinga ad Auckland con Péroline e qualche bottiglia di vino...
Film 1800: "Ocean's 8" (2018) di Gary Ross
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Péroline
In sintesi: simpatico, dinamico e con un cast eccezionale di attrici, "Ocean's 8" ridà vita al franchise creato da Soderbergh grazie a un buon spin-off che ricalca lo humor e la struttura del materiale originale, declinandolo questa volta tutto al femminile. Risultato finale molto glam, molto fashion e molto godibile.
Film 1647 - Ocean's Eight
Film 1800 - Ocean's 8
Cast: Sandra Bullock, Cate Blanchett, Anne Hathaway, Mindy Kaling, Sarah Paulson, Awkwafina, Rihanna, Helena Bonham Carter, Richard Armitage, James Corden, Dakota Fanning.
Box Office: $297.7 milioni
Vale o non vale: Secondo me un buon esempio di prodotto minstream che dà nuovo dinamismo al franchise originale con un tocco di star power in più grazie ad un cast d'eccezione che insieme funziona maledettamente bene. Simpatico e perfetto per una serata di disimpegno.
Premi: /
Parola chiave: Met Gala.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 3 novembre 2019

Film 1671 - The Heat

Intro: Era da un po' che volevo rivederlo e, soprattutto, ero alla ricerca di un po' di svago spensierato per cui questo film mi sembrava la scelta più azzeccata.
Film 1671: "The Heat" (2013) di Paul Feig
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: onestamente mi ricordavo che fosse una pellicola un po' più divertente, diciamo meglio riuscita. Poi, per carità, questo "The Heat" non è terribile, ma nemmeno indimenticabile... Forse un po' troppo sbroccato alla lunga ed entrambe Bullock e McCarthy ripropongono personaggi già visti (rispettivamente "Miss Congeniality" e "Bridesmaids" o "Identity Thief").
Film 602 - Corpi da reato
Film 1671 - The Heat
Cast: Sandra Bullock, Melissa McCarthy, Demián Bichir, Marlon Wayans, Michael Rapaport, Jane Curtin, Tony Hale, Ben Falcone.
Box Office: $229.9 milioni
Vale o non vale: Una commedia non indimenticabile, anche se ha i suoi momenti. Poteva essere meglio? Sì, ma rimane comunque passabile.
Premi: /
Parola chiave: Talpa.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 13 agosto 2019

Film 1647 - Ocean's Eight

Intro: Finalmente di nuovo al cinema, anche perché non vedevo l'ora di vedere questo film!
Film 1647: "Ocean's Eight" (2018) di Gary Ross
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: i critici non lo hanno particolarmente adorato, ma devo dire che a me questo "Ocean's 8" è piaciuto. Ammetto che il film presenta un insieme di elementi che approvo particolarmente: Cate Blanchett (e in generale il resto del cast); la storia tutta al femminile; l'elemento avventura collegato al tema centrale del film, la rapina; l'inattesa location del Met Gala e il connesso dietro le quinte. Poi no, in generale non si tratta di un capolavoro, ma credo renda giustizia alla trilogia originale di cui questo titolo vuole essere spin-off e continuazione;
le protagoniste sono particolarmente affiatate e ho trovato che Helena Bonham Carter si sia davvero messa in gioco con l'interpretazione proposta qui. Bullock e Blanchett sempre in parte, Hathaway finalmente di nuovo in rotta, Paulson trova una collocazione ad Hollywood che vada oltre la "micro" spalla e Kaling si difende bene nell'affollata arena di star. Bene anche Rihanna (che si riscatta dalla sue precedenti "fatiche") e l'allora sconosciuta ai più Awkwafina (poi esplosa con "Crazy Rich Asians";
in definitiva "Ocean's Eight" funziona e consegna al pubblico un prodotto divertente e riuscito che mette al centro della storia le sue protagoniste. Che poi rubino, mentano o hackerino sistemi ci interessa poco: vogliamo solo vederle tutte insieme in azione!
Cast: Sandra Bullock, Cate Blanchett, Anne Hathaway, Mindy Kaling, Sarah Paulson, Awkwafina, Rihanna, Helena Bonham Carter, Richard Armitage, James Corden, Dakota Fanning; (cameo) Elliott Gould, Qin Shaobo, Marlo Thomas, Dana Ivey, Mary Louise Wilson, Elizabeth Ashley, Anna Wintour, Zayn Malik, Katie Holmes, Maria Sharapova, Serena Williams, Common, Adriana Lima, Gigi Hadid, Olivia Munn, Jaime King, Zac Posen, Hailey Bieber, Sofia Richie, Heidi Klum.
Box Office: $297.7 milioni
Vale o non vale: Simpatica, dal cast galattico (3 premi Oscar) e guest star pazzesche e tutto sommato ampiamente godibile, questa pellicola sulla sorella di Danny Ocean funziona e intrattiene a dovere. Perfetta per un momento di svago.
Premi: /
Parola chiave: Magnete.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 23 novembre 2017

Film 1442 - The Blind Side

Non riuscivo a dormire e così ho deciso di cominciare un nuovo film sempre garantito dal mio amatissimo Netflix. Dopo il terribile horror, però, sono voluto andare sul sicuro.

Film 1442: "The Blind Side" (2009) di John Lee Hancock
Visto: dalla tv di Christian
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Era da un po' che non lo rivedevo e mi ha fatto piacere recuperare questa pellicola, una delle poche storie a sfondo sportivo che mi aggrada. La forte presenza della protagonista Sandra Bullock aiuta certamente ad aumentare la mia simpatia per "The Blind Side", senza contare il fatto che si tratta di una storia vera oltre che edificante, ovvero una serie di elementi che insieme trovo piuttosto attraenti per quanto mi riguarda. Poi, per carità, non si tratta di un prodotto perfetto - certo non il migliore del suo anno - ma sicuramente il risultato finale è funzionale al racconto e offre una grande chance alla Bullock che, come sappiamo, non se l'è fatta scappare.
Ps. Candidato a 2 premi Oscar per Miglior film e Migliore attrice protagonista, ha vinto per quest'ultima.
Film 83 - The Blind Side
Film 299 - The Blind Side
Cast: Sandra Bullock, Tim McGraw, Quinton Aaron, Jae Head, Lily Collins, Ray McKinnon, Kathy Bates, Kim Dickens.
Box Office: $309.2 milioni
Consigli: Storia edificante, percorso di formazione di un giovane ragazzo di colore sballottato da una vita fatta di abbandoni, povertà e solitudine, il film racconta come la vocazione per lo sport e la visione della sua futura mamma adottiva riescano nel concreto ad offrirgli un futuro e una famiglia. Questi i punti cardine di "The Blind Side", un titolo sportivo che, nella sua imperfezione, ha una serie di buoni momenti capaci di rendere il risultato finale godibile e soddisfacente. Non un prodotto per tutti (non a caso in Italia il film è uscito direttamente in home video).
Parola chiave: Famiglia.

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Bengi

martedì 7 novembre 2017

Film 1432 - Miss Congeniality

Continua il mio percorso di distrazione via Netflix con questo nuovo titolo del suo salvifico catalogo. E commedia sia.

