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lunedì 13 gennaio 2025

Film 2339 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban

Intro: On Christmas day, after all the food I had for lunch, I decided to dedicate the rest of the day to doing nothing. So I napped for a while, then I decided to watch a movie. I ended up watching three. Here's the first one.

Film 2339
: "Harry Potter and the Prisoner of Azkaban" (2004), Alfonso Cuarón
Watched on: From the TV
Language: English
Watched with: No one
Thoughts: Nothing says Christmas like Harry Potter, so I went for it. Usually I would have went for my favourite "Harry Potter and the Goblet of Fire", but this time aroun I decided to switch things up a bit a go for the one I like "the least" (I love them all, of course).
This is after I went to "The Making of Harry Potter" Warner Bros. Studio Tour in London last Summer and their temporary exibition focused around the making of this movie, which was extremely well done and sparkled a new found interest in this third Harry Potter chapter.
Needless to say, I really enjoyed re-watching "Harry Potter and the Prisoner of Azkaban", a great movie made by the amazing director Alfonso Cuarón. Very different from the previous first to chapters of the saga, this installment is darker in tones and themes, altough very safely family-friendly.
A great watch, always nice to go back to Hogwarts.
1. Film 166 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 346 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 744 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 1773 - Harry Potter and the Philosopher's Stone
Film 2085 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 2201 - Harry Potter and the Philosopher's Stone
2. Film 171 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 348 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 745 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 1446 - Harry Potter and the Chamber of Secrets
3. Film 174 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 349 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 747 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 1454 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
Film 1645 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
Film 2337 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
4. Film 88 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 181 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 357 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 748 - Harry Potter e il calice di fuoco
5. Film 366 - Harry Potter e l'ordine della Fenice
Film 749 - Harry Potter e l'Ordine della Fenice
Film 1470 - Harry Potter and the Order of the Phoenix
6. Film 14 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 185 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 370 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 750 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 1471 - Harry Potter and the Half-Blood Prince
7. Film 186 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 189 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 297 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 420 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 752 - Harry Potter e i Doni della Morte - Parte I
Film 1495 - Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 1
8. Film 283 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 421 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 594 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 755 - Harry Potter e i Doni della Morte - Parte II
Film 1497 - Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 2
9. Film 751 - Harry Potter: The Making of Diagon Alley
Film 2083 - Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts
Cast: Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Robbie Coltrane, Michael Gambon, Richard Griffiths, Gary Oldman, Alan Rickman, Fiona Shaw, Maggie Smith, Timothy Spall, David Thewlis, Emma Thompson, Julie Walters.
Box Office: $808.5 million
Worth a watch?: For me, Harry Potter (no matter which movie of the series) is always a great option. I try to avoid watching them constantly, but if I could I'd definitely re-watch them multiple times a year.
Awards: Nominated for 2 Academy Awards for Best Original Score and Best Visual Effects. 4 nominations at the BAFTAs (Best British Film, Best Visual Effects, Best Makeup & Hair, Best Production Design) and 1 Grammy nomination for Best Score Soundtrack Album for a Motion Picture, Television or Other Visual Media.
Key word: Peter Pettigrew.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 13 gennaio 2023

Film 2159 - Enola Holmes 2

Intro: Primo film del 2023, rigorosamente guardato dal divano il 1° dell'anno per riprendermi dalle fatiche della sera prima.

Film 2159: "Enola Holmes 2" (2022) di Harry Bradbeer
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: simpatico sequel dell'adattamento dei romanzi di Nancy Springer, questo "Enola Holmes 2" mi è parso più riuscito del primo.
Sarà che ci si concentra meno sulla rivalità tra fratelli - qui Mycroft nemmeno c'è - e più sul caso da risolvere, di fatto ho apprezzato le atmosfere vittoriane con tocco contemporaneo, una sorta di ritorno a quel "Sherlock Holmes" di Guy Ritchie che aveva fatto sfacelo al botteghino di oltre una decade fa.
Millie Bobby Brown (qui anche produttrice) funziona nel ruolo, anche se non so per quanto ancora potrà permettersi di interpretare la parte della ragazzina. Spero di vederla presto in un ruolo diverso che ne metta alla prova le capacità e spazi rispetto ai ruoli che ha interpretato finora.
Per il resto, tutto sommato "Enola Holmes 2" funziona: il caso è appassionante (si intreccia con la vera storia di Sarah Chapman), il cast variegato e capace (anche se pure Helena Bonham Carter qui un po' si replica) e il ritmo ben sostenuto. Forse l'unico aspetto che davvero non ho gradito è stato rivelare così palesemente l'identità di Moriarty, ma a parte questo, il film è stato conforme alle mie aspettative.
Film 1927 - Enola Holmes
Film 2159 - Enola Holmes 2
Cast: Millie Bobby Brown, Henry Cavill, Helena Bonham Carter, David Thewlis, Louis Partridge, Susan Wokoma, Adeel Akhtar, Sharon Duncan-Brewster, Hannah Dodd, Himesh Patel.
Box Office: /
Vale o non vale: In linea con le aspettative di questa nuova saga di Netflix, "Enola Holmes 2" si affianca per ritmo e toni al precedente capitolo, riuscendo a replicare la formula ben riuscita del primo episodio. Nonostante il mix un po' audace di arti marziali e agenzie investigative aperte da minori, il risultato finale è comunque godibile e perfetto per un momento di disimpegno da divano.
Premi: /
Parola chiave: Fiammiferi.
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Bengi

mercoledì 26 maggio 2021

Film 2009 - I'm Thinking of Ending Things

Intro: Ultima richiesta di Ferdia per l'ultima lezione di Screenplay. E il ciclo non si poteva chiudere con esperienza cinematografica più bizzarra.

