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martedì 2 luglio 2024

Film 2289 - Girl with a Pearl Earring

Intro: Sono entrato in possesso di un proiettore (la svolta della vita!) e il primo film che ho voluto vedere è stato questo.

Film 2289: "Girl with a Pearl Earring" (2003) di Peter Webber
Visto: dal proiettore
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: forse uno degli esempi di pellicola che meglio si presta a una visione sul grande schermo, "Girl with a Pearl Earring" è un piacere per gli occhi, una visione sontuosa che, neanche a dirlo, trasporta i quadri di Vermeer nel reale (per quanto il cinema possa considerarsi tale) e dona nuova vita alle opere del pittore. Per me un piccolo capolavoro.
Forse l'unico elemento che ancora oggi stona nel complesso è la fotografia, le immagini sono estremamente saturate e a volte il colore non tiene, ma comprendo che l'esigenza di ottenere la somiglianza che le opere del pittore abbia necessariamente dettato lo standard della qualità dell'immagine. In ambienti così angusti e bui come le case dell'Olanda del 1600 non deve essere stato semplice gestire uniformemente luce e colori.
Detto questo, trovo che "Girl with a Pearl Earring" si un prodotto sempre estremamente "seducente", ricolmo di inquadrature che potrebbero essere quadri, costumi magnifici e una generale atmosfera che, nonostante una certa freddezza, riesce comunque a generare empatia per i personaggi che riempono lo schermo. Scarlett Johansson spicca nonostante i pochissimi dialoghi, ma sono Essie Davis e Judy Parfitt a rubare la scena.
Film 220 - La ragazza con l'orecchino di perla
Film 1532 - Girl with a Pearl Earring
Film 2289 - Girl with a Pearl Earring
Cast: Scarlett Johansson, Colin Firth, Tom Wilkinson, Judy Parfitt, Cillian Murphy, Essie Davis, Joanna Scanlan, Alakina Mann, Anna Popplewell.
Box Office: $31.4 milioni
Vale o non vale: La storia è intrigante, ma ci mette un po' a ingranare. Ci vuole un attimo di pazienza, ma per me ne vale la pena. Non un prodotto per tutti, ma innegabilmente un prodotto che ha classe.
Premi: Candidato a 3 premi Oscar per la Miglior fotografia, scenografia e costumi. 10 nomination ai BAFTA - tra cui Miglior attrice protagonista (Scarlett Johansson), attrice non protagonista (Judy Parfitt), musiche, sceneggiatura non originale e costumi - e 2 nomination ai Golden Globe (Miglior attrice drammatica, Johansson, e Miglior colonna sonora). Candidato al David di Donatello per il Miglior Film dell'Unione Europea.
Parola chiave: Orecchino.
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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 20 marzo 2019

Film 1532 - Girl with a Pearl Earring

Intro: Era da un po' di tempo che volevo rivedere questo film, abbiamo colto l'occasione al volo.
Film 1532: "Girl with a Pearl Earring" (2003) di Peter Webber
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: è una pellicola che racconta una sorta di dietro le quinte di uno dei quadri più famosi di sempre, una storia romanzata certamente, ma al contempo interessante ed intrigante tratta dal romanzo di Tracy Chevalier;
pazzesca la somiglianza tra Scarlett Johansson e la ragazza del titolo. Da questo punto di vista sicuramente una scelta di casting azzeccata;
il triangolo amoroso raccontato non è certo particolarmente originale, eppure immerso in questo contesto si connota di un'interessante tinta romantica e melanconica. Tutto sommato "Girl with a Pearl Earring" è un film che funziona.
Film 220 - La ragazza con l'orecchino di perla
Film 1532 - Girl with a Pearl Earring
Film 2289 - Girl with a Pearl Earring
Cast: Colin Firth, Scarlett Johansson, Tom Wilkinson, Judy Parfitt, Cillian Murphy, Essie Davis, Joanna Scanlan, Alakina Mann, Rollo Weeks, Anna Popplewell.
Box Office: $31.4 milioni
Vale o non vale: Credo che questa pellicola viva principalmente di atmosfere, un prodotto in grado di immergere lo spettatore nei quadri che racconta attraverso una fotografia perfetta e un'attenzione maniacale per i dettagli. Il risultato finale racconta una storia passabile, non particolarmente originale, eppure riuscita nel suo intento di narrare la storia di un pittore e la sua musa attraverso un punto di vista immerso in un'immobile vitalità che ricorda quadri ed evoca un passato affascinante. Sicuramente un prodotto esteticamente curato e consapevole che non perde il suo fascino visione dopo visione.
Premi: Candidato a 3 Oscar (fotografia, costumi, scenografia), 2 Golden Globe (attrice protagonista e colonna sonora) e 10 BAFTA tra cui Miglior film britannico, attrice protagonista, attrice non protagonista (Judy Parfitt) e sceneggiatura.
Parola chiave: Quadro.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 12 aprile 2017

Film 1340 - Assassin's Creed

Ero rimasto con la curiosità di vederlo senza riuscire a recuperarlo al cinema. Così, appena lo streaming lo ha reso disponibile, gli ho dedicato una serata casalinga.