Film 1432: "Miss Congeniality" (2000) di Donald Petrie
Visto: dall'iPad
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Non ho mai trovato particolarmente interessante Sandra Bullock fino a qualche tempo fa, devo ammettere. Sempre carina, sa fare bene la sua parte, tutto sommato piacevole, ma mi sono sempre chiesto come potesse riscuotere tanto successo. La mia "conversione" è avvenuta con "Gravity", un film che trovo ogni volta stupendo e carico di suspense. Da quella pellicola in poi devo dire che qualcosa in me sia cambiato, ho cominciato a rivalutare Sandra - e il suo Oscar effettivamente vinto - e, nel tempo, mi sono un po' inconsapevolmente messo a rivedere i suoi film. In questo lento percorso si inserisce "Miss Congeniality", un titolo leggero leggero, eppure simpatico. E, bisogna ammetterlo, l'idea dell'infiltrata agente FBI al concorso di bellezza ha il suo perché.
Nella veste della rozza e un po' burina Gracie Hart la Bullock se la cava facile dato che la produzione punta tutto più sul presentarla come maschiaccio che sul renderla effettivamente brutta, per cui dopo le ore di preparazione passate nell'hangar attrezzato di ogni sorta di accessorio pro bellezza, nessuno si stupisce di vederne uscire una nuova e bellissima Gracie, per quanto ancora tumultuosamente insicura sul tacco di rito.
Detto questo, la storia rimane comunque simpatica e sufficientemente divertente, soprattutto quando ancora il necessario passaggio di redenzione da happy ending non ha gettato tutto alle ortiche. Mi riferisco in particolare alle frecciatine al mondo dei concorsi di bellezza, tanto ben strutturati e tendenzialmente incentrati sull'educazione quanto facili da smascherare nel loro vero intento esibizionistico e competitivo. Non mancano dunque i riferimenti alla pace nel mondo, alla dieta forzata (o la sua versione "da toilet"), alle sciocche domande poste alle concorrenti e, ancora di più, alle risposte fuori controllo che queste riescono a dare. Poi, come dicevo, i sentimentalismi da commedia sbanca box-office finiscono per guastare un po' l'atmosfera goliardica - inutile negare che lo stesso spettatore vuole vedere le concorrenti in costume da bagno, Bullock in primis -, ma tutto sommato il risultato finale è meglio delle aspettative: c'è divertimento, la giusta dose di battue, azione e persino una trama. Non un capolavoro, ma comunque un prodotto piacevole.
Ps. Candidato a 2 Goldeng Globe: Miglior attrice protagonista - Musical o commedia (Bullock) e Miglior canzone originale ("One in a Million" del cantante svedese Bosson).
Cast: Sandra Bullock, Michael Caine, Benjamin Bratt, William Shatner, Ernie Hudson, Candice Bergen, Heather Burns, Melissa De Sousa, Deirdre Quinn.
Box Office: $212.8 milioni
Consigli: Titolo perfetto per una serata spensierata e sufficientemente divertente, buono più o meno per tutta la famiglia. La Bullock regge bene tutto il film sulle sue spalle anche se Michael Caine non fatica a rubarle la scena. Fanno un bella coppia, chi l'avrebbe mai detto?
Parola chiave: Tiara.

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Bengi

martedì 24 ottobre 2017

Film 1425 - Practical Magic

Cambiamo registro, almeno un po'. Perché se anche si tratta di un titolo principalmente romantico, qualche elemento horror rimane. E comunque grazie Netflix che da quando sono in Australia riesce a provvedere alle mie necessità di continui e sempre nuovi contenuti. Santo subito.

Film 1425: "Practical Magic" (1998) di Griffin Dunne
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Lo devo dire? Me lo ricordavo più bello. Sarà che l'ho visto da ragazzino e forse neanche così attentamente, di fatto legavo "Practical Magic" ad un'esperienza più positiva che solo parzialmente si è riconfermata. Mi piacciono le protagoniste e il fascino semplice del racconto su streghe e pozioni per il grande pubblico, ma una volta andati oltre questi aspetti rimane un filmetto un po' privo di brio e carisma con una storia potenzialmente intrigante giocata, però, solo sul confronto tra le due sorelle Bullock e Kidman che alla lunga perde di appeal. Anche l'altro tema centrale, l'amore, finisce per ricadere nei generi cliché del principe azzurro nonostante tutte le premesse della storia vorrebbero suggerire un background più non convenzionale e libero da precedenti canoni. Si sa, ci mancherebbe, che questo tipo di pellicola è presente sul mercato per vendere, quindi non mi aspettavo certo un prodotto fuori dal comune o addirittura un piccolo gioiello cinematografico, ma non per questo la delusione legata fondamentalmente alla mancanza di personalità della storia è stata meno cocente.
Detto questo, "Practical Magic" rimane un film di facile intrattenimento con lieto fine - e non poche morti per essere una commedia romantica - che preso per quello che è può avere una certa dose di fascino e le quattro protagoniste Bullock, Kidman, Wiest e Channing sono particolarmente azzeccate e aiutano non poco a personalizzare e caratterizzare una trama altrimenti difficile da distinguere dalle tante altre simili già raccontate.
Cast: Sandra Bullock, Nicole Kidman, Dianne Wiest, Stockard Channing, Aidan Quinn, Goran Visnjic, Evan Rachel Wood, Margo Martindale, Chloe Webb, Camilla Belle.
Box Office: $68,097,643
Consigli: Tratto dall'omonimo romanzo di Alice Hoffman, il film fu un cocente flop al botteghino mondiale (75 milioni di dollari per produrlo). Al di là di questo, si tratta di un prodotto innocuo -forse solo inusualmente un po' troppo incentrato sulla morte - buono per una serata in cui non si richiedano sforzi mentali. Ha alcuni buoni momenti e presenta un buon cast tutto al femminile veramente azzeccato.
Parola chiave: Maledizione.

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Bengi

mercoledì 7 settembre 2016

Film 1207 - Il momento di uccidere

Alla ricerca di una valida alternativa serale, sono approdato a questo film grazie alla proposta thriller di Netflix, rinnovando il mio incondizionato amore per la piattaforma di streaming a pagamento.

Film 1207: "Il momento di uccidere" (1996) di Joel Schumacher
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Premesso che Sandra Bullock è la prima nell'elenco dei nomi degli attori ma appare solo in metà film e che, di fatto, la storia presenta le stesse caratteristiche-fotocopia di ogni altro libro o film di Grisham cui mi sia approcciato, "Il momento di uccidere" rimane comunque un prodotto piacevole nell'universo dei legal thriller made in USA.
Il pretesto è crudele: una bambina di colore viene rapita e stuprata quasi a morte da due giovani razzisti in uno Stato americano del sud dal passato pericolosamente contro le persone di colore, il Mississippi.
Riportata dalla sua famiglia, la bambina non faticherà ad identificare i suoi aggressori, cosicché i due verranno arrestati e assicurati a una giustizia che ne disporrà prontamente un processo che non vedrà mai la luce: il padre di Tonya, Carl (Samuel L. Jackson), si farà giustizia da solo uccidendo entrambi i giovani addirittura davanti alla folla riuniatasi in tribunale il giorno dell'udienza. Davanti a un tale numero di testimoni e un crimine così violento, sembra scontata la condanna del padre che, in ogni caso, assume il giovane avvocato Jake (Matthew McConaughey) e si dichiara non colpevole. Da qui, la storia racconterà l'esperienza del processo e le ripercussioni che l'evento avrà non solo sulla comunità - che vedrà addirittura riesumato il Ku Klux Klan -, ma anche sulle vite degli individui coinvolti.
Come dicevo all'inizio, "A Time to Kill" è un thriller dai caratteri giudiziari che funziona, pur riproponendo una buona dose di temi cari al suo autore. Non manca il giovane avvocato di provincia a cui viene affidato il caso più difficile della storia di quella comunità (e tendenzialmente lo vince); non manca l'aiutante-spalla che per un motivo o per un altro non può esercitare la professione; non manca l'ingognita della giuria, da influenzare quando non direttamente ricattare; non manca il tema razziale; non manca l'amata da proteggere o salvare. Questi, e non solo, gli elementi che ho riscontrato particolarmente simili ad altri già presenti nelle storie di Grisham come "L'uomo della pioggia", "La giuria", "Il cliente", "Il rapporto Pelican" o il libro "L'ex avvocato".
Volendo abbandonare per un attimo la prospettiva "alla Grisham", è chiaro che si tratta di un sistemico problema se non del famoso scrittore, quantomeno di un'industria cinematografica che, pur di inseguire un successo certo, non teme di riproporre al suo pubblico sempre la stessa identica idea. Non contano le varianti, il nucleo è sempre lo stesso e chi non apprezza il genere o l'opera da cui è tratto il film, faticherà ad appassionarsi a un titolo come questo. Siamo nell'ottica del visto uno visti tutti.
Se, invece, si tiene ben presente a quale tipo di prodotto siamo di fronte (e l'anno in cui è stato realizzato), ammetto che si possa godere della visione di questa pellicola non perfetta, ma con tre carismatici protagonisti, un processo avvincente e un verdetto che è un happy ending tanto desiderato quanto utopistico.
Ps. Candidato a un Golden Globe per la performance di Samuel L. Jackson come Miglior attore non protagonista.
Cast: Sandra Bullock, Samuel L. Jackson, Matthew McConaughey, Kevin Spacey, Brenda Fricker, Oliver Platt, Charles S. Dutton, Ashley Judd, Patrick McGoohan, Donald Sutherland, Chris Cooper, Kiefer Sutherland.
Box Office: $152 milioni
Consigli: Chi ama i romanzi di Grisham e/o le pellicole tratti da essi, non mancherà di apprezzare anche questo "A Time to Kill", un thriller dai toni drammatici che vive delle performance dei suoi protagonisti e di una storia ricca di accadimenti. Per gli altri, meno appassionati della combo Grisham-legal thriller, il risultato finale potrebbe risultare ampiamente copia-incollato da una qualunque delle altre storie del famoso autore, pur rappresentando un dignitoso esempio del filone cinematografico di riferimento. In ogni caso, per una serata che richieda qualche emozione forte e non poco gergo legale, "Il momento di uccidere" è un ottimo candidato.
Parola chiave: Legittima Suspicione.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 8 ottobre 2015