Film 2009
: "I'm Thinking of Ending Things" (2020) di Charlie Kaufman
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: una delle pellicole più assurde che abbia mai visto, sicuramente la più strana che abbia guardato nell'ultimo periodo, "I'm Thinking of Ending Things" è stato una montagna russa emotiva che mi ha sfibrato nel profondo. Perché lo dico fin dall'inizio: nonostante tutte le mie buone intenzioni, questo film mi ha disintegrato l'anima. E non in senso positivo (sempre che ce ne sia uno).
Premesso che se non fosse stato per il fatto che Ferdia ci avrebbe fatto domande sulla pellicola il giorno dopo non avrei sicuramente terminato di vederlo, ammetto forse per la prima volta nella mia vita di aver mandato avanti la visione per poter mettere fine al mio tormento.
Ora io sono totalmente a favore degli esperimenti cinemtografici, del nonsense più random, del mettere alla prova lo spettatore attraverso meccanismi narrativi differenti e chi più ne ha più ne metta. Il punto è che qui non riuscivo onestamente a comprendere cosa stesse succedendo.
Mentre nella prima parte della storia ero interessato a capire dove il racconto volesse andare a parare, dal momento in cui ho realizzato che tutta la serie di stranezze, stramberie e dettagli non coesi non sarebbero stati spiegati alla fine del racconto ho perso totalmente interesse.
Perché, onestamente, dovrei seguire il racconto di qualcosa che non capisco quando so che nessuno farà lo sforzo di spiegarmi a cosa sto assistendo? Non dico che non ci fosse una visione precisa dietro le scelte narrative fatte qui - probabilmente, anzi, c'è una consapevolezza che non sono riuscito a cogliere - ma la sensazione che ho avuto è che si volesse mettere in scena qualcosa di non convenzionale per il gusto di farlo e non tanto per stuzzicare la curiosità dello spettatore.
Aggiungo che, personalmente, nel momento in cui per capire cosa diavolo sia successo nella tua storia mi debba andare a leggere il riassunto su Wikipedia, per me si è un po' perso il senso delle cose.
Poi, ribadisco, daje a tutta birra di non convenzionalità e bizzarrie, però ecco... a tutto c'è un limite. Almeno per i miei gusti.
Cast: Jesse Plemons, Jessie Buckley, Toni Collette, David Thewlis, Guy Boyd.
Box Office: /
Vale o non vale: Personalmente l'ho trovato tedioso e assolutamente faticoso da digerire. Il finale è interminabile e il caos narrativo costante, destabilizzante e sfibrante. Sono sicuro che parte (se non tutte) queste emozioni facessero parte delle reazioni che il team dietro a questo film volesse sucitare nello spettatore - onore al merito per la cura dei dettagli in un mondo che smettere di avere senso ed eppure presenta una coesione interna molto precisa - ma per quanto mi riguarda qui mancava l'elemento principale a dare senso all'esperienza cinematografica: il mio interesse nei confronti della storia.
Premi: /
Parola chiave: Relazione.

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Bengi

martedì 13 agosto 2019

Film 1645 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban

Intro: Per la 100.000.000esima volta...
Film 1645: "Harry Potter and the Prisoner of Azkaban" (2004) di Alfonso Cuarón
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi:
1. Film 166 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 346 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 744 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 1773 - Harry Potter and the Philosopher's Stone
Film 2085 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 2201 - Harry Potter and the Philosopher's Stone
2. Film 171 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 348 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 745 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 1446 - Harry Potter and the Chamber of Secrets
3. Film 174 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 349 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 747 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 1454 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
Film 1645 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
Film 2337 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
4. Film 88 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 181 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 357 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 748 - Harry Potter e il calice di fuoco
5. Film 366 - Harry Potter e l'ordine della Fenice
Film 749 - Harry Potter e l'Ordine della Fenice
Film 1470 - Harry Potter and the Order of the Phoenix
6. Film 14 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 185 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 370 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 750 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 1471 - Harry Potter and the Half-Blood Prince
7. Film 186 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 189 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 297 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 420 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 752 - Harry Potter e i Doni della Morte - Parte I
Film 1495 - Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 1
8. Film 283 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 421 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 594 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 755 - Harry Potter e i Doni della Morte - Parte II
Film 1497 - Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 2
9. Film 751 - Harry Potter: The Making of Diagon Alley
Film 2083 - Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts
Cast: Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Robbie Coltrane, Michael Gambon, Richard Griffiths, Gary Oldman, Alan Rickman, Fiona Shaw, Maggie Smith, Timothy Spall, David Thewlis, Emma Thompson, Julie Walters, Julie Christie, Tom Felton, Bonnie Wright, Matthew Lewis, Alfred Enoch.
Box Office: $796.9 milioni
Vale o non vale: Quello che dei film su Potter mi piace meno, ma comunque sempre soddisfacente e piacevole.
Premi: Candidato a 2 Oscar (colonna sonora ed effetti speciali) e 4 BAFTA (Miglior film britannico, scenografia, trucco, effetti speciali) e vincitore del BAFTA Audience Award e BAFTA Children's Award. Nomination ai Grammy per Best Score Soundtrack Album for a Motion Picture, Television or Other Visual Media.
Parola chiave: Sirius Black.

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Bengi

martedì 6 agosto 2019

Film 1640 - Wonder Woman

Intro: Mi era piaciuto un sacco la prima volta che lo avevo visto al cinema e non vedevo l'ora di rivederlo!
Film 1640: " Wonder Woman" (2017) di Patty Jenkins
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi:
Film 658 - L'uomo d'acciaio
Film 1127 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1128 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1218 - Suicide Squad
Film 1392 - Wonder Woman
Film 1640 - Wonder Woman
Film 1708 - Aquaman
Film 1459 - Justice League
Film 2019 - Zack Snyder's Justice League
Cast: Gal Gadot, Chris Pine, Robin Wright, Danny Huston, David Thewlis, Connie Nielsen, Elena Anaya, Saïd Taghmaoui, Ewen Bremner, Eugene Brave Rock, Lucy Davis.
Box Office: $821 milioni
Vale o non vale: Anche se Diana Prince non è in grado di salvare quella cagata di "Justice League" o "Batman v Superman: Dawn of Justice", sicuramente sa come salvare se stessa. "Wonder Woman" è una pellicola riuscita e un film su un supereroe avvincente e ben pensato. Gal Gadot perfetta.
Attendiamo il sequel "Wonder Woman 1984" per il 5 giugno 2020.
Premi: /
Parola chiave: Guerra.

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Bengi

domenica 10 dicembre 2017

Film 1454 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban

Procedo alla riscoperta della saga potteriana in inglese grazie a Netflix. Un piccolo peccato nostalgico qui in terra lontana.