Film 1340: "Assassin's Creed" (2016) di Justin Kurzel
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano, spagnolo
Compagnia: nessuno
Pensieri: In tutta onestà la trama mi rimane ancora un po' oscura, un po' perché metà dei dialoghi erano in spagnolo senza sottotitoli, un po' perché... Beh, adesso lo spiego.
Marion Cotillard vuole cancellare la violenza, i templari vogliono cancellare il libero arbitrio, Michael Fassbender vuole fare qualcosa (ma cosa? Cosa??) e tutti si muovono verso un finale che fa schifo senza che sia minimamente spiegato il perché del loro agire. E poi sti spagnoli incazzati cos'è che vogliono? Perché si chiamano Assassins? Ma Fassbender interpreta anche il suoantenato del passato? E perché ad un certo punto sembra che anche la Cotillard abbia un'antenata spagnola? E quando alla fine il protagonista vede la madre - anche lei versione spagnola - lei cos'è: un angelo? Una proiezione astrale? E come fanno a comunicare?
E la mossa che ad un certo punto fa Fassbender... che senso e scopo ha? Com'è che all'improvviso se ne esce con una piroetta mirabolante di cui nessuna sa niente e non è nemmeno contestualizzata? E il braccio robotico che lo assiste nelle mosse presente-passato come fa a funzionare? Cioè, chi c'è sopra si muove e il braccio si adegua... in base al pensiero? E come fa a prevedere quali saranno gli ostacoli e le interazioni provenienti dal mondo del passato?
E poi la Cotillard lascia sgozzare il padre senza muovere un dito, poi sembra se ne penta, poi la storia sembra sottintendere che sarà lei la nuova cattiva... Insomma, non ci ho capito una fava. Ma sto videogioco è davvero così incasinato o è solo la trama del film che fa cagare?
Cast: Michael Fassbender, Marion Cotillard, Jeremy Irons, Brendan Gleeson, Charlotte Rampling, Michael K. Williams, Essie Davis.
Box Office: $241.4 milioni
Consigli: Non ho mai giocato al videogioco e mi approcciavo per la prima volta al franchise e francamente ho trovato il film particolarmente confuso e privo di spiegazioni adeguate. Forse i fan lo troveranno più conforme alle proprie aspettative. Io non l'ho trovato soddisfacente e, anzi, trovo questo adattamento cinematografico di "Assassin's Creed" un'occasione sprecata. Da vedere solo se si apprezza il video game.
Parola chiave: Mela dell'Eden.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 14 agosto 2015

Film 976 - Babadook

Visto il trailer in numerosi passaggi al cinema, eravamo tutti piuttosto curiosi di capire come potesse essere questa pellicola...

Film 976: "Babadook" (2014) di Jennifer Kent
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Erika, Lu
Pensieri: Una cocente delusione. E lo sottolineo: cocente!
Un trailer che lascia intendere una buona atmosfera, una locandina che elogia una storia apparentemente da brividi e una stagione - quella estiva - che in mancanza d'altro tende per la maggior parte all'horror, buono o cattivo che sia. Questo è cattivo.
Non perché manchi di atmosfere suggestive o non abbia veri momenti di paura, ma perché a) per la maggior parte della durata del film non succede proprio nulla e b) perché durante tutto questo nulla l'unica cosa che non manca mai sono le urla del maledettissimo bambino. Che diventa insopportabile, tanto da sperare che Babadook se lo prenda e porti via per sempre.
Raramente ho trovato una pellicola così fastidiosa da seguire, tanto da lasciarmi non solo insoddisfatto, ma anche con il mal di testa. Peccato, perché la performance Essie Davis, di cui avevamo praticamente perso le tracce dopo "La ragazza con l'orecchino di perla", è buona e l'attrice australiana dimostra di essere una protagonista valida, in grado di gestire da sola tutti i 93 minuti di pellicola. Ma "Babadook" è un titolo che non fa centro, un lento fracassatore di timpani dal finale strano e gli effetti speciali troppo deboli per riuscire a mostrare quel tanto che basterebbe in più per renderlo almeno una bella esperienza di paura. Perché dopo che ti sei subito un'ora di schiamazzi, grida, assurdità di un bambino odioso, speri davvero che almeno il racconto riuscirà là dove la caratterizzazione dei personaggi ha fallito, ovvero lascirti soddisfatto. E, invece, nemmeno il confronto con la tanto temuta ombra-possiedi-corpi regala un buon momento horror.
"Babadook" è una storia troppo basata sulle suggestioni e il riempimento di momenti vuoti tramite escamotage narrativi - sì, ok caratterizzare i 2/3 personaggi della vicenda, però non è che possiamo passare metà del tempo a vagliare le possibili implicazioni psicologiche di qualunque cosa accada... -, cosicché il risultato finale risulta essere un nulla di fatto, un già visto continuo che presenta un elemento di novità solo nel finale, che forse è l'aspetto più inquietante di tutta la vicenda. Ecco, da lì si poteva cominciare ad esplorare le possibili implicazioni di - e qui spoiler- vivere con un'ombra mostruosa nello scantinato, nutrendola e permettendole di scorazare libera per la stanza, dopo che ha provato ad uccidere te e tuo figlio...
Insomma, "The Babadook" è un po' come un soufflè cucinato dal sottoscritto: carico di speranze, ma in definitiva sgonfio dopo iniziali premesse positive.
Box Office: $6.95 milioni
Consigli: Francamente la delusione è stata tale che non lo rivedrei neanche per sbaglio. Caotico, rumoroso, con effetti speciali non sempre all'altezza. Potendo scegliere, meglio guardare qualcos'altro. Di horror più efficaci ce ne sono, eccome.
Parola chiave: Compleanno.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 17 febbraio 2011