Film 1011 - Minions

Qualche sabato fa dovevamo andare a vedere "Mission Impossible 5" e siamo finiti a vedere questo...

Film 1011: "Minions" (2015) di Kyle Balda, Pierre Coffin
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Per essere un film senza trama ha avuto un bel po' di successo.
Non sono mai stato fan sfegatato di "Cattivissimo me" e derivati, anche se è innegabile che si tratti di un prodotto carino e simpatico, sufficientemente fuori dai canoni per spiccare in un universo cartoon sempre più affollato. Anche "Minions" vive degli stessi principi e sublima l'incapacità comunicativa dei suoi personaggi attraverso una serie di gag continue che lasciano lo spettatore praticamente sopraffatto, ma in fin dei conti divertito.
Di nuovo, non posso dire di essere rimasto particolarmente colpito da questa operazione commerciale e pur trovando simpatici i suoi protagonisti, non provo nessuno slancio particolare nei confronti dei minions. Sono gialli, pazzi, in cerca di un padrone cattivo, combinano casini e mangiano banane e - gridiamolo - il tutto finisce qui. Non c'è una trama, ma solo un filo narrativo necessario per portare nuovamente al cinema una saga che con 3 film è riuscita a raccimolare qualcosa come $2,594,246,450 (spendendone $219 milioni!). Capisco che provare il colpaccio con "Minions" fosse praticamente necessario per la Illumination Entertainment e la Universal ed evidentemente avevano ragione, però a livello di contenuti siamo all'osso. E' molto carina l'idea di introdurre la storia attraverso la voce fuori campo modello documentario (e affidare il doppiaggio italiano ad Alberto Angela è una genialata) e l'impronta evoluzionistica contestualizza a dovere l'origine dei minions; per il resto niente è particolarmente rilevante, semplicemente una sequela di vicissitudini assurde e certamente comiche che portano all'inevitabile finale. Diciamo che speravo un po' meglio, ma alla fine il tutto è conforme alle mie aspettative.
Quindi no, "Minions" non mi ha fatto innamorare, anche se vederlo è stato piacevole e il risultato finale è un film d'animazione per bambini innoquo e piacevole, un'avventura nonsense veloce e frenetica di totale intrattenimento.
Film 187 - Cattivissimo me
Film 609 - Cattivissimo me 2
Film 1011 - Minions
Film 2124 - Minions: The Rise of Gru
Cast: Sandra Bullock, Jon Hamm, Michael Keaton, Allison Janney, Steve Coogan, Jennifer Saunders, Pierre Coffin, Steve Carell, Geoffrey Rush, Hiroyuki Sanada, (versione italiana) Luciana Littizzetto, Fabio Fazio, Selvaggia Lucarelli, Max Giusti, Alberto Angela.
Box Office: $1.146 miliardi
Consigli: Classico titolo per tutta al famiglia, vero campione d'incassi e ormai fenomeno culturale. I "Minions" si appropriano del grande schermo da protagonisti e lo fanno senza sbalordire particolarmente, pur rimanendo gialli e folli come piace al grande pubblico. Uno spin-off più di successo dei due originali, uno dei titoli più attesi dell'anno: va visto e lo si può fare a cuor leggero. La trama non c'è, il divertimento non manca e tutto sommato il risultato finale è ok.
Parola chiave: Expo-Cattivi.

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Bengi

martedì 23 dicembre 2014

Film 839 - Ricatto d'amore

Sempre in cerca della distrazione perfetta, ci siamo ricordati dell'esistenza di questa pellicola.

Film 839: "Ricatto d'amore" (2009) di Anne Fletcher
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Visto la prima volta qualche anno fa, "The Proposal" mi aveva lasciato un ricordo piacevole.
Commedia romanticissima con la regina del genere Sandra Bullock, questo film è un buon esempio di come si possa far sorridere e passare un paio d'ore spensierate senza per forza dover intraprendere la strada della volgarità. Certo, non è un campione di originalità, comunque il risultato finale è certamente migliore di molti altri. Al fianco della Bullock - americana che qui interpreta una canadese con visto in scadenza - troviamo Ryan Reynolds - che qui interpreta la scappatoia americana, ma nella realtà è canadese -, entrambi in splendida forma e con buona dose di alchimia. Completano il cast Denis O'Hare, incaricato di verificare la veridicità della relazione romantica tra i due, e la famiglia di lui che vive in Alaska (Mary Steenburgen, Craig T. Nelson e una strepitosa Betty White, a quanto pare inossidabile oltre che indistruttibile, capace da sola di rubare la scena); completa il cast Malin Akerman, francamente un po' inutile.
Tra bei paesaggi, tenute da sogno, cliché di un romanticismo che sorprende pian piano e una serie di gag molto spesso ben riuscite, la storia procede verso l'happy ending doveroso e, diciamocelo, anche bello da vedere. I nostri due protagonisti, nonostante la differenza di età, sono piuttosto belli insieme e a noi che guardiamo non resta che benedire questa unione creata ad hoc per il grande schermo.
Film 350 - Ricatto d'amore
Box Office: $317.4 milioni
Consigli: Successone commerciale con annessa (perfino!) nomination ai Golden Globe per una Sandra Bullock che, però, trionferà nella categoria drammatica per "The Blind Side" (+ Oscar), questo "Ricatto d'amore" è un film tranquillo e piacevole da guardare, senza pretese, con la giusta dose di patino ed episodi divertenti. Betty White spicca per simpatia, l'Alaska per bellezza.
Si può vedere con estrema facilità, soprattutto in questo periodo di feste in cui quello che si cerca è certamente il riposo (anche della mente).
Parola chiave: Matrimonio.

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martedì 4 novembre 2014

Film 810 - Gravity

Dopo un esame abbastanza pesante, ho scelto di farmi un regalo comprando questo DVD. Dopo più di un mese sono riuscito a vederlo...