Film 1454: "Harry Potter and the Prisoner of Azkaban" (2004) di Alfonso Cuarón
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Forse l'episodio della saga che ho bistrattato di più, eppure rivisto oggi il risultato finale è migliore di quanto in effetti ricordassi. La storia è come sempre molto intrigante e anche se buona parte della magia infantile qui è sparita - come lo sono stati certi aspetti rappresentati nelle storie precedenti, per lo più legati a luoghi e spazi - la nuova anima "nera" di Harry ha comunque il suo fascino.
Bandite le divise e i toni fiabeschi, Hogwards è stata tramutata in un luogo magico ma oscuro dove agli studenti non mancheranno le occasioni per cacciarsi in nuovi guai. Del resto tra dissennatori e assassini in circolazione, gli spunti sono alla portata di tutti.
Ps. Candidato a 2 premi Oscar per i Migliori effetti speciali e colonna sonora.
1. Film 166 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 346 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 744 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 1773 - Harry Potter and the Philosopher's Stone
Film 2085 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 2201 - Harry Potter and the Philosopher's Stone
2. Film 171 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 348 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 745 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 1446 - Harry Potter and the Chamber of Secrets
3. Film 174 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 349 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 747 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 1454 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
Film 1645 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
Film 2337 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
4. Film 88 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 181 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 357 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 748 - Harry Potter e il calice di fuoco
5. Film 366 - Harry Potter e l'ordine della Fenice
Film 749 - Harry Potter e l'Ordine della Fenice
Film 1470 - Harry Potter and the Order of the Phoenix
6. Film 14 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 185 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 370 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 750 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 1471 - Harry Potter and the Half-Blood Prince
7. Film 186 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 189 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 297 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 420 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 752 - Harry Potter e i Doni della Morte - Parte I
Film 1495 - Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 1
8. Film 283 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 421 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 594 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 755 - Harry Potter e i Doni della Morte - Parte II
Film 1497 - Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 2
9. Film 751 - Harry Potter: The Making of Diagon Alley
Film 2083 - Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts
Cast: Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Robbie Coltrane, Michael Gambon, Richard Griffiths, Gary Oldman, Alan Rickman, Fiona Shaw, Maggie Smith, Timothy Spall, David Thewlis, Emma Thompson, Julie Walters, Tom Felton, Robert Hardy, Julie Christie, Lee Ingleby, Pam Ferris, Harry Melling, Oliver Phelps, James Phelps, Bonnie Wright, Mark Williams, Warwick Davis, Devon Murray, Matthew Lewis, Alfred Enoch.
Box Office: $796.7 milioni
Consigli: Si cambiano regista (Alfonso Cuarón) e Silente (Michael Gambon), la fotografia e certe location, per un risultato finale all'epoca stridente con l'immagine del maghetto data fino a quel momento al cinema. 13 anni dopo, con la saga ampiamente terminata, questa pellicola ha trovato il suo posto tra le altre, avendo avuto il difficile compito di trasportare Potter dalla fiaba al racconto adulto. Effetti speciali magnifici, risultato finale godibile e di qualità.
Parola chiave: Gramo.

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Bengi

martedì 25 luglio 2017

Film 1392 - Wonder Woman

Sempre in vacanza in Lussemburgo, sono tornato al cinema per recuperare un film che, altrimenti, in Italia non sarei più riuscito a vedere. In più ho preferito vederlo in lingua, convinto che la versione originale avrebbe fatto non poco la differenza...

Film 1392: "Wonder Woman" (2017) di Patty Jenkins
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Dopo l'avventura testosteronica (e un po' fine a se stessa) di "Batman v Superman" questo "Wonder Woman" realizza per la DC Comics quello che il primo "Captain America" ha fatto per la Marvel: alza la posta in gioco, crea un contesto, va oltre il mero divertimento. Con alcune sostanziali differenze. La prima è che Diana Prince è una donna, la seconda è che questa pellicola funziona meglio, molto meglio.
Per quanto riguarda il primo aspetto, bisogna dire che era ora che anche i blockbuster legati ai supereroi si accorgessero di poter sopravvivere tranquillamente - e fare una barca di soldi - mettendo una donna al comando. Certo, il diktat combattimento & superpoteri non si bypassa, ma riscoprire la grande potenzialità dei personaggi femminili è qui un vero piacere. Gli appassionati di cinecomics, come si vede dall'incasso, non si fanno certo spaventare dal genere del protagonista, sicché è inutile farsi troppe remore legate alla sessualità di chi sta al centro della storia, quando quest'ultima è buona. Ed è qui che passiamo al secondo punto.
La trama di questo primo "Wonder Woman" è ben scritta e coinvolgente, in grado di costruire climax narrativi efficaci e soddisfacenti, per un risultato finale che è un'inattesa sorpresa. Non penso di dire qualcosa di singolare se sottolineo il mio scetticismo nei confronti di un prodotto partorito dalla stessa casa di produzione di altri titoli francamente mediocri relativi allo stesso franchise. Per il nuovo Superman non provo alcun interesse - se non per la presenza di Amy Adams - e lo scontro tra quest'ultimo e l'ennesimo Uomo Pipistrello è stato meno eccitante del previsto, per cui la sorpresa non è stata poca nello scoprire che sì, anche alla DC sono in grado di scrivere una bella sceneggiatura e persino non rovinarla attraverso bislacchi effetti speciali (perché Doomsday in "Dawn of Justice" era veramente ridicolo).
Il mondo di Diana e la sua protagonista funzionano bene, soprattutto grazie ad un racconto che furbescamente utilizza l'espediente narrativo del ricordo (siamo in un gigantesco flashback) e dà pieni poteri alla sua eroina, magnificamente incarnata da una Gal Gadot quasi sempre in parte, in qualche occasione acerba. L'accompagnamento di Chris Pine - che in tutta la pellicola urla il nome della protagonista allo stesso identico modo concitato - è perfetto e i due formano una coppia particolarmente affiatata, oltre che bella. La storia non li risparmierà.
Effetti speciali funzionali, uso massiccio ma ben calcolato del rallenty, combattimenti di grande intrattenimento, una fotografia accattivante e, quello che ho preferito, una colonna sonora pazzesca (di Rupert Gregson-Williams). Tutti questi elementi insieme fanno sì che "Wonder Woman" sia il primo prodotto DC Comics per il cinema per il quale valga veramente la pena di andare al cinema. La speranza è che, avendo imparato dai precedenti errori, la produzione proceda d'ora in avanti seguendo il percorso e il buon lavoro fatto in questa occasione (a novembre ci aspetta il primo "Justice League" cui seguiranno il sequel e, naturalmente, "Wonder Woman 2").
Film 658 - L'uomo d'acciaio
Film 1127 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1128 - Batman v Superman: Dawn of Justice
Film 1218 - Suicide Squad
Film 1392 - Wonder Woman
Film 1640 - Wonder Woman
Film 1708 - Aquaman
Film 1459 - Justice League
Film 2019 - Zack Snyder's Justice League
Cast: Gal Gadot, Chris Pine, Robin Wright, Danny Huston, David Thewlis, Connie Nielsen, Elena Anaya, Ewen Bremner, Lucy Davis, Saïd Taghmaoui.
Box Office: $779.6 milioni
Consigli: Pellicola riuscita e di grande intrattenimento che consegna, dopo anni di tentativi e persino una Megan Gale in lizza per il ruolo, Wonder Woman al grande schermo. Personalmente ho trovato il film una grande sorpresa, con un finale strappalacrime che non mi sarei davvero immaginato. In lingua è un'esperienza coinvolgente e perfettamente comprensibile anche senza i sottotitoli, perciò l'opzione è da tenere in considerazione. Sicuramente uno dei blockbuster sui supereroi più riusciti.
Parola chiave: Ares.