Film 220 - La ragazza con l'orecchino di perla

Un film di cui avevo comprato il dvd anni fa e che non ero ancora riuscito a rivedere. Finalmente c'è stata l'occasione giusta.


Film 220: "La ragazza con l'orecchino di perla" (2003) di Peter Webber
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Massimo
Pensieri: Nel 2004 questa pellicola mi era piaciuta moltissimo. All'epoca ero ancora assuefatto dalla novità Scarlett Johansson, sopraffatto, in questo caso, dalla sorprendente somiglianza col soggetto del quadro di Vermeer.
Rivisto quasi 10 anni dopo, questo film rimane effettivamente valido sotto molteplici aspetti. Innanzitutto la fotografia è pazzesca. Sembra sciocco dire che l'ambientazione è 'da quadro', ma oggettivamente l'impressione è quella di un'opera d'arte in movimento. Grande merito, dunque, a Eduardo Serra che, con tanta maestria, ha saputo riproporre le atmosfere di un'epoca attraverso i dipinti di chi l'ha vissuta. La sfida non era così semplice.
Bravi anche gli attori, in particolare l'oggi più che mai osannato Colin Firth (una sicurezza) e le due non protagoniste Essie Davis/Catharina Bolnes Vermeer e Judy Parfitt/Maria Thins, piuttosto efficaci nei loro ruoli (rispettivamente figlia e madre).
La storia, poi, tratta dal romanzo di Tracy Chevalier, presenta spunti interessanti e conduce delicatamente alla genesi di quella che sarà l'opera forse più famosa dell'artista olandese.
Purtroppo, dalla parte delle cose che non mi sono troppo piaciute di questa seconda visione, devo metterci la stessa Johansson che avevo tanto apprezzato anni fa. Non solo in tutto il film ha meno battute di una qualsiasi comparsa, ma l'espressività che richiede un ruolo pressoché muto, non è abilità di tutti. Non dico sia pessima, ma solo che, a forza di ansimare ogni volta che si imbatte anche solo nella sua stessa ombra, da l'impressione che stia recitanto più che altro in un film porno. Sarà che la sua sovraesposizione mediatica mi ha reso più severo nei suoi confronti, di fatto sono diventato più intollerante, anche considerando il fatto che, da allora, i suoi film apprezzabili sono solamente tre ("Match Point", "The Prestige", e "Vicky Cristina Barcelona").
Tornando al quadro generale, comunque, direi che "La ragazza con l'orecchino di perla" è un bel film, un'opera ben riuscita soprattutto per le atmosfere che propone e la sottesa tensione sentimentale che rende molto bene. Pur avendo un certo appeal commerciale non lo si può certo considerare un film 'per le masse'. Non a caso l'incasso non è stato generoso ($11,634,362 in America, €2,102,168 in Italia), e, effettivamente, il ritmo di questa pellicola è molto più vicino alla produzione di un quadro ai tempi di Vermeer piuttosto che alle pellicole cui siamo abituati di questi tempi. Vale comunque la pena di tentare quantomeno la visione.
Ps. 3 nomination agli Oscar 2004: miglior fotografia, scenegrafia e costumi;
Pps. la ragazzina che interpreta Maertge, una dei numerosi figli (14) che il pittore ebbe dalla moglie, è l'attrice Anna Popplewell, famosa per la serie di film "Le cronache di Narnia".
Film 220 - La ragazza con l'orecchino di perla
Film 1532 - Girl with a Pearl Earring
Film 2289 - Girl with a Pearl Earring
Consigli: Può quasi essere un film di coppia, romantico. Luci spente, divano e coperta potrebbero rendere la visione più intrigante. Di sicuro è un film da evitare di vedere in gruppo come fulcro della serata.
Parola chiave: Dipinto.



#HollywoodCiak
Bengi