Film 810: "Gravity" (2013) di Alfonso Cuarón
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Questa volta ho optato per la versione originale in lingua e senza sottotitoli. In effetti gli aspetti legati alle procedure tecniche sono un po' complessi da capire - ma anche in italiano poi non è che posso dirmi ferratissimo - comunque la cosa ha influenzato davvero poco la visione. Essendo una pellicola che racconta la storia di due soli personaggi, una volta che la protagonista Sandra Bullock rimane sola è abbastanza facile seguire anche senza conoscere l'inglese così approfonditamente (però consiglierei i sottotitoli, nel caso di poca dimestichezza).
E' inutile, Cuarón secondo me ha sfornato un capolavoro del genere sci-fi. Suspense dall'inizio alla fine, empatia con la protagonista, effetti speciali mastodontici e una storia che ti incolla alla sedia. Bello, drammaticissimo, ti fa sudare freddo dall'ansia. Ce la farà la povera Ryan a tornare sulla terra?
Scelte di regia assolutamente azzeccate, un turbinio di emozioni che lo spettatore è forzato a vivere con la Bullock, si quando è inquadrata con primissimi piani sia quando ci viene imposta la sua visuale e noi come lei siamo persi nello spazio. La sensazione di smarrimento è totale, il panico agghiacciante, palpitazioni e fiato corto come se fossimo noi a roteare all'infinito, puntino bianco in un'oscurità perenne.
Se questo non è sufficiente a convincervi, bisogna aggiungere che gli effetti speciali sono da paura - anche senza il 3D si capisce bene che è il lavoro fatto è superlativo - e man mano che la poveretta si ritrova ad affrontare una nuova difficoltà e la sceneggiatura richiede un ulteriore sforzo di realismo, la computer grafica permette di realizzare in immagini scenari tanto catastrofici quanto plausibili per l'occhio umano.
Bello, potente e raccontato bene. Poco importa se scientificamente ha inesattezze, qui parliamo di fiction e le regole di una buona storia non per forza devo coincidere con una veridicità scientifica a prova di università e professori. Io ho davvero apprezzato anche questa seconda visione casalinga. 7 Oscar assolutamente meritati - e sì, secondo me Miglior film ci stava eccome - e una performance per la Bullock che molto più di "The Blind Side" avrebbe meritato un riconoscimento (ma poi come la batteva Cate Blanchett per "Blue Jasmine"?).
Film 605 - Gravity 3D
Box Office: $716,392,705
Consigli: Da vedere assolutamente! Meglio se con un buon impianto dolby e uno schermo come si deve, immersi nel buio e nel silenzio. "Gravity", se lo si lascia fare, può trasportare chi guarda all'interno della sua storia drammatica e al cardiopalma, regalando un'esperienza cinematografica forte e da ricordare. Chi ha attacchi di ansia forse dovrebbe desistere all'idea di vederlo... In ogni caso un bel film.
Parola chiave: Sopravvivere.

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Bengi

lunedì 20 ottobre 2014

Film 796 - Premonition

In un momento di riscoperta della carriera di Sandra Bullock, ho recuperato questo film...

Film 796: "Premonition" (2007) di Mennan Yapo
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Ma perché Amber Valletta fa sempre l'amante? Dopo l'inutile come back dell'anno scorso in "Revenge", scopro che anche qui la poveretta è costretta ad interpretare la rovina lenzuola matrimoniali altrui, per di più in una pellicola dalla totale mancanza di rilevanza.

Proprio come dice il titolo di questo film, anche io ho avuto una premonizione prima di guardarlo, ovvero che sarebbe stata una grande cagata. Neanche a dirlo, ho previsto giusto, anche se ho dovuto ridimensionare il mio pessimismo: è solo una cagata.
Sandra Bullock deve ringraziare la sua buona stella se è ancora un'attrice affermata e si è pure portata a casa un Oscar, perché se uno decidesse di approcciarsi alla sua filmografia partendo da questo titolo - o dal troppo tristemente simile "La casa sul lago del tempo" - non potrebbe far altro che pensare che l'attrice scelga solo copioni scritti da adolescenti depressi e privi di una coscienza cinematografica capaci di realizzare una sceneggiatura credibile quanto le labbra di Valeria Marini.
Al di là del fatto che si tratti di un prodotto fantasy misto drama, rimane il fatto che sia un po' nonsense, temporalmente intricato e, sicuramente, in almeno un passaggio, sbagliato (la bambina si taglia la faccia coi vetri della finestra, ma nel flashback iniziale, quando il fatto dovrebbe già essere accaduto, ha la faccia normale). Quindi non rimane che chiedersi il perché di tanto 'sbattimento' narrativo, quando il risultato sia così mediocre. Gli innumerevoli flashback che potrebbero per alcuni essere motivo di interesse in quanto trama "complessissima", in realtà ingarbugliano solamente la comprensione di una storia che pare non trovare alcuna spiegazione fino a quando, a 20 minuti dalla fine, il tutto viene banalmente liquidato tramite una trovata che affonda le radici in qualche banalità finto cristiana. No, non ci siamo. Questo modesto sforzo non basta a giustificare 96 minuti di pellicola tutti "Oh mio dio cosa sta succedendo?", "Non me lo riesco a spiegare", "Non posso accettarlo", e via discorrendo. Tra l'altro la trovata fedifraga di cui parlavo all'inizio è totalmente inutile, un pretesto incolore per dare del pepe ad una storia che, altrimenti, non va mai oltre un lento sbadiglio. Solo nel finale, quando il camion s'incarica di riportare in vita "Final Destination", ci si riprende un attimo dal torpore (ma di per sé la scena è imbarazzante epr com'è scritta). Sandra, abbandona per sempre queste scelte cinematografiche pro bonifico e orientati su qualcosa di meno scontato. Grazie da uno che - nonostante tutto - ti apprezza.
Box Office: $84,146,832
Consigli: Pellicola banale e priva di brio che tenta di giustificare la sua esistenza attraverso un espediente paranormale che in realtà è una scemata pseudo cristiana che di fatto spiega senza spiegare. Se vi basta come scusa per abbandonarvi sul divano in compagnia di una Sandra Bullock ancora senza Oscar, allora il gioco è fatto. Se, invece, preferite qualcosa di un attimo più elaborato, pensato o anche solo scritto meglio... Beh, lasciate perdere "Premonition".
Parola chiave: Settimana.

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Bengi

giovedì 3 aprile 2014

Kids' Choice Awards 2014: nomination e vincitori

Sabato 29 marzo si sono tenuti al Galen Center di Los Angeles (California) i Kids' Choice Awards 2014, trasmessi e sponsorizzati dal network Nickelodeon e presentati quest'anno da Mark Wahlberg.
Giunti alla loro 27esima edizione, questi premi assegnano le preferenze del pubblico dei più piccoli rispetto al mondo del cinema, della televisione e della musica, scegliendo tra un'infinità di titoli, personaggi e prodotti. In Italia saranno trasmessi questa sera.
Per quanto riguarda la parte cinematografica, le scelte sono suddivise in 7 categorie in due delle quali quest'anno ha trionfato Jennifer Lawrence come Miglior attrice.
Ma ecco tutte le nomination e tutti i vincitori della sezione cinematografica!