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Bengi

lunedì 24 aprile 2017

Film 1347 - Macbeth

Sarei voluto andarlo a vedere al cinema, ma per un motivo o per un altro non ero riuscito. Così ne ho approfittato non appena Sky Go l'ha reso disponibile tra le sue proposte.

Film 1347: "Macbeth" (2015) di Justin Kurzel
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Visivamente il film è bellissimo, ma nell'insieme il risultato finale non è così sconvolgente come mi aspettavo. Certo Fassbender e Cotillard sono magnifici, ma nel complesso il tutto sembra un attimo più freddo e composto di quanto non avrei voluto. C'è la rabbia in questa storia, il dolore, il desiderio di potere, la complicità, il crimine, tutti elementi che, insieme, dovrebbero risultare esplosivi. Se questo "Macbeth" va a fuoco, però, è solo perché fotografia e scenografie lo permettono e, anzi, lo rendono indimenticabile. Da questo punto di vista, in tutta onestà, mi sarei aspettato una nomination all'Oscar. Due o tre, forse. 

A livello tecnico, quindi, niente da dire, un prodotto magistrale, potente, bello da guardare, a volte inquietante. Come dicevo i due protagonisti non sbagliano e risultano piuttosto intensi - ho volutamente guardato una scena della Cotillard in lingua originale e devo proprio dire che l'accento francese non c'è -, una coppia di potere che fonda la propria ascesa al trono sull'omicidio e la dissimulazione, presupposti che non renderanno particolarmente fertile la situazione. Si sa, il karma è una brutta roba.
Nonostante tutti questi aspetti positivi riguardo alla pellicola, in ogni caso nell'insieme la sensazione non è quella di un'impresa totalmente compiuta. Sarà stato il mix di realismo e linguaggio teatrale, di fatto il film di Kurzel non si amalgama del tutto e le premesse iniziali di epica solennità rimangono in parte disattese. Lo sforzo qualitativo è evidente, ma nei fatti manca quell'elemento che affianchi alla tecnica una sorpresa inattesa, quel jolly che traduca il tentativo di riportare la tragedia di Shakespeare sullo schermo non solamente un'occasione per rivedere l'opera in salsa action, ma un'occasione unica per riscoprirne fascino e mito.
Cast: Michael Fassbender, Marion Cotillard, Paddy Considine, Sean Harris, Jack Reynor, Elizabeth Debicki, David Thewlis, Scot Greenan.
Box Office: $16.3 milioni
Consigli: Esteticamente molto bello, qualitativamente ben realizzato, anche se nel complesso meno soddisfacente di quanto i vari trailer e poster non sembrerebbero suggerire. Non certo una scelta per ogni occasione, si tratta di un titolo pesante da un certo punto di vista e comunque non per ogni palato. Ma Shakespeare è Shakespeare e una chance bisognerebbe sempre concedergliela.
Parola chiave: Profezia.

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Bengi

venerdì 3 febbraio 2017

Film 1294 - Timeline - Ai confini del tempo

Netflix lo ha inserito nel suo archivio e mi è tornata voglia di vederlo...

Film 1294: "Timeline - Ai confini del tempo" (2003) di Richard Donner
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Quando un ricordo è fuorviante. Mi sembrava di ricordare un'avventura simpatica, un film carino e, invece, sono rimasto deluso da questo "Timeline", addirittura infastidito dalla sua banalità. Tanto che, va detto, si tratta di una storia che si può anche non seguire attentamente per quanto è scontata e prevedibile: alla fine andrà a parare esattamente dove ti saresti aspettato.
Costellato di errori grossolani - l'inglese e il francese correnti sono utilizzati anche nel Medioevo - e scelte della trama francamente inspiegabili - non si capisce perché il personaggio di David Thewlis alla fine non rompa i vetri della macchina del tempo così da poterne sfuggire ed evitare di essere portato indietro nel tempo per sempre -, nonostante il cast particolarmente ricco, questa operazione commerciale tratta dal libro omonimo di Michael Crichton è semplicemente un brutto film incapace di andare oltre la superficie. La quale è composta e da personaggi bidimensionali, privi di una qualsivoglia caratterizzazione che vada oltre lo stereotipo di gruppo ("i francesi", "gli inglesi", "gli archeologi", "gli scienziati senza scrupoli", "il gruppo di eroi", ecc), e dall'insuccesso scenografico che lascia
allo spettatore la sensazione di trovarsi costantemente in una ricostruzione piuttosto che nella Francia del 1300, un patto infranto con la sospensione del gioudizio che ogni racconto richiede andando a minare ulteriormente credibilità ed illusione della storia.
Con un budget da 80 milioni di dollari (giusto per fare un paragone: ognuno dei 3 capitoli de "Il signore degli anelli", usciti in contemporanea a "Timeline", ne sono costati 94) e una storia dello stesso autore di "Jurassic Park", "ER" e il recentissimo "Westworld"... Beh, si poteva davvero fare molto, molto di più.
Cast: Paul Walker, Frances O'Connor, Gerard Butler, Billy Connolly, David Thewlis, Anna Friel, Neal McDonough, Matt Craven, Ethan Embry, Michael Sheen, Lambert Wilson, Marton Csokas, Rossif Sutherland.
Box Office: $43.9 milioni
Consigli: Brutto e dimenticabile, scontato e e poco interessante, per un risultato finale dimenticabilissimo e poco esaltante. Peccato, perché il viaggio nel tempo è un elemento narrativo sempre piuttosto accattivante.
Parola chiave: Occhiali da vista.