Nickelodeon's 27th Annual Kids' Choice Awards
Favorite Movie
The Hunger Games: Catching Fire (Winner)
Iron Man 3
Oz the Great and Powerful
The Smurfs 2

Favorite Animated Movie
Cloudy with a Chance of Meatballs 2
Despicable Me 2
Frozen (Winner)
Monsters University

Favorite Voice from an Animated Movie
Steve Carell as Felonious Gru for Despicable Me 2
Miranda Cosgrove as Margo for Despicable Me 2 (Winner)
Billy Crystal as Mike Wazowski for Monsters University
Katy Perry as Smurfette for The Smurfs 2

Favorite Movie Actor
Johnny Depp
Robert Downey, Jr.
Neil Patrick Harris
Adam Sandler (Winner)

Favorite Movie Actress
Sandra Bullock
Mila Kunis
Jennifer Lawrence (Winner)
Jayma Mays

Favorite Male Buttkicker
Johnny Depp
Robert Downey, Jr. (Winner)
Hugh Jackman
Dwayne Johnson

Favorite Female Buttkicker
Sandra Bullock
Jennifer Lawrence (Winner)
Evangeline Lilly
Jena Malone

Bengi

giovedì 6 marzo 2014

MTV Movie Awards 2014: nomination e vincitori

E quando sembrava che la stagione delle premiazioni cinematografiche si fosse ormai conclusa, ecco che un altro premio abbastanza importante riporta le produzioni 2013 nuovamente alla ribalta. Sono appena uscite, infatti, le nomination degli MTV Movie Awards!

La cerimonia, che si terrà domenica 13 aprile presso il Nokia Theatre di Los Angeles, in California, sarà presentata per la prima volta da Conan O'Brien.
Tra i tanti candidati, moltissimi tra gli stessi che erano in lizza per l'Oscar o che l'hanno vinto, anche se sorprende un pochino trovare una sola candidatura per "Gravity" (che di statuette dorate ne ha vinte 7 e al botteghino è oltre i 700 milioni di dollari d'incasso) e proprio nessuna per "Frozen" (2 Oscar e un botteghino che tocca il miliardo di dollari). Ma ecco tutta la lista dei candidati di quest'anno!

MTV Movie Awards 2014

MOVIE OF THE YEAR
12 Years a Slave (Fox Searchlight Pictures)
American Hustle (Columbia Pictures)
The Hobbit: The Desolation of Smaug (Warner Bros. Pictures)
The Hunger Games: Catching Fire (Lionsgate)
The Wolf of Wall Street (Paramount Pictures)

BEST FEMALE PERFORMANCE
• Amy Adams – American Hustle (Columbia Pictures)
• Jennifer Aniston – We’re the Millers (New Line Cinema)
• Sandra Bullock – Gravity (Warner Bros. Pictures)
Jennifer Lawrence – The Hunger Games: Catching Fire (Lionsgate)
• Lupita Nyong’o – 12 Years a Slave (Fox Searchlight Pictures)

BEST MALE PERFORMANCE
• Bradley Cooper – American Hustle (Columbia Pictures)
• Leonardo DiCaprio – The Wolf of Wall Street (Paramount Pictures)
• Chiwetel Ejiofor – 12 Years a Slave (Fox Searchlight Pictures)
Josh Hutcherson – The Hunger Games: Catching Fire (Lionsgate)
• Matthew McConaughey – Dallas Buyers Club (Focus Features)

BREAKTHROUGH PERFORMANCE
• Liam James – The Way Way Back (Fox Searchlight Pictures)
• Michael B. Jordan – Fruitvale Station (The Weinstein Company)
Will Poulter – We’re the Millers (New Line Cinema)
• Margot Robbie – The Wolf of Wall Street (Paramount Pictures)
• Miles Teller – The Spectacular Now (A24 Films)

BEST KISS
• Jennifer Lawrence and Amy Adams – American Hustle (Columbia Pictures)
• Joseph Gordon-Levitt and Scarlett Johansson – Don Jon (Relativity Media)
• James Franco, Ashley Benson and Vanessa Hudgens – Spring Breakers (A24 Films)
• Shailene Woodley and Miles Teller – The Spectacular Now (A24 Films)
Emma Roberts, Jennifer Aniston and Will Poulter – We’re the Millers (New Line Cinema)

BEST FIGHT
• Anchorman 2: The Legend Continues (Paramount Pictures) – Will Ferrell, Paul Rudd, David Koechner and Steve Carell vs. James Marsden vs. Sacha Baron Cohen vs. Kanye West vs. Tina Fey and Amy Poehler vs. Jim Carrey and Marion Cotillard vs. Will Smith vs. Liam Neeson and John C. Reilly vs. Greg Kinnear
Identity Thief (Universal Pictures) – Jason Bateman vs. Melissa McCarthy
The Hobbit: The Desolation of Smaug (Warner Bros. Pictures) – Orlando Bloom and Evangeline Lilly vs. Orcs
• The Hunger Games: Catching Fire (Lionsgate) – Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson and Sam Claflin vs. Mutant Monkeys
This is the End (Columbia Pictures) – Jonah Hill vs. James Franco and Seth Rogen

BEST COMEDIC PERFORMANCE
• Kevin Hart – Ride Along (Universal Pictures)
Jonah Hill – The Wolf of Wall Street (Paramount Pictures)
• Johnny Knoxville – Jackass Presents: Bad Grandpa (Paramount Pictures)
• Melissa McCarthy – The Heat (20th Century Fox)
• Jason Sudeikis – We’re the Millers (New Line Cinema)

BEST SCARED-AS-S**T PERFORMANCE
• Rose Byrne – Insidious: Chapter 2 (FilmDistrict)
• Jessica Chastain – Mama (Universal Pictures)
• Vera Farmiga – The Conjuring (New Line Cinema)
• Ethan Hawke – The Purge (Universal Pictures)
Brad Pitt – World War Z (Paramount Pictures)

BEST ON-SCREEN DUO
• Amy Adams and Christian Bale – American Hustle (Columbia Pictures)
• Matthew McConaughey and Jared Leto – Dallas Buyers Club (Focus Features)
Vin Diesel and Paul Walker – Fast & Furious 6 (Universal Pictures)
• Ice Cube and Kevin Hart – Ride Along (Universal Pictures)
• Jonah Hill and Leonardo DiCaprio – The Wolf of Wall Street (Paramount Pictures)

BEST SHIRTLESS PERFORMANCE
• Jennifer Aniston – We’re the Millers (New Line Cinema)
• Sam Claflin – The Hunger Games: Catching Fire (Lionsgate)
• Leonardo DiCaprio – The Wolf of Wall Street (Paramount Pictures)
Zac Efron – That Awkward Moment (Focus Features)
• Chris Hemsworth – Thor: The Dark World (Walt Disney Studios Motion Pictures)

#WTF MOMENT
• Steve Carell, Will Ferrell, Paul Rudd and David Koechner – Anchorman 2: The Legend Continues (Paramount Pictures)
The Channel 4 News Team's afternoon is no longer a delight as their speeding van filled with bowling balls, scorpions and hot oil takes a tumble on the highway.
• Johnny Knoxville and Jackson Nicoll – Jackass Presents: Bad Grandpa (Paramount Pictures)
Johnny Knoxville and Jackson Nicoll manage to strike fear into a room full of unsuspecting beauty pageant-loving parents thanks to a bump n' grind dance routine to a Warrant classic.
• Cameron Diaz – The Counselor (20th Century Fox)
Having sex in a car is pretty much a rite of passage, but having sex with a car? Cameron Diaz's Malkina gets down and dirty with a bright yellow Ferrari to show the world how it's done.
Leonardo DiCaprio – The Wolf of Wall Street (Paramount Pictures)
Leonardo DiCaprio's iconic portrayal of excessive Wall Street player Jordan Belfort takes a turn for the insane when he takes his Lamborghini for a spin.
• Danny McBride and Channing Tatum – This is the End (Columbia Pictures)
Danny McBride shows an apocalyptic world, and uncomfortable theater-goers everywhere, that there's no better pet than a scantily-clad Channing Tatum.