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Bengi

lunedì 8 febbraio 2016

Film 1065 - Regression

Molto curioso di vedere questo film, me ne sono corso al cinema (perfino in solitaria) per non perdermelo.
Film 1065: "Regression" (2015) di Alejandro Amenábar
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Francamente un po' una boiata e lo ammetto con dispiacere, perché ero molto interessato a questa storia dark, dai toni cupissimi e con la partecipazione della mia amatissima Emma Watson.
Facilito il riassunto con la partecipazione di Wikipedia, che spiega alla perfezione (e un po' spoilera, attenti!): «Quello che si cela dentro le mura di una casa suona molto inquietante: infatti è da tempo che il detective Bruce Kenner indaga su possibili riti satanici che si svolgerebbero nelle parti più oscure dell'abitazione. Qua vivono Angela Gray, suo fratello maggiore Roy Gray e i loro genitori; un giorno il padre di famiglia viene accusato dalla figlia Angela di aver compiuto un fatto che l'uomo non si ricorda di aver commesso. Alla fine si scopre che Angela, depressa per la disastrosa situazione familiare, aveva inventato tutto informandosi su autobiografie di persone realmente vittime di satanismo. La ragazza, infatti, odiava il padre e tutta la sua famiglia perché li riteneva responsabili della morte di sua madre. La tecnica della regressione aveva aiutato Angela, provocando nelle persone ricordi inesistenti, suggestionati dal racconto della ragazza».
Dopo che Amenábar ci ha regalato quel gioiellino horror che è "The Others" e ha vinto l'Oscar per il Miglior film straniero ("Mare dentro"), diciamo che era lecito aspettarsi da questa nuova escursione hollywoodiana del regista qualcosina di più di questa storia banale e abbastanza insoddisfacente spacciata come pellicola di denuncia perché tratta da fatti realmente accaduti. Mi pare, invece, che si sia provato di appiccicare un po' forzatamente a tutta l'operazione quella connotazione horror che potesse attrarre appassionati del genere e non, per poi essere costretti a scoprire le carte e a rivelare il bluff: l'orrore non c'è, è tutta una (brutta) suggestione.
Pur apprezzando le capacità della Watson - che con le lacrime a fiume ci fa le cascate -, la solita aria stropiacciata di Hawke, la lentezza spesso noiosa della trama e la scoperta, man mano che il racconto procede, della palese inconsistenza degli elementi di paura, crea un'inconsistenza narrativa fastidiosa che fiacca il prodotto e, in definitiva, delude. In chi la subisce la regressione riesce a generare il non accaduto, a vincolare finzioni che sono suggestioni di massa, eppure non riesce a farci credere che "Regression" sia un bel film che vale la pena di vedere. Peccato.
Cast: Ethan Hawke, Emma Watson, David Thewlis, Lothaire Bluteau, Dale Dickey, David Dencik, Peter MacNeill, Devon Bostick, Aaron Ashmore.
Box Office: $17.6 milioni
Consigli: Titolo debole che mixa in maniera un po' ingenua due elementi difficilente compatibili, l'horror con la pellicola di denuncia. Non che siano tassativamente inconciliabili, ma per come sono gestiti qui sembrano solo accostati l'uno per giustificare la mancanza degli elementi tipici dell'altro. Quindi le atmosfere cupissime, il disgusto delle scene sataniche, i momenti da "salto sulla poltrona" sembrano suggerire che la preponderanza d'orrore connoti la pellicola, ma nel momento in cui tutta la copertura horror salta, si suggerisce che si trattasse di dovere di cronaca, necessari passaggi a raccontare esaustivamente una vicenda tanto assurda (e spaventosa), eppure vera. Dunque non essendo né l'uno né l'altro manca di un'identità forte e tutto il prodotto ne risente. Si può vedere, ma meglio non avere aspettative.
Parola chiave: Metronomo.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 13 febbraio 2015

Film 877 - La teoria del tutto

Non vedevo davvero l'ora di vederlo!

Film 877: "La teoria del tutto" (2014) di James Marsh
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Avevo gigantesche aspettative per questa pellicola. Pensavo mi sarei trovato di fronte alla rivelazione della stagione. E invece non è stato così.
Anche "The Theory of Everything" finisce per guastarsi nel suo risultato finale non tanto per un motivo relativo al prodotto in sé, ma per colpa di tutto quel turbinio mediatico che lo ha già incoronato come uno dei migliori titoli di quest'anno (o meglio, l'anno scorso) e lo ha visto e vedrà trionfare in tante di quelle premiazioni che gli Oscar saranno solo la cigliegina sulla torta. Non che il film abbia una reale chance di vincere in tutte le categorie, ma è probabile che il Miglior attore sarà proprio l'Eddie Redmayne qui protagonista. E' evidente, infatti, che la sua trasformazione in Stephen Hawking sia degna di plauso, avendo meticolosamente sviscerato gli step di una malattia degenerativa crudele e debilitante. Io questo glielo riconosco senza se e senza ma. Poi, idiealisticamente, mi spendo solo un attimo per ricordare che è però molto meno facile rappresentare un personaggio di invenzione, che non soffre di disturbi invalidanti percepibili a occhio nudo, che riprodurre qualcosa (o qualcuno) che esiste o è esistito. Lo dico solo perché mi pare che ultimamente si tenda a premiare quasi sempre l'interpretazione biografica (le due di "Dallas Buyers Club" dell'anno scorso, la vittoria dell'anno prima di Daniel Day-Lewis che fa Lincoln, Sean Penn che interpreta Harvey Milk, Forest Whitaker che rifà Idi Amin in "The Last King of Scotland" e l'anno prima Philip Seymour Hoffman che veste i panni Truman Capote, mentre l'anno ancora precedente aveva vinto Jamie Foxx rifacendo Ray Charles. Sono 6 esempi su un campione di 10 edizioni degli Oscar considerati. E ho preso ad esempio solo la categoria del Miglior attore protagonista!) a discapito di altre ottime interpretazioni sempre, però, seconde per il fatto che non sono relative a un "ritratto" di qualcun'altro. Fatta questa postilla, continuiamo.
"La teoria del tutto" è una buona pellicola, tecnicamente molto curata, con un protagonista forte sia a livello narrativo che interpretativo. Hawking è chiaramente un soggetto interessante da 'studiare, una persona di cui si segue con curiosità la storia di vita, i numerosi successi, l'assoluta genialità e un quotidiano fatto di difficoltà che altri non affrontano nemmeno in una vita intera. Se, però, andiamo oltre questo e oltre la perfetta metamorfosi di Redmayne nel famoso fisico, ho trovato il progetto molto meno ispirato ed ispirante. Le immagini promozionali mi parevano suggerire più una storia concentrata sull'amore della coppia che sulla malattia, ma non è esattamente così. La prepotenza di un male che non ha cura e ti colpisce giorno dopo giorno deve avere certamente uno spazio privilegiato nella trama, eppure un approfondimento più specifico sulla relazione con la moglie Jane/Felicity Jones e sulle loro dinamiche famigliari mi sarebbe piaciuto di più. Il colpo di scena finale (per me che la storia vera non la sapevo) con l'ingresso dell'infermiera Elaine mi ha spezzato il cuore, eppure è trattato molto freddamente e rapidamente, cosa che non mi sarei aspettato.
Forse le patinate immagini di locandine e trailer mi avevano mandato completamente fuori strada, facendomi indirizzare su un tipo di biografia strappalacrime che, invece, si è dimostrata essere molto più concretamente la narrazione pacata di una vita certamente unica. Meno poesia del previsto, quindi, meno romanticismo, amore senza tempo (cioè c'è, ma non come te lo aspetteresti e in questo, ripeto, il finale è davvero qualcosa che ti lascia di stucco) e tutte quelle manfrine rosa cui i blockbuster americani ci hanno abituato. Ci sta, probabilmente è giusto così, eppure io altro mi aspettavo e la cosa mi ha un po' condizionato.
Tutto sommato, comunque, è la storia solo apparentemente straordinaria di una coppia che, invece, è più normale di quanto ci si aspetterebbe. Dalla coraggiosa scelta di Jane di stare al fianco di Stephen, al momento di mettere in piedi un sistema comunicativo ex novo per il professore, questa storia mettere a dura prova lo spettatore sensibile a questo tipo pellicole, eppure l'approccio è meno sdolcinato o caricato di quanto non ci si aspetterebbe.
In conclusione "La teoria del tutto" è certo uno dei titoli da non perdere di questo lungo percorso fino agli Oscar, eppure manca quella sensazione di epicità o, a seconda del tipo di approccio, di raccoglimento che forse l'avrebbero reso memorabile, oltre che valido per una grande interpretazione del protagonista. Devo dire che i candidati a Miglior film di questo 2015 non mi hanno ancora sconvolto, per quello che ho visto. Ne devo recuperare ancora molti, nella speranza di rimanere conquistato pienamente da almeno qualcheduno.
Box Office: $91.3 milioni
Consigli: Mi fa sempre sorridere quando leggo che i medici avevano pronosticato la morte imminente di qualcuno e quest'ultimo, invece, sopravvive contro ogni speranza. Mi fa sorridere più che altro perché è la prova tangibile che nessuno può pronosticare nulla con certezza, il che è sempre rassicurante. Le persone, poi, sono in grado (anche) di cose straordinarie e, nel caso Stephen Hawking, sopravvivere a una malattia come l'atrofia muscolare progressiva non è nemmeno la più peculiare.
Quello che è apprezzabile del film di James Marsh è l'approccio alla vicenda che sembra sincero e depurato da un sensazioalismo che certo la figura di uno scienziato di fama mondiale avrebbe potuto ispirare. Chi cerca una biografia onesta su una figura umana complessa qui troverà non poche soddisfazioni; meno chi si aspetta livelli di romanticismo da zucchero a causa della storia di un amore che fa affrontare la malattia. In ogni caso è una buona pellicola con un protagonista particolarmente efficace (Eddie Redmayne) e può essere vista anche solo per farsi un'idea più dettagliata sul fisico, matematico, cosmologo e astrofisico britannico. Anche se, lo ammetto, questo film mi ha colpito molto meno di quanto avrei sperato.
Parola chiave: Equazione.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 1 dicembre 2014