BEST VILLAIN
• Barkhad Abdi – Captain Phillips (Columbia Pictures)
• Benedict Cumberbatch – Star Trek into Darkness (Paramount Pictures)
• Michael Fassbender – 12 Years a Slave (Fox Searchlight Pictures)
Mila Kunis – Oz The Great and Powerful (Walt Disney Studios Motion Pictures)
• Donald Sutherland – The Hunger Games: Catching Fire (Lionsgate)

BEST ON-SCREEN TRANSFORMATION
• Christian Bale – American Hustle (Columbia Pictures)
• Elizabeth Banks – The Hunger Games: Catching Fire (Lionsgate)
• Orlando Bloom – The Hobbit: The Desolation of Smaug (Warner Bros. Pictures)
Jared Leto – Dallas Buyers Club (Focus Features)
• Matthew McConaughey – Dallas Buyers Club (Focus Features)

BEST MUSICAL MOMENT
Backstreet Boys, Jay Baruchel, Seth Rogen and Craig Robinson – This is the End (Columbia Pictures)
Spoiler alert! Backstreet Boys reunite in heaven to perform "Everybody" with signature boy band moves and flair for this unforgettable apocalyptic ending.
• Jennifer Lawrence – American Hustle (Columbia Pictures)
Lawrence cleans and dances her frustrations away as she mouths the words to 70s classic "Live and Let Die."
• Leonardo DiCaprio – The Wolf of Wall Street (Paramount Pictures)
During his wedding reception, DiCaprio's fraudulent Jordan Belfort pops and locks it to Bo Diddley’s "Pretty Thing."
• Melissa McCarthy – Identity Thief (Universal Pictures)
To ease the tension of stealing Sandy's identity, McCarthy's Diana shows her musical range as she attempts to sing along with the car radio -- and even hits that high note in "Barracuda."
• Will Poulter – We’re the Millers (New Line Cinema)
With eyes wide shut, Poulter's Kenny Rossmore throws it back to the 90s with a hilarious rendition of TLC's "Waterfalls."

BEST CAMEO PERFORMANCE
• Robert De Niro – American Hustle (Columbia Pictures)
• Amy Poehler and Tina Fey – Anchorman 2: The Legend Continues (Paramount Pictures)
• Kanye West – Anchorman 2: The Legend Continues (Paramount Pictures)
• Joan Rivers – Iron Man 3 (Walt Disney Studios Motion Pictures)
Rihanna – This is the End (Columbia Pictures)

BEST HEROE
Henry Cavill as Clark Kent – Man of Steel (Warner Bros. Pictures)
• Robert Downey Jr. as Iron Man – Iron Man 3 (Walt Disney Studios Motion Pictures)
• Martin Freeman as Bilbo Baggins – The Hobbit: The Desolation of Smaug (Warner Bros. Pictures)
• Chris Hemsworth as Thor – Thor: The Dark World (Walt Disney Studios Motion Pictures)
• Channing Tatum as John Cale – White House Down (Columbia Pictures)

FAVORITE CHARACTER
Beatrice "Tris" Prior – Divergent
• Katniss Everdeen – The Hunger Games: Catching Fire
• Khan Noonien Singh – Star Trek Into Darkness
• Loki Laufeyson – Thor: The Dark World
• Veronica Mars – Veronica Mars


Bengi

giovedì 12 dicembre 2013

Golden Globes 2014 - Le nomination

Olivia Wilde, Aziz Ansari e Zoe Saldana hanno appena presentato le nomination per i prossimi Golden Globes Awards che si terrano di qui a un mese, proprio il 12 gennaio 2014.
Dopo le nominations degli Screen Actors Guild Awards di 24 ore fa, anche i globi d'oro hanno decretato il meglio della passata stagione sfoderando la solita valanga di candidature tra cinema e tv, comedy e drama. Va detto che non c'è una gran differenza tra i nominati. Proprio tra questi ultimi, tra l'altro, una vera e propria pioggia di nomi che ad Hollywood contano davvero: Cate Blanchett, Sandra Bullock, Julia Roberts, Jennifer Lawrence (ancora), Tom Hanks, Robert Redford, Kate Winslet, Judy Dench, Kevin Spacey, Al Pacino, Leonardo Dicaprio, Michael Douglas e Matt Damon. Insomma, si prevede già un red-carpet succulento. 
 Per quanto riguarda il cinema, comunque, battono tutti "12 Years a Slave" ("12 anni schiavo") di McQueen e "American Hustle - L'apparenza inganna" di David O. Russell (ormai lanciatissimo) con 7 nomination ciascuno; per la tv, invece, 4 nomination per "House of Cards" e "Dietro i candelabri" di Soderbergh, da noi adesso al cinema. Per i film d'animazione sono in lizza "Cattivissimo me 2", "Frozen" e "I Croods", mentre per la Miglior canzone originale spuntano i nomi di Taylor Swift (per la seconda volta), Justin Timberlake e i Coldplay.
Infine, come ogni anno, ne approfitto per pronunciarmi riguardo a chi secondo me vincerà (*) e chi, invece, vorrei veder trionfare (§), attribuendo il seguente punteggio:
* = 1 punto;
§ = 1/2 punto;
*§ = 1 punto.
Insieme a me (B), Lidia (L) e Luigi (Lu).

Ma ecco la lista di tutte le categorie!



 71st Golden Globes Awards


Best Motion Picture - Drama
B Lu L*12 Years a Slave
Captain Phillips
B § Gravity
Lu L§ Philomena
Rush

Best Motion Picture - Musical or Comedy
B* Lu§ American Hustle - L'apparenza inganna
 Her
A proposito di Davis
Lu L* Nebraska
 The Wolf of Wall Street

Best Actor in a motion picture, drama
B* Lu§ Chiwetel Ejiofor,12 Years a Slave
Lu* B§ Idris Elba, Mandela: Long Walk to Freedom
Tom Hanks, Captain Phillips
L*§ Matthew McConaughey, Dallas Buyers Club
Robert Redford, All is Lost

Best Actress in a motion picture, drama
B* Lu§ L*§ Cate Blanchett, Blue Jasmine
 Sandra Bullock, Gravity
Lu* Judi Dench, Philomena
Emma Thompson, Saving Mr. Banks
Kate Winslet, Labor Day

Best Performance by an Actor in a Motion Picture - Musical or Comedy
L* Christian Bale for American Hustle - L'apparenza inganna
Lu§ Bruce Dern for Nebraska
B§ Lu* Leonardo DiCaprio for The Wolf of Wall Street
Oscar Isaac for A proposito di Davis
B* L§ Joaquin Phoenix for Her

Best Performance by an Actress in a Motion Picture - Musical or Comedy
B* Lu L*§ Amy Adams for American Hustle - L'apparenza inganna
Julie Delpy for Before Midnight
Greta Gerwig for Frances Ha
Julia Louis-Dreyfus for Non dico altro
 Meryl Streep for I segreti di Osage County

Best Director – motion picture
B§ L* Alfonso Cuaron, Gravity
Paul Greengrass, Captain Phillips
Lu* Steve McQueen, 12 Years a Slave
Lu L§ Alexander Payne, Nebraska
B* David O. Russell, American Hustle

Best Screenplay – Motion Picture
B L§ Spike Jonze, Her
Bob Nelson, Nebraska
Lu§ Jeff Pope Steve, Philomena
B Lu* John Ridley, 12 Years a Slave
L* David O. Russell and Eric Singer Warren, American Hustle

Best Animated Feature film
L*§ The Croods
Despicable Me 2
B Lu*§ Frozen

Best Foreign Language Film
Lu L* Blue Is The Warmest Color (France)
B*Lu§  The Great Beauty (Italy)
 The Hunt (Denmark)
The Past (Iran)
 The Wind Rises (Japan)

Best supporting Actress in a motion picture
Lu L* Sally Hawkins, Blue Jasmine
Jennifer Lawrence, American Hustle
B* Lu L§ Lupita Nyong'o, 12 Years a Slave
 Julia Roberts, August: Osage County
June Squibb, Nebraska

Best supporting Actor in a motion picture
Bradley Cooper, American Hustle
B L* Lu§ Michael Fassbender, 12 Years a Slave
B§ Lu* Jared Leto, Dallas Buyers Club
 Daniel Bruhl, Rush
Barkhad Abdi, Captain Phillips

Best Original Score – Motion Picture
All Is Lost - Alex Ebert
Mandela: Long Walk to Freedom - Alex Heffes
 Gravity - Steven Price
The Book Thief - John Williams
B* Lu L*§ 12 Years a Slave - Hans Zimmer

Best Original Song – Motion Picture
Lu L§ Frozen - Il regno di ghiaccio (2013): Kristen Anderson-Lopez, Robert Lopez ("Let It Go")
A proposito di Davis (2013): T-Bone Burnett, Ethan Coen, Joel Coen, Justin Timberlake, George Cromaty, Ed Rush ("Please Mr. Kennedy")
Hunger Games: la ragazza di fuoco (2013): Chris Martin, Guy Berryman, Jonny Buckland, Will Champion ("Atlas")
B Lu L* Mandela: Long Walk to Freedom (2013): Bono, Adam Clayton, The Edge, Larry Mullen Jr., Brian Burton ("Ordinary Love")
 One Chance (2013): Jack Antonoff, Taylor Swift ("Sweeter Than Fiction")

Best TV series, drama
B Lu* Breaking Bad
Downton Abbey
The Good Wife
 House of Cards
Lu§ Masters of Sex

Best Actress in a TV series, drama
Julianna Margulies, The Good Wife
Tatiana Maslany, Orphan Black
Lu*§ Taylor Schilling, Orange is the New Black
 Kerry Washington, Scandal
B* Robin Wright, House of Cards

Best Actor in a TV series, drama
B* Bryan Cranston, Breaking Bad
Liev Schreiber, Ray Donovan
B Lu§ Michael Sheen, Masters of Sex
Lu* Kevin Spacey, House of Cards
James Spader, The Blacklist

Best TV Series, Comedy
B Lu* The Big Bang Theory
Brooklyn Nine-Nine
Girls
Lu§ Modern Family
 Parks and Recreation

Best Actress in a TV Series, Comedy
Lu§ Zooey Deschanel, New Girl
Lu* Edie Falco, Nurse Jackie
Lena Dunham, Girls
B* Julia Louis Dreyfus, Veep
 Amy Poehler, Parks and Recreation

Best Actor, TV Series Comedy
B* Jason Bateman, Arrested Development
Don Cheadle, House of Lies
Michael J. Fox, The Michael J. Fox Show
B§ Lu*§ Jim Parsons, The Big Bang Theory
Andy Samberg, Brooklyn Nine-Nine

Best TV Miniseries or Movie
Lu§ American Horror Story: Coven
B Lu* Behind the Candelabra
Dancing on the Edge
Top of the Lake
 White Queen

Best Actress in a mini-series or TV movie
Jessica Lange, American Horror Story: Coven
B Lu* Helena Bonham Carter, Burton and Taylor
B Lu§ Rebecca Ferguson, The White Queen
Helen Mirren, Phil Spector
Elisabeth Moss, Top of the Lake

Best Actor in a mini-series or TV movie
 Matt Damon, Behind the Candelabra
B Lu* Michael Douglas, Behind the Candelabra
Chiwetel Ejiofor, Dancing on the Edge
Idris Elba, Luther
Lu§ Al Pacino, Phil Spector

Best Supporting Actress in a series, mini-series, or TV movie
Jacqueline Bisset, Dancing on the Edge
B§ Lu* Janet McTeer, The White Queen
Hayden Panettiere , Nashville
Monica Potter, Parenthood
B* Lu§ Sofia Vergara, Modern Family

Best Supporting Actor in a series, mini-series or TV movie
B Lu§ Josh Charles, The Good Wife
Rob Lowe, Behind the Candelabra
B Lu*Aaron Paul, Breaking Bad
Corey Stoll, House of Cards
Jon Voight, Ray Donovan

Bengi

martedì 29 ottobre 2013

Film 605 - Gravity 3D

Sandra Bullock è tornata alla grande parte 2.


Film 605: "Gravity" (2013) di Alfonso Cuarón
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Praticamente un film a due, "Gravity" anche solo per questo è una grande scommessa vinta. Sandra Bullock, che fino a pochi anni fa non sarebbe nemmeno stata presa in considerazione per il ruolo, dimostra, invece, di saper reggere sulle proprie spalle un intero blockbuster con forza e determinazione. Sono rimasto letteralmente ipnotizzato.
La visione in 3D degli zigomi di Sandra e del suo amico George Clooney non mi ha per nulla infastidito e, anzi, è riuscita in un coinvolgimento più realistico che nemmeno immaginavo. Le grandi scene distruttive, visivamente potenti, vengono esaltate dalla fuoriuscita di oggetti dallo schermo, con qualche scena in cui lo spettatore tenta di schivare uno dei detriti che gli si dirige inevitabilmente in faccia. Quindi si presenta in un paio di occasioni anche un sottotesto ludico da parco divertimenti che coinvolge piacevolmente.
Nonostante questo aspetto marginale - creato, neanche a dirlo, grazie all'enorme lavoro di effetti speciali sapientemente adoperati - "Gravity" rimane comunque una pellicola che tenta un approccio non solamente visivo e spettacolare, ma si concentra anche su una trama che, grazie al cielo, c'è. E' vero che il destino pare accanirsi un po' troppo - alla lunga - sulla povera Ryan Stone dispersa e sola nello spazio, ma ogni disastro apparentemente irrisolvibile diventa per lo spettatore motivo di suspense e tensione altissima. Come riuscirà la poveretta a cavarsela per l'ennesima volta?
Questa è la domanda più ricorrente durante la visione dell'ultima fatica di Cuarón (assente in sala dal 2006 dopo il faticoso "I figli degli uomini") e, nonostante la ripetizione durante i 91 minuti di pellicola, la risposta che man mano viene fornita dalla trama è sempre maledettamente intrigante e soddisfacente. Un susseguirsi di sfighe - sì, diciamocelo pure - che costituiranno il percorso di formazione (quasi un training) nello spazio della Stone che, dopo aver perso i suoi compagni di missione, sarà costretta, lei che non è nemmeno un vero astronauta, a sopravvivere all'incertezza del ritorno a casa, dopo che la sua missione è disastrosamente fallita.
Il viaggio che la donna dovrà affrontare dentro di sé è certamente accelerato dalla cornice di solitudine e infinita desolazione che la circonda, prima spinta al confronto coi suoi demoni interiori dal compagno di missione Matt Kowalski, poi aiutata dalla disperazione e dal ritrovato appiglio per la vita a tentare un tutto per tutto nel tragitto verso la Terra.
La donna che uscirà dalla capsula di salvataggio sarà la nuova Stone, rinata conscia e consapevole del suo fortissimo io, nuovamente attaccata a una Terra e una vita che aveva da tempo disimparato ad amare. In questo senso "Gravity" è la storia della gestazione di un nuovo io lucido e consapevole.
Dall'altra parte, come si diceva, abbiamo invece la rappresentazione spettacolare di una storia ambientata chilometri sopra la nostra testa, fatta di silenzio e buio, ambientata in quello spazio di cui siamo soliti soltanto immaginare. 