Film 827 - Il quinto potere

Sky-Go ne proponeva la visione e io ero francamente curioso di farmi un'idea su questa pellicola...

Film 827: "Il quinto potere" (2013) di Bill Condon
Visto: dal computer di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Bill Condon è un regista e sceneggiatore premio Oscar (per "Demoni e dei") che oscilla tra film di qualità o genere indipendente ("Kinsey", "Dreamgirls", l'episodio pilota della serie tv "The Big C") e altri progetti meno riusciti come i due capitoli finali di "Twilight", parte 1 e parte 2. Questa ambivalenza, che si può facilmente esprimere anche attraverso la semplificazione più assoluta della categoria semantica bello-brutto, credo sia perfettamente distillata in questa pellicola, tentativo importante di rappresentare vita ed imprese di un uomo la cui stessa immagine è ambivalente, ma di fatto fallimento comunicativo. L'idea che ne rimane una volta finita la visione, infatti, è piatta a livello umano, caotica a livello di contestualizzazione (è un biopic, il che non è un buon segno).
Non posso dire di essermi interessato a Julian Assange più di quanto qualche fotografia sul giornale e qualche articoletto mi abbiano consentito di fare, quindi è difficile confrontare il mio background con quello che ho visto qui e non ritengo che tingere i capelli di bianco a Benedict Cumberbatch sia il modo più efficace di renderlo somigliante a chi interpeta. Se si considera poi che Assange è tutt'ora vivo e vegeto e aggiungendo che questa è di fatto una biografia - direi non autorizzata -, credo si potesse tentare qualche sforzo di somiglianza in più. A meno che non si volesse un prodotto maggiormente di fiction che un'autentica storia sulla vita del fondatore di WikiLeaks (ma allora non aveva senso prendere direttamente spunto dalla persona, si poteva semplicemente creare un personaggio molto simile ad hoc).
Comunque resta il fatto che "The Fifth Estate" presenta moltissimi fatti, dati, numeri e nomi e la confusione che riesce a generare è tantissima, senza però riuscire a mettere ordine in ciò che intende raccontare, rendedo così abbastanza difficile seguire il racconto soprattutto a chi è poco o male informato o chi, semplicemente, è interessato a questo film e vorrebbe farsi un'opinione in proposito. Quello che rimane, infatti, è una generale idea di colpevolezza su tutti i fronti, che non risparmia nessuna fazione. Sicuramente anche questo aspetto contribuisce a spalleggiare la sensazione che il risultato finale sia un po' piatto e privo di mordente poiché, dopo tanto ardore, passione e ammirazione iniziale, di fatto la trama cede il passo a un degenerare morale e a un vittimismo fastidiosi. E così si va dalla contrapposizione iniziale bello-brutto a quella del prendo una posizione-non prendo una posizione. Questa indeterminatezza, che qualcuno può chiamare anche realismo, non mi ha lasciato per nulla soddisfatto. Curioso, tra l'altro, che una storia sulla comunicazione e sul comunicare sia relativamente incapace di farlo.
Box Office: $8.6 milioni
Consigli: Cast carico di ottimi attori (Benedict Cumberbatch, Daniel Brühl, Anthony Mackie, David Thewlis, Alicia Vikander, Stanley Tucci, Laura Linney) e regia di Bill Condon che, sulla carta promettono faville, nella realtà funzionano relativamente. Se il primo tempo è abbastanza affascinante (grazie alla fondazione di WikiLeaks), la deriva narrativa del secondo ne rovina il potenziale giocando troppo sugli aspetti capricciosi del genio ribelle ed anticonformista. Ci si era già spinto Aaron Sorkin (uno che in quanto a personaggi antipatici è espertissimo) con la sceneggiatura di "The Social Network", ma la decisamente meno impegnativa storia di Facebook e la buona atmosfera creata da Fincher ha certamente permesso quella magia che qui decisamente non si trova. Freddo, saccente, eternamente complicato e piatto, "Il quinto potere" è un biopic che può aiutare per un primo veloce approccio alla faccenda Assange/WikiLeaks, ma che non ritengo sufficientemente interessante o qualitativamente soddisfacente. Peccato.
Parola chiave: Informazioni.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 26 settembre 2014

Film 775 - Omen - Il presagio

Mi pento di non aver scelto questa pellicola per la recensione numero 666...

Film 775: "Omen - Il presagio" (2006) di John Moore
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: IMDb riassume alla perfezione e con pochissime parole il fulcro di questo remake horror che gioca coi numeri: "an American official realizes that his young son may literally be the devil incarnate". Zac! Niente di più, niente di meno. In mezzo solo delle gran boiate.
A parte il giochino sfizioso della data d'uscita (06/06/06) che richiama il numero demoniaco, questa pellicola ha veramente pochissimo da offrire. Non inquieta e non fa paura e, anzi, a tratti annoia. La peggiore di tutti è Mia Farrow in un ruolo detestabile che rende insofferente lo spettatore, più odiosa perfino del bambino posseduto, che è qualcosa di inguardabile a lungo andare.
Lo scopo puramente lucrativo è qui tanto palese da non rendere nemmeno divertente la visione di questo prodotto commercialissimo, ma così becero e gratuito che è inutile. Mi stupisce che Liev Schreiber, Michael Gambon e perfino Julia Stiles si siano prestati a questo giochetto privo di fantasia o creatività, piatto e privo di appeal come un film dell'orrore non dovrebbe mai essere.
Tra l'altro la titolazione italiana è come al solito fantasiosa: "Il presagio", sostituito all'originale "The Omen", non solo non aggiunge nulla all'enigma del titolo, ma non c'entra granché dato che il 'presagio' che il bambino sia il diavolo svanisce nella durata di 10 minuti. Quindi, a che pro cambiarne il nome, se poi nemmeno se ne sceglie uno appropriato?
Comunque resta il fatto che il risultato finale di questo "Omen" è piuttosto scarso perfino per un remake horror, con brutti effetti speciali, una recitazione così così e una trama che veramente non decolla.
Film 2279 - The First Omen
Film 2318 - The Omen
Film 775 - Omen - Il presagio
Box Office: $119,498,909
Consigli: Un horror assolutamente evitabile. Non so se l'originale del '76 sia meglio, comunque questo film è mal realizzato e privo di idee interessanti. Meglio guardare altro.
Parola chiave: Anticristo.

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Bengi

mercoledì 23 luglio 2014

Film 747 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

Proprio oggi: tanti auguri di buon compleanno Daniel Radcliffe.

Film 746: "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban" (2004) di Alfonso Cuarón
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano, inglese
Compagnia: Luigi
Pensieri: L'ho sempre considerato in maniera minore rispetto agli altri episodi su Potter, sia perché meno 'conforme' a tutta la saga, sia perché di fatto capitolo di rottura rispetto alla strada intrapresa dai due capitoli precedenti. Con "Il prigioniero di Azkaban" si varcano i confini del dark per la prima avventura meno favolosa e più reale per i tre maghi teen di Hogwarts. Col senno di poi, lo ammetto, apprezzo.
Il quest'anno premio Oscar Cuarón mette mano perfino alla topografia del mondo magico e rifà letteralmente il look a tutto e tutti: castello, casa di Hagrid, Platano Picchiatore, via le toghe e tutti gli studenti in look casual. Fa strano, ma contribuisce a costruire una nuova immagine meno infantile e, soprattutto, aiuta a preparare fan e normali spettatori ai prossimi toni cupi di tutta la vicenda. Che, come si diceva, già qui cominciano a palesarsi, grazie alla spiegazione di chi sia Sirius Black e perché stesse ad Azkaban e, ancora di più, grazie alla comparsa dei terrificanti dissennatori. Anche la presenza di un lupo mannaro fa il suo effetto, a dirla tutta.
Carino, la storia molto ben architettata ed Emma Watson comincia a farla da padrone per capacità espressive e presenza scenica; peggio la recitazione di Radcliffe che, soprattutto nei momenti intensi, non è particolarmente efficace. Tutto sommato, comunque, il risultato è ottimo e la produzione è riuscita nella non facile impresa di rendere in maniera più matura questa parte centrale nello snodo della trama potteriana, che da qui in poi prenderà davvero sul serio la questione di Voldemort e compagnia bella, Peter Minus in primis!
1. Film 166 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 346 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 744 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 1773 - Harry Potter and the Philosopher's Stone
Film 2085 - Harry Potter e la pietra filosofale
Film 2201 - Harry Potter and the Philosopher's Stone
2. Film 171 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 348 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 745 - Harry Potter e la camera dei segreti
Film 1446 - Harry Potter and the Chamber of Secrets
3. Film 174 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 349 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 747 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Film 1454 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
Film 1645 - Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
4. Film 88 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 181 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 357 - Harry Potter e il calice di fuoco
Film 748 - Harry Potter e il calice di fuoco
5. Film 366 - Harry Potter e l'ordine della Fenice
Film 749 - Harry Potter e l'Ordine della Fenice
Film 1470 - Harry Potter and the Order of the Phoenix
6. Film 14 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 185 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 370 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 750 - Harry Potter e il principe mezzosangue
Film 1471 - Harry Potter and the Half-Blood Prince
7. Film 186 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 189 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 297 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 420 - Harry Potter e i doni della morte: Parte I
Film 752 - Harry Potter e i Doni della Morte - Parte I
Film 1495 - Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 1
8. Film 283 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 421 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 594 - Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Film 755 - Harry Potter e i Doni della Morte - Parte II
Film 1497 - Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 2
9. Film 751 - Harry Potter: The Making of Diagon Alley
Film 2083 - Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts
Box Office: $796,688,549
Consigli: Episodio più 'sperimentale', il tocco di Cuarón è più che tangibile e da il suo meglio nella primissima parte a casa dei Dursley. Le bellissime trovate narrative di J.K. Rowling rendono questo terzo racconto tra i più interessanti di tutta la saga e il film, per quanto distante dalla realizzazione e pre-Azkaban e post-Azkaban, rende giustizia alla creatività dell'autrice. E anche se a livello di incassi questo capitolo 3 è quello che ha incassato di meno al botteghino su tutti, vale davvero la pena di vederlo, fosse anche solo per la geniale trovata del Giratempo o per godersi la magnifica realizzazione dell'ippogrifo Fierobecco.
Parola chiave: Patronus.