Non sono state poche, infatti, le contestazioni puramente scientifiche legate alla vicenda, con alcuni ex astronauti critici nei confronti di certi passaggi enfatizzati in nome della spettacolarità. Al di là della veridicità scientifica, però, va detto che anche se queste manipolazioni in funzione di un effetto maggiorato potrebbero sembrare quasi un giocare sporco, il risultato, invece, è assolutamente armonico. La trama bilancia perfettamente gli snodi critici con una realizzazione drammatica, sì, ma che non calca mai la mano oltre al limite funzionale alla storia stessa. Non vi è mai la sensazione, infatti, che si sia di fronte ad effetti speciali utilizzati per raccontare una serie di scene che si susseguono senza un filo conduttore. "Gravity", così, risulta anche in quest'ottica effettivamente una vittoria, ormai raro esempio di narrazione in grado di sottomettere la tecnologia alla fantasia di un racconto e non viceversa.
Ho apprezzato moltissimo questo prodotto cinematografico, grande esempio di intrattenimento dei giorni nostri, capace di utilizzare intelligentemente le migliori tecnologie disponibili al fine di raccontare una storia semplicissima (perché "Apollo 13" esiste già dal lontano 1995) e di arricchirla proprio grazie all'apporto tecnico. 
Inutile dire che, se l'Academy avrà abbastanza memoria, "Gravity" potrebbe avere ottime speranze per ricevere qualche nomination ai prossimi Oscar (sceneggiatura, effetti speciali, colonna sonora, montaggio e, azzardo, anche Sandra Bullock miglior attrice) portando a casa quasi certamente quella per i visual effects. Cuarón si è rivelato capace narratore, confrontandosi con una nuova sfida e portando a casa un risultato ottimale.
Bel film!
Ps. "Gravity", che ha aperto la 70ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ad oggi ha incassato $364,049,748 in tutto il mondo.
Consigli: Possibilmente da vedere assolutamente al cinema. Vederlo in 3D mi è piaciuto e devo dire che la cosa mi a sorpreso non poco.
Per godere totalmente di questo prodotto di intrattenimento, meglio evitare di porsi troppe domande su come potrebbe catastroficamente andare a finire e, invece, lasciarsi trasportare dall'ansia e dalla preoccupazione per le vicende della povera Ryan Stone.
Parola chiave: Allucinazione.

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Bengi

martedì 22 ottobre 2013

Film 602 - Corpi da reato

Sandra Bullock è tornata alla grande parte 1.


Film 602: "Corpi da reato" (2013) di Paul Feig
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Mi piacerebbe sinceramente capire perché hanno ribattezzato "The Heat" in "Corpi da reato". Sembra il titolo di un film porno e, forse mi sono perso qualcosa, ma non si addice molto al contesto. Di sicuro Sandra è in gran forma, ma a parte questo mi sono perso il nesso. Strano, perché di solito la titolazione italiana fa sempre scelte oculate... (leggere ironia).
Comunque questo film è tutto sommato carino se si prescinde dall'anima estremamente volgare che caratterizza i dialoghi, specialmente della McCarthy, ormai incastrata nel ruolo della psico-sociopatica volgarotta e sbroccata (vedi "Le amiche della sposa", "Questi sono i 40", "Io sono tu").
Il mistone di avventura, esplosioni, situazioni comiche con sfondo poliziesco è un rumoroso calderone dove spiccano le due protagoniste che, a ben vedere, come duo funzionano. La Bullock torna alle 'belle' indagini in stile "Miss Detective" peché anche se i toni sono diversi, sembra che la sua anima patinata non riesca a non fuoriscire da ogni prodotto in cui compare. In ogni caso a me vedere un suo film piace sempre e, in più, raramente mi delude. Chiaro che va sempre tenuto in considerazione che si sa cosa si sta per vedere.
Quindi no, "The Heat" non è un capolavoro, ma fa il suo dovere, ovvero intrattiene in maniera simpatica (nell'accezione cinematografica odierna di 'simpatico', ovvero impossibile da separare dalla volgarità, dal grottesco e in una certa maniera anche dallo splatter). In questo senso funziona.
Ps. I 43 milioni di dollari investiti per produrlo sono stati fruttiferi: la pellicola ha incassato $226,879,401 nel mondo. Inevitabile che fosse messo in cantiere il sequel, dall'originalissimo titolo "The Heat 2".
Film 602 - Corpi da reato
Film 1671 - The Heat
Consigli: Il caso su cui il duo investiga è una cornice piuttosto sfocata rispetto alla centralità e al risalto che si da alla coppia di agenti tutto al femminile e assolutamente politicamente scorretto. Quindi se si cerca un thriller poliziesco con indagini svolte in maniera scientifica e con un certo tono di serietà, questa pellicola non va per niente bene. Altrimenti, se si ricerca svago e - per rimanere in linea con il target del film - cazzeggio, questo film è perfetto.
Parola chiave: Gatto.

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Bengi

venerdì 15 febbraio 2013

Film 503 - Molto forte, incredibilmente vicino

Mi era rimasta la voglia di vedere questo film dagli Oscar dell'anno scorso...


Film 503: "Molto forte, incredibilmente vicino" (2011) di Stephen Daldry
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Il libro di Jonathan Safran Foer da cui è tratto non l'ho letto, quindi posso parlare semplicemente di ciò che ho visto.
Stephen Daldry è sempre bravo a dirigere i propri attori e, soprattutto a cimentarsi con storie non scontate e, tendenzialmente, drammatiche (suoi "Billy Elliot", "The Hours", "The Reader - A voce alta"). Anche qui, devo dire, ho apprezzato il lavoro fatto per trasporre quello che ritengo essere un libro (e un tema) per nulla facile da raccontare e in immagini e per il tema. Eppure qualcosa non mi ha del tutto convinto.
Thomas Horn è un ragazzino sicuramente dotato, ma non posso dire che sia simpatico. Il suo ruolo è molto complesso e ha sfaccettature complesse da capire, far trasparire e accettare (da parte dello spettatore) e non sempre la trama rema a suo favore. Sembra, anzi, spesso un antipatico disadattato sociale saputello e piagniucolone. Alla lunga il ruolo stanca, ma si riscatta certamente nel finale. La scena che più ho odiato è quando Oskar Schell, il suo personaggio, insulta la madre Linda Schell/Sandra Bullock dicendole di non capire niente. Spezza il cuore.
La figura della madre, comunque, è appannata fino alle scene finali, in cui acquista una potenza da non sottovalutare. Non certo grazie all'interpretazione della Bullock, ma perchè la trama le consente un riscatto e soprattutto le dona un'umanità che fino ad allora non emergevano a causa della figura paterna troppo opprimente.
Quest'ultima è interpretata da Tom Hanks che, come al solito, è più fastidioso che bravo. Il suo Thomas Schell che vede solo suo figlio come piccolo genio e lo sprona in tale direzione è uno di quei personaggi che funzionano solo in funzione dei meccanismi che fanno scaturire (muore l'11 settembre 2001 in una delle torri). Credo che il mio pregiudizio derivi molto anche dal fatto che Hanks non mi faccia più impazzire come attore ormai da tanto tempo.
Per il resto l'atmosfera del film mi ha un po' ricordato il caos interiore e interraziale (esteriore) di "Mangia prega ama", in un mix di avventura e nonsense a volte non sempre riuscito. Alcune scene sembrano random, altre atte solamente a portare alla lacrima facile del pubblico più sensibile. Sicuramente, comunque, la pellicola ha come punto di forza l'interpretazione di Max von Sydow che, senza mai proferire una parola, risulta comunque comunicativo ed espressivo da lasciare senza parole. Intenso nonostante la pacatezza e il limite del mutismo del suo personaggio.
Tutto sommato, comunque, "Extremely Loud & Incredibly Close" è un film interessante, che affronta un tema difficile dal punto di vista di un ragazzino con (evidenti) problemi a relazionarsi con sé stesso, gli altri e ciò che lo circonda. Di sicuro vale per la bella colonna sonora, l'interpretazione di von Sydow e perchè, in generale, un punto di vista in più su ciò che accadde l'11 settembre non può che aiutare ad avere un'ulteriore prospettiva su un evento chiave della storia moderna.
Consigli: 2 nomination all'Oscar un po' a casaccio (Miglior film e attore non protagonista), ma vale la pena di dare a questa pellicola un'occasione. Bella fotografia e, per chi ama NY, un buon modo per "girare" la città.
Parola chiave: Chiave.

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