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Bengi

domenica 19 gennaio 2014

Film 655 - Red 2

Avevo visto il primo e chiaramente volevo troppo vedere il seguito! br />
Film 655: "Red 2" (2013) di Dean Parisot
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Tanta azione e molto stile fumetto, proprio come nel primo episodio, questo "Red 2" è però un po' meno divertente del primo. Funziona soprattutto grazie al grandissimo cast di attori (Bruce Willis, Helen Mirren, John Malkovich, Mary-Louise Parker, Anthony Hopkins, Catherine Zeta-Jones, David Thewlis, Brian Cox, Byung-hun Lee), e alle scene d'azione alcune delle quali veramente, veramente adrenaliniche!
In questo nuovo capitolo, la storia d'amore tra Frank e Sarah continua, anche se è in un momento di leggero fermo: ovvero come passare dalle pazze sparatorie, corse in macchina e avventure per salvarsi la pelle, all'entusiasmo per qualche nuovo gingillo casalingo comprato al supermercato. Sarah, che vuole nuovamente il brivido, si lascerà subito convincere dal surreale e disadattato Marvin quando comparirà nuovamente per reclutarli, mentre Frank sarà più duro da convincere (ma ne andrebbe della loro vita!).
E così via di nuovo, in fuga, per scoprire chi li ha incastrati e cosa c'è sotto, passando per scenari di mezza Europa e per una miriade di personaggi nuovi e vecchi, di cui il più inutile è la povera Katja/Catherine Zeta-Jones, che è credibile come russa quando io come cinese.
Tutto sommato questo film non è peggio del precedente, solo ha la sfortuna di arrivare per secondo e, quindi, non apportare alcuna novità sullo schermo, ma semplicemente ricalca un format che in prima battuta era andato alla grande (una nomination ai Golden Globes come Miglior film comedy e un incasso mondiale di $199,006,387). Di questo, di fatto, si tratta: il film non è male, ma il primo, essendo una novità, rimane migliore.
Ps. Meno successo al box office del previsto: $142,078,971 e 84 milioni per produrlo, quando il primo ne era costati "solo" 58.
Film 199 - Red
Consigli: Insieme "Red" e "Red 2" sono una bella coppia di film d'azione da vedere e sono perfetti per una serata in compagnia. Spensierato, un po' folle e surrealissimo nei personaggi, vince su tutti una Helen Mirren spietata killer dal fascino innegabile, cui le segue il leggermente pazzo Marvin che John Malkovich rende con estrema bravura. Il risultato finale è assolutamente spassoso.
Parola chiave: "Notte fonda".

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Bengi

lunedì 30 aprile 2012

Film 399 - The Lady

Avevo voglia di vederlo e, approfittando di una serata che sarebbe cominciata tardi, dopo l'ufficio sono 'scappato' al cinema.


Film 399: "The Lady" (2011) di Luc Besson
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Approcciarsi ad una storia interessante tramite un film mi sembra sempre un ottimo modo di cominciarne la scoperta. Di Aung San Suu Kyi non sapevo quasi nulla al di là del Nobel per la Pace e la reclusione, quindi ho approfittato del racconto di Luc Besson per un approfondimento, anche se romanzato, della vicenda personale di questa donna tenace.
Inutile dire che la storia è straordinaria e certamente meritava di essere raccontata. Penso che chiunque converrà che la fermezza e la determinazione di questa donna e della sua famiglia, la fiducia incondizionata e la consapevolezza che esite una causa superiore per cui combattere pacificamente, sono argomenti che valgono la pena di essere affrontati a prescindere. Sapendo, poi, che il tutto è ispirato da una storia vera non fa che aumentare la necessità di portare al grande pubblico una vicenda drammatica e commovente, ispirante e ispirata tanto quanto il "Gandhi" di Attenborough.
Ma, al di là della vita di questa donna, c'è la pellicola di Besson. Devo dire che non ho mai seguito troppo la produzione di questo artista e, a parte "Il quinto elemento" e "Io vi troverò", non ho visto altri suoi lavori (che siano diretti o solo sceneggiati da lui). In questo caso, come dicevo, non sono andato tanto perché attirato dalla firma del regista, ma per la storia e, soprattutto, per seguire l'interpretazione di un'attrice che apprezzo moltissimo, Michelle Yeoh.
Trovo che la scelta di affidare a lei la parte di Aung San Suu Kyi sia più che azzeccata e, anzi, l'attrice avrebbe meritato ben più riconoscimenti importanti della sola nomination ai Satellite 2011 come Miglior attrice protagonista. Eppure pare non essersi accorto nessuno del talentuoso trasformisto di questa donna che, in silenzio e pace come la persona a cui si ispira, plasma sé stessa in funzione di un personaggio che richiede rigida vocazione. Conta l'espressività delicata, il solo accenno all'emozione tradita attraverso uno sguardo che può permettersi poche lacrime. Ma è una vita, oltre che di grandi sacrifici, anche di importantissime soddisfazioni quella della politica birmana e non si può non rimanere affascinati dalla calma potenza di questa donna attraverso l'interpretazione davvero ispirata della Yeoh.
Il messaggio, oltre che forte, è potenziato dalla veridicità della storia che si sta raccontando e lo spettatore non può non rimanere quantomeno incuriosito dalla figura di una Lady che è di ferro, ma solo perchè impossibile da piegare o spezzare. Per il resto è la nonviolenza ad ispirare le gesta e le scelte politiche di questo leader che, fino al 13 novembre 2010 è rimasta reclusa, prigioniera nella sua stessa casa per anni, a causa di un governo militare che si rifiutava di riconoscerle la vittoria schiacciante alle elezioni popolari del 1990.
Vincente per molti aspetti, questa pellicola presenta a mio avviso una buona ricostruzione storica, chiara perchè, fortunatamente, si concede il lusso di trattare senza fretta l'intero svolgersi della vicenda (sono 132 minuti di proiezione). Bellissima la scena della consegna del Nobel e, sicuramente d'impatto, quella dell'episodio in cui, disarmata, Aung affronta andandogli incontro un militare che le punta contro una pistola. Bene anche la scelta del comprimario David Thewlis che interpreta il devoto marito. Ho trovato, invece, meno efficace la figura del dittatore, quasi macchietta piuttosto che sanguinario generale. Forse anche la sua stessa natura di fervido credente di superstizioni e mistiche arti me lo ha reso più ridicolo che spaventoso. Eppure uccide a sangue freddo senza alcun ripensamento.
Per il resto l'ho trovato un bel film. Chiaramente la tematica richiede concentrazione e, soprattutto, di essere uno spettatore motivato. Ma chi è interessato alle biografie delle grandi figure del nostro tempo, troverà sicuramente questo "The Lady" (il cui titolo è molto vicino al "The Iron Lady" della Lloyd, pellicola molto meno riuscita eppure molto più considerata dalla critica) molto interessante e capace di lasciare in chi guarda la voglia di informarsi riguardo alle vicende di una donna che ha davvero consacrato sé stessa per la sua Nazione. Oltre a lanciare un messaggio politico fortissimo, regala allo spettatore numerosi spunti su cui interrogarsi. In una società violenta e intollerante, evidentemente la possibilità di procedere pacificamente c'è, seppure con grandi sacrifici. Sta al singolo decidere se vale davvero la pena di compierli.
Consigli: Lo consiglio. Il tema è complesso e sicuramente pesante, ma vale la pena di conoscere più a fondo la storia di una donna che, negli ultimi anni, è stata capace di influenzare concretamente la brutta realtà del suo Paese nonostante la reclusione forzata durata decenni. Per una volta conta il messagio. Potente.
Parola chiave: Cancro.

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